LO SPREAD VOLA A 290 PUNTI: A PICCO L’ INDICE FTSE MIB CHE CROLLA SUI MINIMI DEGLI ULTIMI 16 MESI

Settimana di metà Agosto da dimenticare per l’ indice Ftse Mib, crollato sui valori più bassi da Aprile 2017, dopo aver toccato un minimo intraday a quota 20.336 punti. Il bilancio delle ultime 5 sedute ha evidenziato un calo del 3,2%, mentre l’ ottava si è chiusa in calo dello 0,53%, a quota 20.415 punti.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER LE QUOTAZIONI DELL’ INDICE FTSE MIB

Sullo sfondo della settimana borsistica ha sicuramente influenzato negativamente il sentiment degli investitori anche la tragedia di Genova, dove il crollo di un viadotto, gestito dal gruppo Atlantia, ha causato 39 vittime, decine di feriti ed un numero ancora imprecisato di dispersi. La società in capo alla famiglia Benetton ( Atlantia ) al centro delle accuse per la mancata manutenzione del ponte crollato è arrivata a cedere anche il 25% in borsa, bruciando quasi 6 miliardi di euro della propria capitalizzazione e trascinando al ribasso il Ftse Mib, alla ripresa degli scambi dopo la pausa di Ferragosto. Le vendite sul titolo Atlantia sono scattate dopo che il governo italiano ha minacciato la revoca delle concessioni al gruppo di cui fa parte la società Autostrade.

Ftse Mib zavorrato ancora una volta dei cali che non hanno risparmiato nessun titolo del comparto bancario, su cui ha continuato a pesare il forte allargamento dello Spread tra BTP e BUND, che proprio nel giorno di Ferragosto ha infranto la soglia dei 290 punti, facendo schizzare il rendimento sul decennale al 3,2%. Tra le azioni degli istituti di credito più colpiti dalle vendite ha si sono distinte Banco BPM, Bper Banca ed UBI banca. Male anche Unicredit, crollata sotto la soglia dei 13 euro, poiché una tra le banche europee maggiormente esposte verso la Turchia.

Spread che comunque a fine ottava è rientrato su valori prossimi ai 280 pb, riducendo il rendimento sul BTP decennale poco sopra il 3,1%. Sull’ obbligazionario italiano, incombe anche l’ approvazione della legge di bilancio 2019, che potrebbe creare non pochi problemi al governo targato Lega-M5S. Dal documento di Fabbisogno e Debito, redatto da Bankitalia è emerso che a Maggio, nel pieno del tira e molla che si è vissuto per la formazione del governo, il controvalore dei titoli di stato italiani in mano ad investitori esteri è sceso a 698,615 miliardi di Euro, in calo dai 722,143 miliardi di euro detenuti il mese precedente. La percentuale del debito sovrano italiano nei portafogli esteri è pertanto scesa al 35,4% dal 36,6% del mese di Aprile.

Quella appena archiviata è stata invece una settimana molto scarna sotto l’ aspetto macroeconomico. L’ Istat ha confermato, come da stima preliminare, che l’ indice NIC dei prezzi al consumo, a Luglio, ha fatto registrare un aumento dello 0,3% su base mensile ed un +1,5% su base annua. Lettura in crescita rispetto al +0,2% congiunturale ed al +1,3% tendenziale rilevato a Giugno. A causa dell’ inizio dei saldi della stagione estiva su abbigliamento e calzature, l’ indice IPCA, sempre a Luglio, ha invece evidenziato una flessione dell’1,4% su base mensile; mentre su base annua il suddetto indicatore ha messo in luce un progresso dell’1,9%, come indicato dallastima flash. La cosiddetta “ inflazione di fondo “, al netto dei prezzi di energia e prodotti alimentari freschi ha invece rivelato un rallentamento, a +0,7% da +0,8% di Luglio, mentre la lettura filtrata dei soli prezzi legati all’ energia è scesa a+0,9% da +1%. L’ inflazione acquisita, ossia quella che si otterrebbe nel caso in cui nei trimestri successivi si dovesse registrare una crescita zero, ha rivelato un valore pari a +1,2%, per quanto riguarda l’ indice generale, mentre si è assestata a+0,8% per quanto concerne la componente di fondo.

Ftse Mib insensibile anche alla risalita dell’ indice Zew di Agosto. L’ indicatore della fiducia sull’ economia italiana, nel mese in corso, si è infatti portato a -29,8 punti, in miglioramento rispetto di 7 punti rispetto alla precedente lettura mensile. In lieve calo, invece, la stima sulle condizioni attuali, in flessione di 2,6 punti, a -32,6 punti. Giù anche le aspettative di inflazione, in calo di 17,8 punti, a 23 punti.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Trema la struttura grafica di medio-lungo periodo dell’ indice Ftse Mib, dopo la decisa rottura del supporto più volte segnalato in area 21.000 punti, ed il successivo affondo sul primo obiettivo ribassista, segnalato in area 20.400 punti.

L’indice Ftse Mib, soltanto lo scorso Maggio aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, risulta essersi decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib manda definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) ha già contribuito a centrare il primo target in area 20.400 punti, ed una chiusura sotto tale livello potrebbe innescare un successivo crollo in area 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ottima la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che preso profitto su ben 6 dei 7 target price pronosticati dalla strategia Short: 2 nella versione Intraday e 4 nella versione Over.

La strategia rialzista consiglia di aprire operazioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 20.470 punti, Target Price attesi in area e 20.595 e 20.670 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 20.405 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 20.670 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 20.800 e 20.930 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.470 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 20.930 punti, e che prevedono Target Price prima a 21.060 punti e successivamente a 21.140 punti, estesi a 21.270 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.720 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 19.860 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 19.985 e successivamente a 20.060 punti, estesi a 20.265 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 19.660 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia ribassista, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 20.405 punti, con obiettivi attesi a 20.385 e 20.310 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 20.470 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 20.310 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 20.265 punti e successivamente a 20.185 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 20.415 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 20.185 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 20.060 e 19.985 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 19.860 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 20.385 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 21.270 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 21.140 punti e successivamente a 21.060 punti, estesi a 20.930 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 21.485 punti.

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