FTSE MIB PIU’ FORTE DELLE INCERTEZZE POST-VOTO, VOLA DEL 3,8% OLTRE AREA 22.700 PUNTI

L’ indice Ftse Mib supera brillantemente l’ appuntamento elettorale mettendo a segno un rialzo settimanale del 3,8%, facendo registrare una chiusura a 22.745 punti, non molto lontana dai massimi a cinque giorni, toccati a quota 22.791 punti. Il principale listino azionario italiano, dopo un minimo intraday toccato nel corso dei primi scambi dello scorso Lunedì a quota 21.460 punti, ha quindi recuperato oltre 1.300 punti di indice, rispetto al top segnalato in precedenza.

I timori legati al risultato del voto di Domenica 4 Marzo che hanno sancito il trionfo del Movimento 5 Stelle come primo partito e della coalizione di centrodestra come schieramento di maggioranza sembrano essersi già diradati, nonostante i dubbi sulla possibilità di formare un governo, poiché entrambi gli schieramenti non hanno i numeri necessari per guidare il paese, sia alla camera che al senato.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DELL’ INDICE FTSE MIB

A dar man forte all’ indice Ftse Mib ed ai listini principali del Vecchio Continente, è stata per l’ennesima volta la piazza finanziaria di Wall Street, che ha quasi del tutto recuperato il terreno perso due settimane fa. Indici statunitensi con il piede sull’ acceleratore, trainati al rialzo dalle azioni di tutti i comparti, da quelle del settore industriale, a quello tecnologico, passando per quello bancario. “ Tori “ a Wall Street che non hanno mollato la presa neanche dopo la discussa decisione del presidente statunitense Donald Trump di imporre dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio. Una presa di posizione da protezionismo economico d’altri tempi che potrebbe scatenare delle ritorsioni commerciali da parte dei soggetti più danneggiati dai dazi, come la Cina o l’ Unione Europea, se quest’ ultima non sarà esentata dalla stretta decisa da Trump.

Tra le singole storie dei titoli che hanno animato gli scambi a Piazza Affari, in evidenza Telecom, su cui, dopo tanto tempo, si sono riaccesi i fari della speculazione, con l’ingresso nel capitale del colosso della telefonia italiana, del fondo Elliott, che dopo aver rastrellato importanti quote sul mercato, mira a piazzare un proprio membro nel CDA del gruppo per mettere i bastoni tra le ruote al socio di maggioranza Vivendì, qualora questi fosse obbligato dall’ Antitrust italiano a diminuire la propria partecipazione poiché in contrasto con le quote azionarie detenute in Mediaset.

Sotto l’aspetto macro, l’ indice Ftse Mib ha tratto beneficio dalla buona lettura dell’ indicatore anticipatore delle condizioni economiche in Italia, che ha confermato uno scenario di breve-medio termine positivo. Dal relativo report elaborato dall’ ISTAT è infatti emerso che a Febbraio le migliori condizioni economiche hanno riguardato il commercio estero, mentre i consumi interni ancora stentano a decollare. Esportazioni trainate principalmente dal settore manifatturiero. Segno “ più “ per le vendite al dettaglio, che nel mese di Febbraio, sono ritornate a crescere dopo uno stop di tre mesi consecutivi. L’ istituto di ricerche economico-finanziarie Markit ha infatti comunicato che l’ indice PMI delle vendite al dettaglio, il mese scorso, è aumentato a 50,4 punti, contro i 47,3 punti del mese precedente, balzando sui massimi da Settembre 2015.

In salita anche i prezzi alla produzione nell’ industria italiana nel mese di Gennaio, in crescita dello 0,7% su base mensile e dell’ 1,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Secondo la stima dell’ Istituto di Statistica Nazionale, per i prezzi alla produzione relativi al mercato interno il maggior contributo è stato determinato dall’ aumento dei costi per l’ energia ( +0,8% ), mentre per il mercato estero il contributo più rilevante è arrivato dall’ aumento dei beni intermedi, ovvero quei beni che soddisfano i bisogni individuali, come generi alimentari ed abbigliamento.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Dopo aver fallito l’attacco alla resistenza posta in area 24.000 punti, l’indice Ftse Mib è stato vittima di pesanti prese di beneficio, che hanno fatto ripiombare il principale listino azionario milanese sui forti supporti in area 22.000 punti. Area di sostegno aveva retto per ben tre volte, prima che la scorsa ottava venisse violata, complice il risultato elettorale. Centrati i primi target ribassisti in area 21.500-21.400 punti, sono scattate le prime ricoperture, in quanto nel recente passato proprio dai livelli appena citati, il principale indice di Piazza Affari era ripartito a razzo verso l’ alto, ritoccando i massimi dal 2015, spingendosi fino a 24.050 punti.

Il quadro rialzista in costruzione ( +49% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.000 punti), dopo la battuta d’ arresto di queste ultime settimane, tuttavia non risulta compromesso, poiché la tenuta del forte supporto in area 21.500-21.400 punti continua a mantenerlo impostato al rialzo. Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra il supporto appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo con obiettivi in area 24.500-25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ancora una settimana di ottimi profitti per il nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha centrato in una prima fase, 4 dei 7 target price pronosticati dalla strategia ribassista: 2 nella versione Intraday e 2 nella versione Over; andando a prendere profitto, in un secondo momento, anche su ben 6 dei 7 obiettivi indicati nella strategia rialzista: 2 nella versione Intraday e 4 nella versione Over.

La visione Long suggerisce l’ apertura di posizioni rialziste nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 22.830 punti, Target Price attesi in area e 22.920 e 23.060 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 22.690 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 23.060 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 23.200 e 23.290 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.745 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.290 punti, e che prevedono Target Price prima a 23.360 punti e successivamente a 23.510 punti, estesi a 23.600 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 23.060 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.885 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 22.110 e successivamente a 22.195 punti, estesi a 22.330 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 21.665 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione Short, invece, suggerisce di attivare posizioni ribassiste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 22.690 punti, con obiettivi attesi a 22.605 e 22.550 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.830 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 22.550 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 22.460 punti e successivamente a 22.330 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 22.745 punti in chiusura di candela oraria.

Ed ancora Short con la perdita di quota 22.330 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 22.195 e 22.110 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.885 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 22.550 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 23.600 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 23.360 punti e successivamente a 23.290 punti, estesi a 23.200 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.835 punti.

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