La scorsa settimana si è conclusa con una seduta poco movimentata per il FTSE MIB, con l’indice principale della Borsa di Milano che ha perso lo 0,04%. L’apertura è stata in linea con la chiusura della sessione precedente, con mantenimento dei livelli lungo tutta la riunione e conclusione in miglioramento verso i massimi di sessione a quota 25.936,6 punti.
Attualmente, lo status di medio periodo sta ribadendo un buon momento di forza per il FTSE MIB, ma nel breve termine non è certo possibile escludere delle flessioni, con primo supporto posto a quota 25.748,4 punti, superato il quale si aprirebbero le porte per un test al secondo supporto posto a quota 25.568,1 punti.
Di contro, se il trend dovesse essere positivo, la prima resistenza è posta a quota 26.278,9 punti e, dunque, a quota 26.809,4 punti.
Non mancano, naturalmente, le incognite. Su tutte, cresce ancora la preoccupazione sulla diffusione della variante Covid-19 Delta: i numeri dimostrano come la temuta esplosione di contagi e ricoveri non c’è stata, ma si tratta comunque di livelli piuttosto sostenuti che non possono certo far dormire sonni tranquilli agli operatori.
Per quanto concerne infine i dati macro, la settimana avvierà con le stime preliminari di agosto di Markit PMI per l’Unione Europea e per gli Stati Uniti, che probabilmente confermeranno l’esistenza di un sentimento ribassista. L’evento più interessante in ambito internazionale sarà quello del simposio di Jackson Hole, in cui interverranno molti esponenti di riferimento tra banche centrali e mercati finanziari. Tra i vari interventi, la curiosità maggiore è quella per il discorso del timoniere della Fed Jerome Powell.
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