L’ INDICE FTSE MIB METTE NEL MIRINO LA RESISTENZA IN AREA 23.000 PUNTI

L’ indice Ftse Mib fa segnare un altro passo in avanti verso quello che sembra un recupero destinato a spingersi quantomeno in area 23.000 punti, resistenza non soltanto importante dal punto di vista tecnico, ma anche sotto l’ aspetto psicologico.

L’ottava caratterizzata dalle scadenze tecniche delle tre streghe, nella seduta di Venerdì 16 Marzo ( terzo Venerdì del corrente mese ), si è conclusa con un progresso dello 0,5%, rispetto alla settimana precedente, a 22.858 punti, dopo aver fatto segnare un massimo a circa 22.938 punti, ed un minimo a 22.400 punti.

Ftse Mib sostenuto dalla ripresa di quasi tutti i comparti, dal petrolifero, a quello delle utility, passando per il settore bancario, i cui titoli hanno beneficiato dall’ ammorbidimento dell’ addendum della BCE relativo agli istituti di credito dell’ Eurozona. Ancora vicina ai massimi di periodo le azioni Telecom, dopo che il fondo Elliott ha fatto sapere di detenere oltre il 5% del capitale del colosso telefonico.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DEL FTSE MIB

Sotto l’aspetto macro, incoraggiante la discesa del tasso di disoccupazione in Italia, che nel quarto trimestre del 2017che, come da attese, ha evidenziato un calo all’ 11%, dall’11,2% del precedente trimestre. Discesa della disoccupazione italiana che ha coinvolto anche la fascia dei più giovani, dai 15 ai 34 anni, associata soprattutto al calo fatto registrare dal numero di inattivi.

Occhi puntati degli investitori anche sulle vicende politiche italiane. A metà ottava hanno pesato negativamente le dichiarazioni del nuovo leader e candidato premier della coalizione di centro-destra, Matteo Salvini, che ha definito la moneta unica europea una moneta sbagliata.

Confermata dalla lettura finale diffusa dall’ ISTAT, la battuta d’ arresto dell’ indice NIC del mese di Febbraio, che ha evidenziato una variazione mensile stabile a +0,5% annuo, mentre il dato preliminare si era spinto allo 0,6% in su base tendenziale ed allo0,1% su base congiunturale. A Gennaio, invece, l’ indice era aumentato dello 0,3% su base congiunturale e dello 0,9% su base tendenziale.

Scende oltre la stima preliminare anche l’ indice armonizzato Ipca, che secondo quanto reso noto dall’ istituto di statistica nazionale ha evidenziato una contrazione su base mensile dello 0,5% dal 0,3% della stima flash; mentre su base annua il dato si è assestato allo 0,5% dal +0,7% del mese di Febbraio. Ad incidere sul calo dell’ inflazione del mese scorso ha principalmente contribuito la contrazione subita dai prezzi degli alimentari non lavorati, in calo del 3,2% dal +0,4% della precedente lettura mensile, a cui si aggiunge anche il passo indietro compiuto dai prezzi dei prodotti alimentari lavorati, in crescita dell’1,3%, ma in calo dal +2,1% del mese precedente.

Frenano anche i prezzi dei beni energetici regolamentati, che passano da +6,4% a +5,3%. Un rallentamento che tuttavia non coinvolge l’ andamento dell’ inflazione di fondo, che al netto delle componenti più volatili, quali alimentari freschi ed energia, ha evidenziato una crescita dello 0,6%, sui livelli di Gennaio.

Segno “ meno “ per la lettura finale relativa alle vendite al dettaglio di Gennaio, in calo, in termini di valore, dello 0,5%, rispetto alla precedente stima mensile, mentre in termini di volume la contrazione è stata pari a -0,7%. L’ ISTAT ha inoltre comunicato che su base annua, la discesa delle vendite al dettagli italiane è stata pari a -0,8% in valore e dell’ 1,9% in volume.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Dopo aver fallito l’attacco alla resistenza posta in area 24.000 punti, l’indice Ftse Mib è stato vittima di pesanti prese di beneficio, che hanno fatto ripiombare il principale listino azionario milanese sui forti supporti in area 22.000 punti.

Area di sostegno che aveva retto per ben tre volte, prima che due settimane fa venisse violata, complice l’appuntamento elettorale italiano. Centrati i primi target ribassisti in area 21.500-21.400 punti, sono scattate le prime ricoperture, in quanto nel recente passato proprio dai livelli appena citati, il principale indice di Piazza Affari era ripartito a razzo verso l’ alto, ritoccando i massimi dal 2015, spingendosi fino a 24.050 punti. Il quadro rialzista in costruzione ( +49% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.000 punti), dopo la battuta d’ arresto di queste ultime settimane, tuttavia non risulta compromesso, poiché la tenuta del forte supporto in area 21.500-21.400 punti continua a mantenerlo impostato al rialzo.

Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo con obiettivi in area 24.500-25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Bilancio settimanale positivo per il nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha centrato i 2 Target Price rialzisti nella versione Long Intraday ed il primo obiettivo rialzista della versione Long Over.

La strategia Long consiglia l’ apertura di posizioni rialziste nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 22.870 punti, Target Price attesi in area e 22.960 e 23.100 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 22.730 punti.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 23.100 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 23.240 e 23.330 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.855 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.330 punti, e che prevedono Target Price prima a 23.400 punti e successivamente a 23.550 punti, estesi a 23.640 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 23.100 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.845 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 22.070 e successivamente a 22.155 punti, estesi a 22.290 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 21.625 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione Short, invece, suggerisce di attivare posizioni ribassiste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 22.730 punti, con obiettivi attesi a 22.650 e 22.510 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.870 punti.

Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 22.510 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 22.400 punti e successivamente a 22.290 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 22.730 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 22.290 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 22.155 e 22.070 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.845 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 22.510 punti.

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