La scorsa settimana si è chiusa con una seduta lievemente in calo per la Borsa di Milano, con il suo principale indice di riferimento in contrazione dello 0,43%. Già la partenza è stata particolarmente difficoltosa, con un appesantimento a quota 26.022 punti, sopra il livello minimo della sessione precedente. Il miglioramento nel corso della sessione non ha comunque impedito al FTSE MIB di chiudere negativamente, per quanto vicino ai massimi giornalieri.

Attualmente l’analisi tecnica dell’indice FTSE MIB vede l’indicatore in fase di rafforzamento, con una prima soglia di resistenza posta a 26.425,4 punti, superata la quale si punterà al test a quota 27.458,3 punti. Di contro, nel caso in cui dovesse prendere piede una seduta negativa, il primo supporto da provare sarà quello a 25.392,6 punti, dietro il quale si cela il test a 24.704 punti.

Ad ogni modo, non mancheranno certamente gli eventi nazionali e internazionali che potrebbero avere un impatto di rilievo sull’indice.

Per quanto concerne per esempio gli aspetti governativi, l’esecutivo ha molti dossier piuttosto caldi sul tavolo, dai conti pubblici al dialogo con le parti sociali per quello che Draghi ha definito essere il Patto per la ripresa. Dal canto loro, inoltre, i mercati guardano con interesse a cosa faranno i banchieri centrali al fine di capire quali saranno le prossime mosse sul percorso di graduale ritiro degli stimoli straordinari alle rispettive economie.

Da non sottovalutare, inoltre, il peso che potrà avere il caso Evergrande. Il colosso cinese del real estate è infatti in una condizione di grave difficoltà finanziaria e non è ancora chiaro che cosa il governo cinese voglia farne…

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