INDICE FTSE MIB BALZA SUI MASSIMI PLURIMENSILI, MA RINNOVATI TIMORI SULLA CRESCITA GLOBALE FRENANO L’ASCESA

Bilancio settimanale piatto per l’indice Ftse Mib ( +0,2% ), che aveva tuttavia fatto in tempo a portarsi sui massimi dallo scorso Settembre, toccando un top intraday a quota 21.483 punti.

Gran parte del terreno precedentemente guadagnato è stato lasciato perso nel corso dell’ ultima seduta di scambi di Venerdì 22 Marzo, in cui il principale listino azionario milanese, chiudendo a 21.078 punti, ha evidenziato una contrazione dell’1,38%.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

Indice Ftse Mib che dopo una prima parte di ottava con una marcia in più rispetto agli altri indici del Vecchio Continente si è accodato alla debolezza che ha colpito successivamente le principali borse, indebolite dalle pessime letture degli indicatori PMI di Eurozona e soprattutto Germania. Timori di rallentamento economico internazionale che hanno interessato anche Wall Street, anch’ essa condizionata da PMI in calo.

Rendimento sulle obbligazioni decennali in rialzo al 2,45% per effetto della risalita dello Spread tra BTP e BUND a 247 punti.

Indice Ftse Mib che in avvio di ottava ha beneficiato del miglioramento dell’ indice di fiducia degli investitori nell’ economia tricolore, che nel mese in corso, secondo le stime elaborate dallo Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung si è portato a -27,8 punti, guadagnando 8,6 punti rispetto alla rivelazione di Febbraio. L’ indagine riflette le aspettative sui successivi sei mesi dalla lettura corrente. Da ulteriori dettagli dell’ indice Zew italiano, tuttavia, è emerso il peggioramento delle condizioni attuali, scese di 0,6 punti a -79,3 punti. In miglioramento, invece, le aspettative sull’ inflazione, in crescita di 5,7 punti, a -3,3 punti.

L’ istituto nazionale di statistica ha rivelato che la bilancia commerciale italiana, nel mese di Gennaio, ha fatto registrare un avanzo di 322 milioni di euro, evidenziando un netto miglioramento rispetto al disavanzo di 92 milioni di euro di Gennaio 2018.

Il differenziale assoluto rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente si è pertanto assestato a +414 milioni di euro. Da ulteriori dettagli diffusi dall’ Istat si è inoltre appreso che le esportazioni sono aumentate del 2,5% su base mensile, mentre le importazioni hanno mostrato una flessione del 4,1%.

In forte crescita l’ export extra UE, che ha fatto segnare un incremento del 5,9%, mentre quello verso il mercato UE è rimasto sostanzialmente stabile. Le esportazioni su base annua hanno invece evidenziato un aumento del 2,9%, di cui +5,4% verso i Paesi extra UE e +1,2% verso i Paesi comunitari. Le importazioni su base annua hanno invece mostrato un incremento dell’1,7%, con l’ import dai paesi extra UE cresciuto del 5,6%.

I prezzi all’ importazione, sempre nello stesso mese di osservazione hanno registrato un calo dello 0,5% rispetto a Dicembre, dando seguito al calo già rivelato nella precedente lettura di Novembre. Su base annua, sempre a Gennaio, i prezzi all’ importazione sono invece aumentati dello 0,4%, evidenziando nonostante ciò, il più basso incremento mensile da Novembre 2016.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Il ritorno in chiusura settimanale oltre area 20.000 punti ha cambiato il sentiment di breve-medio periodo dell’ indice Ftse Mib, ritornato ad essere rialzista, ed aprendo la strada a nuovi massimi di periodo, in prossimità di area 21.500 punti.

Il principale listino azionario milanese, soltanto lo scorso Maggio, aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che a Gennaio 2018, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), con la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, invece, si era decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib aveva mandato definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) aveva contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti.

La successiva discesa sotto l’ importante soglia tecnica e psicologica rappresentata da area 19.000-18.500 punti aveva invece prodotto un ulteriore affondo sui minimi a due anni, a quota 17.914 punti. Sul brevissimo, il recupero oltre area 19.000 punti ha spianato la strada al recupero di area 20.500-20.800, ma tuttavia per scacciare in maniera quasi definitiva uno scenario nuovamente ribassista, si renderà necessario superare stabilmente area 21.000 punti, per poi puntare ad allungo in area 22.000-22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ottima la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha centrato tutti gli obiettivi della strategia rialzista: quindi sia nella versione Intraday che Over. La strategia ribassista speculativa ha invece fruttato un guadagno di ben 345 punti di indice.

La visione rialzista prevede l’apertura diposizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oltre quota 21.205 punti in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 21.285 e 21.415 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.070 punti.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 21.415 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 21.495 e 21.550 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.205 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 21.550 punti, e che prevedono Target Price prima a 21.630 punti e successivamente a 21.760 punti, estesi a 21.845 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.415 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 20.455 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 20.570 e successivamente a 20.785 punti, estesi a 20.940 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.240 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 21.070 punti, con obiettivi attesi a 20.990 e 20.940 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 21.205 punti.

Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 20.940 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 20.860 punti e successivamente a 20.785 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.080 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 20.785 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 20.650 e 20.570 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 20.445 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.045 punti.

Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 21.845 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 21.630 punti e successivamente a 21.550 punti, estesi a 21.415 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.000 punti.

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