La settimana di festività natalizie propone all’indice FTSE MIB la possibilità di rafforzarsi, in chiave rialzista. Si parte tuttavia deboli, a fronte di una positiva chiusura dell’ultima seduta dell’indice della Borsa di Milano, che venerdì 20 dicembre 2019 ha chiuso con un + 1,24%.
L’esordio della seduta è stato positivo, con quota 23.847 punti di partenza, al di sotto dei livelli migliori del 20 dicembre, per poi migliorare progressivamente e chiudere a 24.003,6 punti.
Analisi tecnica indice FTSE MIB
Per quanto concerne l’analisi di breve periodo del FTSE MIB, i segnali sembrano essere incoraggianti per poter prevedere un rafforzamento della fase rialzista, con prima resistenza a quota 24.163,3 punti, superata di slancio la quale bisognerà fronteggiare il successivo test a quota 24.642,1 punti.
Di contro, qualora dovesse prevalere un trend decrescente, è possibile che un primo supporto utile da testare sia quello a quota 23.684,4 punti, superato il quale bisognerà invece fare i conti con l’ulteriore supporto posto a quota 23.365,1 punti.
La settimana in analisi fondamentale
Per quanto concerne i principali market mover dei prossimi giorni, nell’area euro il calendario dei dati entro fine anno non è ricchissimo, con gli unici indicatori che vale la pena di tenere sotto controllo che saranno l’inflazione in Germania e in Francia, attesa in salita da 1,2% a 1,4% per la Germania e da 1,2% a 1,3% in Francia. Uscirà anche il tasso di disoccupazione in Germania, visto stabile al 5% dello stesso mese.
Per quanto infine riguarda il nostro Paese, una fotografia scattata sulla base delle rilevazioni degli ultimi giorni segnala per l’Italia:
- fiducia di famiglie e imprese migliorata a dicembre, con morale dei consumatori a 110,8 punti, e quello delle imprese, composito, a 100,7 punti;
- aumento dell’export del 3,1% m/m, a fronte di un calo dell’importo di 2,3% m/m;
- produzione costruzioni in crescita dello 0,4% m/m a ottobre;
- prezzi delle abitazioni in calo di 0,3% t/t nel terzo trimestre;
- inflazione a ribasso di due decimi sia su base congiunturale (0,2%) sia su base tendenziale.
In linea di massima, settimana che dovrebbe risentire di minori volumi di negoziazione.
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