L’ INDICE FTSE MIB SCIVOLA IN PROSSIMITA’ DI IMPORTANTE SUPPORTO STATICO IN AREA 20.000 PUNTI

L’ indice Ftse Mib nei titoli di coda della scorsa ottava riesce a limitare i danni, mettendo a segno a fine seduta di Venerdì 24 Maggio un balzo dell’1,19% a 20.376 punti. Il bilancio settimanale, nonostante ciò, ha evidenziato un calo del 3,45%, ma va tuttavia tenuto in considerazione che su buona parte di esso ( 2% ) ha influito lo stacco delle cedole di 21 titoli presenti sul paniere principale, che si è consumato all’ apertura della seduta di Lunedì 20 Maggio.

Spread BTP-BUND assestatosi in area 265 punti base, un dopo una nuova fiammata a 290 punti in seguito alle parole del vicepremier Matteo Salvini, secondo cui l’Italia potrebbe sforare il tetto del 3% del rapporto Deficit/PIL. Il differenziale tra le obbligazioni italiane e quelle tedesche è rientrato dopo che lo stesso Salvini, ancora in piena campagna elettorale per le europee ha dichiarato di essere pronto per un dialogo con Macron e Merkel per riscrivere le regole UE. Il rendimento del BTP decennale si è mantenuto al 2,55%.

Tra i singoli titoli che compongono il Ftse Mib, male la performance dei bancari, nonostante il recupero di fine ottava; giù anche i petroliferi in seguito al forte calo del prezzo del greggio ( WTI -6% a 5 sedute ). Ancora vendite su Telecom a causa delle incertezze legate all’operazione Open Fiber.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

In un’ ottava povera di dati macro sul fronte interno, Piazza Affari h preso atto della revisione in modesto rialzo delle aspettative sulla crescita italiana stimata dall’ Ocse, secondo cui il PIL tricolore nel 2019 farà registrare una crescita nulla, mentre la precedente valutazione ipotizzava un calo dello 0,2%. Le stime dell’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo in Europa, per il prossimo anno, invece, danno una crescita allo 0,6%. Il rapporto Deficit/PIL , sempre secondo le indicazioni OCSE, viene invece stimato al 135,5%, in crescita per effetto dell’aumento degli interessi da pagare sul debito pubblico, per il maggior disavanzo ed a causa della basa crescita. Visto in peggioramento per quest’anno, all’11,7%, anche il tasso di disoccupazione italiano, dal 10,6% del 2018; mentre per il 2020 è stato pronosticato un ulteriore aumento al 12,3%.

Battuta d’arresto, a Marzo, per l’ indice della produzione industriale nelle costruzioni in Italia, sceso dello 0,9% su base mensile, in netta controtendenza rispetto alla crescita evidenziata a Febbraio. Su base annua, invece, corretto per gli effetti di calendario ( 21 giorni lavorativi quest’anno contro i 22 giorni del 2018 ), il suddetto indice ha rivelato un aumento dell’8,1% su base annua. Nel primo trimestre, invece, la produzione nelle costruzioni è aumentata del 3,9% rispetto all’ ultimo trimestre del 2018.

Indice Ftse Mib che ha invece risentito negativamente della revisione al ribasso della stima di crescita del PIL per il 2019, atteso a +0,3%, in netto calo dal +1,3% auspicato a Novembre. Nella nota di commento diffusa dall’ Istituto di statistica nazionale si legge che il taglio delle attese sulla crescita è legato all’aumento dei timori su una possibile recessione globale ed all’aumento delle incertezze sullo scenario politico ed economico interno ed internazionale.

Il governo Conte, tramite il ministro dell’ economia, Giovanni Tria, ha invece previsto una crescita del PIL pari a +0,2%, definendola prudenziale, in quanto il risultato potrebbero essere migliore, aggiungendo di aspettarsi una decisa accelerazione nella seconda parte dell’anno e che dovrebbe poi aumentare nel 2020.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Il ritorno in chiusura settimanale oltre area 20.000 punti ha cambiato il sentiment di breve-medio periodo dell’ indice Ftse Mib, ritornato ad essere rialzista, ed aprendo la strada a nuovi massimi di periodo, poco sopra area 22.000 punti. Sul brevissimo, invece, la momentanea discesa sotto area 21.000 punti in chiusura settimanale, invece, potrebbe aver momentaneamente rimandato la possibilità di ritornare sui massimi appena segnalati.

Il principale listino azionario milanese, nel corso del 2018, aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che a Gennaio 2018, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), con la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, invece, si era decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib aveva mandato definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) aveva contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti.

La successiva discesa sotto l’ importante soglia tecnica e psicologica rappresentata da area 19.000-18.500 punti aveva invece prodotto un ulteriore affondo sui minimi a due anni, a quota 17.914 punti. Sul brevissimo, si rivelerà importante la tenuta dei 20.000 punti, mentre per scacciare in maniera quasi definitiva uno scenario nuovamente ribassista, si renderà necessaria un pronto recupero oltre area 21.000 punti, per poi puntare ad nuovo allungo in area 22.000-22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su tutti i target price pronosticati dalla strategia Long ( 7 su 7 ), pertanto sia nella versione Intraday che in quella Over. Chiusa in parziale gain sul close settimanale la strategia Long attivata sulla debolezza.
La strategia Long prevede l’apertura di posizioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oltre quota 20.470 punti in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 20.595 e 20.675 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 20.265 punti.

Mantenere la posizione Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 20.675 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 20.720 e 20.800 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.365 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 20.800 punti, e che prevedono Target Price prima a 20.880 punti e successivamente a 20.960 punti, estesi a 21.085 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.595 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 19.405 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 19.535 e successivamente a 19.655 punti, estesi a 19.815 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 19.200 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia Short, invece, consiglia di aprire posizioni al ribasso nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 20.135 punti, con obiettivi attesi a 20.060 e 19.940 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 20.470 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 19.940 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 19.815 punti e successivamente a 19.740 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 20.135 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 19.740 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 19.655 e 19.535 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 19.405 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 20.945 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 21.085 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 20.960 punti e successivamente a 20.800 punti, estesi a 20.675 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 21.300 punti.

 

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