La chiusura di Borsa è stata positiva per la Borsa milanese e per le Borse europee. Il merito è anche dei buoni dati macro che sono arrivati dall’economia USA, in cui spiccano le richieste di sussidi settimanali ai minimi da un anno a questa parte. Un elemento che ha convinto buona parte degli investitori che la ripresa economica è abbastanza sostenuta e consolidata.
Tuttavia, una buona ragione di ottimismo ai listini sembra essere arrivata anche dalle mosse del presidente americano Joe Biden, che ha proposto un bilancio da 6.000 miliardi di dollari per il 2022. Se dovesse essere approvato, si tratterebbe del budget più alto dalla Seconda guerra mondiale ad oggi.
Queste ventate di positività hanno dunque indotto gli investitori a mettere da parte, almeno per il momento, le preoccupazioni sull’inflazione (che, in ogni caso, torneranno nel breve termine): l’incremento del mese di aprile è stato pari allo 0,7%, contro il consensus dello 0,6% e contro lo 0,4% di marzo. Nei 12 mesi fino ad aprile, ovvero il c.d. indice dei prezzi PCE Core tanto caro alla Fed, l’incremento è del 3,1%, ben oltre il 2% della banca centrale.
Ad ogni modo, il risultato di quanto sopra è stato che la Borsa di Milano ha chiuso in aumento dello 0,45%, dietro i rialzi della Borsa di Francoforte con lo 0,73% e della Borsa di Parigi con lo 0,75%, e davanti a Londra con lo 0,1%.
Per quanto infine concerne lo scenario, attualmente la tendenza di breve termine del FTSE MIB sembra essere in rafforzamento, con la prima area di resistenza che è intercettata a quota 25.299,8 punti. Superata questa soglia, la seconda linea di resistenza che converrà mettere nel mirino è quella a 25.691,2 punti. Di contro, il primo supporto è posto a quota 24.908,5 punti. Se il trend decrescente avrà la meglio, quello successivo è posto a quota 24.647,6 punti.
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