La scorsa settimana si è conclusa con un discreto rialzo per il principale indice della Borsa di Milano, il FTSE MIB, che ha archiviato la sessione con un rialzo dello 0,59%. Partenza in linea con i valori di chiusura precedenti, per poi accelerare la prestazione lungo l’arco della seduta, e concludere dunque a 21.234 punti.

Analisi tecnica FTSE MIB – trend

Come già parzialmente anticipato la scorsa settimana, allo stato attuale lo scenario di breve termine del FTSE MIB è rialzista, con target in area 21.330 punti. Nell’ipotesi di correzione, il primo supporto è posto a 21.100 punti, ma il mercato scommette con maggiore incisività verso un’accelerazione che vada oltre la prima resistenza, per il secondo livello a 21.550 punti.

Previsioni FTSE MIB luglio 2019

Archiviato il G20 giapponese, che si è sostanzialmente concluso con qualche buona notizia per i fronti più  caldi, e in particolar modo quello delle relazioni tra gli Stati Uniti e la Cina, e tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, l’attenzione si sposta ora su quello che potrebbe accadere nel mese di luglio.

A nostro giudizio, le previsioni sono abbastanza ottimistiche, considerato che le tensioni potenzialmente più gravi sui mercati sono state quelle dei precedenti mesi. Certo, gli ostacoli verso una strada di sostenibile crescita potrebbero non mancare, ma salvo eventuali shock (comunque non escludibili del tutto), la strada verso fine anno potrebbe essere di discreto rialzo.

Più sul breve termine, il mese di luglio potrebbe aprirsi con una settimana quasi interlocutoria. È pur vero che dal G20 sono emerse delle notizie positive, e che perfino le relazioni turbolente tra Roma e Bruxelles potrebbero almeno in parte riappacificarsi con una soluzione che non scontenti nessuna delle due parti, ma è anche vero che il mercato aveva già scontato in buona sostanza tali esiti.

Per quanto attiene il FTSE MIB, dunque, ci attendiamo una partenza non particolarmente impulsiva, con una puntata graduale verso i livelli di resistenza che sopra abbiamo ipotizzato.

Come è andata la settimana

Come abbiamo in parte predetto, è stata una settimana contrastata per l’indice principale di Piazza Affari, respinto da un’area di resistenza e in grado di metabolizzare una correzione che comunque non sembra andare a nuocere alla struttura tecnica di breve periodo, che rimane abbastanza costruttiva e dunque in grado di ispirare un posizionamento long, sebbene il forte ipercomprato registrato da alcuni oscillatori particolarmente reattivi– sottolineava un commento di MF – potrebbe impedire un pronto nuovo allungo e innescare una fase laterale di consolidamento a cui, a nostro giudizio, seguirà comunque una progressione positiva.

A livello settoriale incoraggianti i segnali di tenuta di alcuni istituti di credito, con Unicredit & co. che hanno compiuto un rimbalzo tecnico allontanandosi dai minimi di inizio giugno.

I titoli da tenere d’occhio

È ancora il quotidiano Milano Finanza a rammentare che tra i titoli che hanno fornito i migliori e interessanti segnali di forza sia annoverabile Mediobanca, con l’azione dell’istituto bancario che ha compiuto un recupero oltre quota 9 euro. La pressione rialzista dovrebbe essere garantita e, dopo una pausa di consolidamento, è possibile che il titolo possa cercare un ulteriore allungo, con primo target a 9,20 – 9,22 e secondo target a 9,28 – 9,30. Il trailing stop suggerito da MF è a quota 8,75.

Per quanto riguarda invece Prysmian, altro titolo che ci viene suggerito, il supporto a quota 17,30 si è dimostrato valido per rilanciare le aspettative di quotazione del titolo verso i 18 euro. Secondo il quotidiano il breakout a 18,20 potrebbe aprire nuovi spazi di crescita, con target a 18,50 euro.

I dati italiani

Sul profilo dell’analisi fondamentale, i dati italiani in uscita durante la settimana non sono particolarmente numerosi, ma vale sicuramente la pena tenerli in monitoraggio nel proprio calendario macroeconomico personale.

In particolare, nella giornata di oggi, lunedì 1 luglio, è in uscita l’aggiornamento sull’indice dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero italiano per il mese di giugno, da cui si attende un peggioramento del dato da 49,7 punti a 48,7 punti. Atteso in lieve peggioramento anche il tasso mensile di disoccupazione del Paese, che a maggio potrebbe aver accelerato dal 10,2% al 10,3%.

Nella giornata di mercoledì 3 luglio 2019, infine, sono in uscita i dati di aggiornamento sull’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi italiani, che a giugno potrebbe essere rimasto sostanzialmente stabile a 50 punti.

Attenzione infine agli aggiornamenti delle relazioni tra Roma e Bruxelles in merito al potenziale rinvio della procedura di infrazione all’Italia.

I dati eurozona

In ambito di eurozona i dati sono abbastanza numerosi, e val certamente la pena tenerli sotto controllo per non perdere di vista il loro potenziale impatto sull’indice FTSE MIB e, in generale, sui listini azionari del vecchio Continente.

Si inizia lunedì 1 luglio con il discorso di DE Guindos della BCE, per poi rilevare il trend sui prestiti ai privati. Il focus della giornata sarà tuttavia per l’indice PMI manifatturiero di giugno, che è previsto stabile intorno a 47,8 punti, e per il tasso di disoccupazione di maggio, anch’esso previsto stabile al 7,6%.

Poche novità dovrebbero arrivare alla giornata di martedì 2 luglio, con l’indice IPP mensile di maggio forse in miglioramento da -0,3% a -0,1%, e un contenimento dell’indice dei prezzi alla produzione a maggio, da + 2,6% annuo a + 1,6% annuo. Più impattante potrebbe essere la giornata di mercoledì 3 luglio, con l’indice composito dei servizi di giugno stabile a 52,1 punti, e quello dei direttori agli acquisti del settore dei servizi stabile a 53,4 punti.

Passiamo dunque alla giornata di giovedì 4 luglio. I dati sulle vendite al dettaglio dovrebbero mostrare un lieve miglioramento su base annua (da +1,5% a + 1,6%) e un a più spiccata accelerazione su base mensile (da – 0,4% a + 0,4%). Altre dichiarazioni dei membri della BCE sono inoltre in programma, e potrebbero offrire qualche tiepida conferma alla view delle decisioni dell’istituto monetario. Chiudiamo poi con la giornata di venerdì 5 luglio, in cui sono pubblicate le posizioni speculative nette sull’euro secondo la CTFC.

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