FTSE MIB MIGLIORE LISTINO AZIONARIO EUROPEO VOLA SUI TOP A 2 MESI ( +2,60% ) IN AREA 23.000 PUNTI

L’ indice Ftse Mib a distanza di 2 mesi si riaffaccia sulla soglia dei 23.000 punti, sfruttando l’ interesse degli investitori sulle azioni italiane, ritornate nuovamente appetibili dopo la fase di stallo pre e post-elettorale.

Il paniere delle Blue Chips italiane è stato ben comprato, evidenziando una performance settimanale pari a +2,6%, con l’ultimo passaggio di mano della seduta di Venerdì 6 Aprile a quota 22.930 punti. Tra le singole storie che hanno principalmente contribuito al balzo del Ftse Mib si sono messi in evidenza: il titolo Telecom, forte di un possibile ingresso della Cassa depositi e Prestiti nel capitale del colosso telefonico con una quota del 5%; e le azioni FCA, che hanno beneficiato della notizia dell’ imminente spin-off di Magneti Marelli.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER L’ INDICE FTSE MIB

Segnali contrastanti sono arrivati dai dati macro, che hanno visto, ad inizio ottava, l’ indice PMI Manifatturiero italiano di Marzo assestarsi a 55,1 punti, in discesa dai 56,8 punti del mese di Febbraio. Si è trattato del livello più basso dallo scorso mese di Luglio, in netta flessione anche dai top degli ultimi 7 anni toccati lo scorso Gennaio. Deluse anche le attese degli analisti, che invece avevano pronosticato un calo più contenuto a 55,4 punti.

Giù anche la sotto-voce relativa ai nuovi ordini, cha hanno evidenziato una contrazione a 55,4 punti, dai 57,8 punti del massimo toccato a Gennaio. In evidente flessione anche i dati relativi alla produzione ed all’ occupazione, mentre gli ordinativi che riguardano l’ export sono diminuiti sui minimi da Novembre 2016.

Ulteriori segnali di rallentamento sono arrivati con la lettura dell’ indice PMI Servizi, che lo scorso mese ha evidenziato una frenata a 52,6 punti, rispetto ai 55 punti del mese di Febbraio, assestandosi sul valore più basso dallo scorso mese di Ottobre. I pronostici degli analisti erano per una flessione più contenuta, non sotto i 53,8 punti. Dai top di Gennaio a quota 57,7 punti la discesa il trend in calo ( -5 punti ) risulta ancor più evidente. Sui minimi a 5 mesi anche la lettura relativa al sotto-indice dei nuovi ordini, in flessione, sempre nel mese di Marzo, a 52,9 punti, dai 54,7 punti del mese precedente.

La battuta d’ arresto subita dal PMI Manifatturiero e dal PMI Servizi ha fatto sì che l’indice PMI composito scendesse a 53,5 punti dai 56 punti di Febbraio.

Unica nota macro positiva nel corso della settimana da cui ci siamo appena congedati, la discesa evidenziata dal tasso di disoccupazione in Italia, relativa al mese di Febbraio. Il dato reso noto dall’ ISTAT ha infatti messo in mostra una lettura pari al 10,9%, in calo dall’ 11,1% della rilevazione di Gennaio. Battuto il consensus degli analisti, che non scendeva sotto l’11%. Il miglioramento più rilevante ha riguardato la flessione della disoccupazione tra donne e le classi di età che vanno dai 25 ai 49 anni, mentre ha sorpreso in negativo la disoccupazione giovanile, in crescita di 0,3 punti, al 32,8%.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Dopo aver fallito l’attacco alla resistenza posta in area 24.000 punti, l’indice Ftse Mib è stato vittima di pesanti prese di beneficio, che hanno fatto ripiombare il principale listino azionario milanese sui forti supporti in area 22.000 punti. Area di sostegno che aveva retto per ben tre volte, prima che venisse violata, complice l’appuntamento elettorale italiano.

Centrati i primi target ribassisti in area 21.500-21.400 punti, sono scattate le prime ricoperture, in quanto nel recente passato proprio dai livelli appena citati, il principale indice di Piazza Affari era ripartito a razzo verso l’ alto, ritoccando i massimi dal 2015, spingendosi fino a 24.050 punti. Il quadro rialzista in costruzione ( +49% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.000 punti), dopo la battuta d’ arresto di queste ultime settimane, tuttavia non risulta compromesso, poiché la tenuta del forte supporto in area 21.500-21.400 punti continua a mantenerlo impostato al rialzo.

Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo con obiettivi in area 24.500-25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ottima la performance settimanale realizzata dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su 5 target price pronosticati dalla strategia rialzista: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over; nonché sul primo target price della strategia Short Intraday.

La strategia rialzista suggerisce di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 22.935 punti, Target Price attesi in area e 23.025 e 23.080 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 22. punti.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 23.080 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 23.220 e 23.310 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.930 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.310 punti, e che prevedono Target Price prima a 23.395 punti e successivamente a 23.535 punti, estesi a 23.685 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 23.080 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 22.035 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 22.310 e successivamente a 22.400 punti, estesi a 22.485 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 21.800 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 22.795 punti, con obiettivi attesi a 22.710 e 22.625 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.935 punti.

Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 22.625 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 22.485 punti e successivamente a 22.400 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 22.795 punti in chiusura di candela oraria.

Ed ancora Short con la perdita di quota 22.400 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 22.310 e 22.175 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 22.035 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 22.625 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 23.685 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 23.535 punti e successivamente a 23.395 punti, estesi a 23.220 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.920 punti.

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