L’ INDICE FTSE MIB SOTTO IL SUPPORTO A 22.000 PUNTI, MA CHIUSURA SETTIMANALE A +1% LASCIABEN SPERARE PER UN RECUPERO DI BREVISSIMO

Chiusura settimanale con il segno “ più “ per l’indice Ftse Mib, che ha concluso gli scambi di Venerdì 22 Giugno a quota 21.888 punti. Il bilancio dell’ intera ottava ha tuttavia fatto registrare una contrazione di circa l’1,40%, ma in risalita dal minimo a 5 sedute, toccato a quota 21.637 punti. Il recupero delle quotazioni del principale listino azionario di Piazza Affari è stato guidato dai titoli del comparto bancario e dalle azioni del comparto petrolifero.

LE NOTIZIE PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

L’ ascesa dei titoli degli istituti di credito è stata supportata dal possibile ammorbidimento delle regole del Parlamento UE sulle questione dei crediti deteriorati e dalle rassicurazioni arrivate dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria, il quale ha dichiarato che l’ uscita dell’ Italia dall’ Euro non è stato mai discusso dal governo. Bancari che hanno inoltre beneficiato della frenata del rapporto tra BTP e BUND, in discesa a 230 punti base, dopo la fiammata di metà settimana oltre area 250 punti. Flette anche il rendimento del decennale, in calo al 2,68%. Tra le singole storie, in evidenza Banca BPER, in rally di oltre 7 punti percentuali, dopo essere finita nel mirino di Unipol, che attraverso un ‘ operazione di reverse accelerated bookbuilding ha comprato il 3,25% del capitale sociale della banca romagnola, dichiarando di detenere il 13,1% del capitale sociale.

I titoli del comparto OIL (+4,68% Tenaris, +3,66% Saipem e +3,13% per Eni ), invece, dopo una prima parte di ottava opaca, hanno cambiato marcia ed accelerato al rialzo, dopo la decisione unanime dell’ OPEC di rialzare la produzione fino ad 1 milione di barili al giorno, per far fronte al calo dell’output venezuelano ed al possibile rallentamento della produzione iraniana, frenata da eventuali dazi USA. L’ aumento effettivo dell’output, comunque, non si spingerà oltre i 600 mila barili giornalieri, poiché qualche membro non ha la capacità di aumentare la propria produzione.
Escluse dai festeggiamenti, invece, le azioni del settore automotive, penalizzate dalle minacce del Presidente Trump di imporre tasse del 20% su tutte le auto importate dalla UE, se l’ Unione Europea non rimuoverà dazi e barriere commerciali alle merce in arrivo dagli Stati Uniti.

Sotto l’ aspetto macro, quella che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata un‘ ottava scarna di risultati macroeconomici, che si è aperta con la frenata dell’ avanzo commerciale della bilancia commerciale italiana, che nel mese di Aprile ha fatto registrare un saldo positivo di 2,94 ,miliardi di euro, scendendo dai 3,6 miliardi di euro della precedente stima mensile. Le indicazioni degli analisti, invece, erano per un rallentamento meno marcato, a 3,21 miliardi di euro. L’Istituto di Statistica Nazionale ha inoltre reso noto che esportazioni ed importazioni sono aumentate rispettivamente dello 0,1% e dello 0,7%. Il saldo dell’ export verso i paesi UE è cresciuto dello 0,9%, mentre quello relativo alle esportazioni extra-UE sono scese dello 0,9%.
L’ ISTAT ha inoltre pubblicato che le spesa media delle famiglie italiane, nel 2017, si è assestata a 2.564 euro al mese, evidenziando un aumento dell’1,6% rispetto al 2016. Si è trattato del quarto rialzo annuo consecutivo, ma tuttavia ancora sotto i 2.640 euro del 2011.

Bilancio mensile in crescita per l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni, aumento del 2,5% rispetto a Marzo. La media del trimestre Febbraio-Aprile, relativa al suddetto dato, ha invece evidenziato un calo del 2,5%, rispetto alla precedente lettura trimestrale. La lettura su base annua ha invece messo in luce un aumento del 3,3%, rispetto ad Aprile 2017.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

L’indice Ftse Mib dopo aver rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti, si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la battuta d’ arresto subita nelle ultime settimane e la discesa verso il forte supporto in area 21.500-21.400 punti risulta essersi indebolito. Tuttavia, finche le quotazioni si manterranno sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, potrebbe mettere nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto su 4 obiettivi pronosticati dalla strategia rialzista: 2 nella versione intraday e 2 nella versione Over.

Lo scenario Long consiglia di attivare posizioni rialziste nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 21.950 punti, Target Price attesi in area e 22.030 e 22.170 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.815 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 22.170 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 22.255 e 22.310 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.885 punti in chiusura di candela oraria.

Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.310 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.525 punti e successivamente a 22.610 punti, estesi a 22.750 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.080 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.160 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 21.295 e successivamente a 21.375 punti, estesi a 21.515 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.950 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lo scenario short, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni ribassiste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 21.815 punti, con obiettivi attesi a 21.730 e 21.600 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 21.950 punti.

Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 21.600 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.515 punti e successivamente a 21.435 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.885 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 21.435 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 21.375 e 21.295 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.160 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.650 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 22.750 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 22.610 punti e successivamente a 22.525 punti, estesi a 22.310 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.000 punti.

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