INDICE FTSE MIB INDEBOLITO DA DATI MACRO E CONTI TRIMESTRALI SOTTOTONO

Settimana caratterizzata dalle prese di beneficio per le quotazioni dell’ indice Ftse Mib, che ha lasciato sul terreno lo 0,7% rispetto alla chiusura della precedente ottava. Gli scambi sul listino delle blue chips si sono conclusi a 19.258 punti, dopo aver toccato un toccato un massimo a 5 sedute a quota 19.263 punti ed un minimo a quota 19.073 punti.

Indice Ftse Mib che ancora una volta ha subito l’ influsso negativo della nuova impennata dello Spread tra BTP e BUND, che si è assestato un paio di punti sotto i 300 pb. Il rendimento sul decennale, invece, è salito al 3,4%. Il differenziale tra le obbligazioni italiane e quelle tedesche è stato a sua volta indebolito dall’ avvicinamento alla data cruciale del 13 Novembre, giorno in cui il governo italiano è tenuto a presentare una nuova legge di bilancio che soddisfi le richieste della UE, pena l’ apertura della procedura d’ infrazione per elevato debito.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DELL’ INDICE FTSEMIB

Tra le singole storie dei titoli che compongono il Ftse Mib si segnalano i tonfi dei titoli Leonardo ( -8,79 ) e Telecom Italia ( -4,83% ) nel giorno della presentazione dei conti trimestrali. L’ azienda aerospaziale ex-Finmeccanica ha evidenziato un terzo trimestre con ricavi in lieve aumento, ma redditività in calo; mentre l’ operatore telefonico italiano ha fatto registrare un Q3 in rosso per 800 milioni di euro, a causa di una maxi-svalutazione di 2 miliardi di euro. Male anche i titoli del comparto OIL, con vendite diffuse su Eni, Saipem e Tenaris, giù a causa del crollo del prezzo del petrolio sotto la soglia psicologica dei 60 dollari al barile.

Sotto l’ aspetto macro, invece, il Ftse Mib è stato penalizzato dalla revisione al ribasso del rapporto Deficit/ PIL italiano da parte della Commissione Europea. Le stime sul rapporto tra il disavanzo ed Prodotto Interno Lordo sono state portate al 2,9%, mentre la crescita attesa è stata portata all’1,2%. Le previsioni della UE, pertanto, evidenziano un valore più elevato del 2,4% del rapporto ipotizzato dal governo italiano, che tanto ha fatto infuriare le istituzioni comunitarie. Sotto le stime dell’ esecutivo M5S-Lega ( +1,5% ), quindi, anche le stime sul PIL per il prossimo anno.

Ftse Mib sopraffatto dalle vendite anche a causa della flessione subita dall’ indice delle vendite al dettaglio, in calo dello 0,8%, nel mese di Settembre, dopo il +0,6% della precedente lettura di Agosto. L’ Istat ha inoltre reso noto che l’ indice grezzo delle vendite al dettaglio è sceso del 2,5%, crollando rispetto al +2,1% della stima mensile precedente. La stima in temine di volume, invece, è scesa dello 0,7% su base congiunturale, rallentando rispetto al +0,7% di Agosto. Su base annua, invece, il suddetto indicatore è diminuito del 2,8% dal +1,4% si Agosto.

In frenata anche indice il Purchasing Managers Index Composito, che nel mese di Ottobre è sceso a 49,3 punti, dai 52,4 punti di Settembre. L’ indicatore raggruppa i risultati delle letture degli indici PMI relativi al settore manifatturiero e servizi e sul calo ha principalmente pesato la contrazione del settore terziario passato dai 53,3 punti di Settembre ai 49,2 punti dello scorso mese. Si è trattata della prima battuta d’ arresto da Maggio 2016, sotto il livello dei 50 punti, che indica contrazione.

L’ Istituto Nazionale di Statistica ha inoltre rivelato che l’ indicatore anticipatore ha evidenziato debolezza per il ciclo economico italiano, ponendo l’ accento su un ulteriore segnale negativo dopo quelli arrivati da PIL trimestrale, PMI manifattura e servizi e vendite al dettaglio.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

L’ indice Ftse Mib si riavvicina pericolosamente verso l’ importante area di supporto rappresentata da area 19.000 punti. Lo storno, dopo aver raggiunto il sostegno di medio in area 18.500-18.400 punti, potrebbe prendersi una pausa, e l’ indice potrebbe nuovamente puntare verso quota 20.000 punti, un aumento ancora circoscritto come rimbalzo tecnico. Lo scenario ribassista appena descritto dipenderà, quindi, dall’ eventuale tenuta di area 19.000 punti in chiusura settimanale.

L’indice Ftse Mib, soltanto lo scorso Maggio aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, risulta essersi decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib manda definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) ha già contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti. Lo scenario di breve potrà ritornare positivo soltanto in caso di stabile recupero oltre quota 21.000 punti, per poi puntare ad allungo in area 22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Buono il bilancio settimanale realizzato dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che preso profitto sui 2 obiettivi pronosticati dalla strategia Long Intraday e sui 2 target price attesi dalla strategia Short Intraday.

La visione rialzista si attiva nel caso in cui si registri un’ apertura di scambi settimanali oltre quota 19.315 punti, in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 19.285 e 19.505 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 19.190 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 19.505 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 19.580 e 19.705 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 19.255 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 19.705 punti, e che prevedono Target Price prima a 19.780 punti e successivamente a 19.900 punti, estesi a 20.025 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 19.505 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 18.465 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 18.575 e successivamente a 18.690 punti, estesi a 18.955 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 18.270 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 19.190 punti, con obiettivi attesi a 19.155 e 19.070 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 19.315 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 19.070 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 18.955 punti e successivamente a 18.765 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 19.260 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 18.765 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 18.690 e 18.575 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 18.465 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 19.070 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 20.025 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 19.900 punti e successivamente a 19.795 punti, estesi a 19.705 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 20.225 punti.

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