BANCHE E TELECOM RISOLLEVANO LE SORTI DEL FTSE MIB: RESISTENZA IN AREA 22.500-22.600 PUNTI PER L’ INDICE DELLE BLUE CHIPS

Dopo due settimane consecutive con il segno “ meno “, l’ indice Ftse Mib ha reagito dai supporti in area 22.000 punti ( minimo a 5 sedute 21.947 punti), concludendo l’ ottava che ci siamo messi alle spalle con un rialzo dell’ 1,50% circa.

Le quotazioni del principale paniere azionario italiano hanno concluso gli scambi di Venerdì 24 Novembre a quota 22.416 punti, venendo rispinti dalla resistenza posta in area 22.500-22.600 ( massimo a 5 sedute 22.592 punti ).

NOTIZIE E DATI MACRO IMPORTANTI QUOTAZIONE INDICE FTSE MIB

La riscossa di Piazza Affari nel fine settimana è stata guidata dai titoli del comparto bancario, con i titoli degli istituti minoriti quotati sul Ftse Mib come Banco Bpm e Bper Banca in rialzo di oltre 4-5 punti percentuali. Il clima sulle banche italiane ed in generale su tutte quelle del Vecchio Continente è mutato dopo i rumors secondo alo studio del Parlamento Europeo ci sarebbe un nuovo meccanismo per ridurre gli impatti negativi delle vendite di crediti NPL sui bilanci delle banche.

La normativa servirebbe soprattutto a rendere più semplice la vendita dei crediti deteriorati senza assorbire grosse quantità di capitali dai bilanci, per evitare continue iniezioni di nuova liquidità. Si lavora per escludere dalle cessioni in blocco degli NPL quei crediti inesigibili a causa del default del debitore, in determinate condizioni. Oltre ai titoli del settore bancario, in evidenza anche Mediaset che a quanto sembra riceverà un compenso pari a 700 mila euro dalla francese Vivendì per porre fine alle ostilità tra i due gruppi; e le azioni Telecom in rialzo del 6,5% rispetto alla chiusura dell’ settimana precedente, grazie alle voci che vedono molto probabile uno scorporo della rete.

L’ottava, invece, si era aperta con il Ftse Mib in netto calo, in scia alla debolezza di tutti i più importanti indici europei, appesantiti dalle minacce della cancelliera tedesca Angela Merkel di andare ad elezioni anticipate dopo la rottura delle trattative con il partito liberale tedesco per formare un nuovo governo di coalizione.

La rimonta delle piazze finanziarie europee è stata guidata dai nuovi record storici fatti registrare dai tre maggiori indici di Wall Street, S&P 500, Dow Jones e Nasdaq. L’ accelerazione finale verso l’ alto, inoltre, è stata frutto di ottimi dati macro arrivati da Eurolandia che hanno rinforzato i forti segnali di ripresa economica evidenziati da qualche mese a questa parte.

Decisiva è stata l’ ottima lettura preliminare dell’ indice PMI manifatturiero, che nel mese in corso ha evidenziato un balzo a 60 punti, dai 58,5 punti del dato di Ottobre, mentre le attese degli analisti erano per un lieve calo a 58,3 punti. Il Purchasing Managers Index manifatturiero viene elaborato tenendo conto delle indicazioni rilasciate dai direttori acquisto del settore, tenendo conto delle condizioni attuali e delle aspettative future. Un valore di indice PMI sopra i 50 punti indica espansione, mentre una lettura inferiore a tale livello è sinonimo di contrazione.

Un altro assist per il recupero dell’ indice Ftse Mib, in concerto con i listini europei, è arrivato con il deciso aumento fatto registrare dall’indice IFO tedesco, che sempre nel mese di Novembre ha battuto le attese degli analisti, attestandosi a 117,5 punti, dai 116,8 punti della precedente stima mensile, mentre i pronostici erano per una lettura più o meno stabile con la precedente, a 116,7 punti.

Lettura in chiaroscuro, invece, per il dato destagionalizzato degli ordini all’ industria in Italia, che nel mese di Settembre sono aumentati del 3,9% su base mensile, ma hanno evidenziato una contrazione rispetto al + 5,3% della rilevazione mensile precedente, a sua volta rivista al ribasso dal +8,7% della stima preliminare. L’ Istituto di Statistica italiano ha inoltre reso noto che l’ indice destagionalizzato relativo al fatturato, a Settembre, è sceso all’ 1,2% dal 2% del mese di Agosto. Su base trimestrale, sul periodo Luglio-Settembre gli ordinativi all’ industria sono comunque aumentati del 2,4% rispetto al +0,8% del trimestre precedente.

Buoni segnali per l’ economia italiana sono arrivati dalla bilancia commerciale del commercio estero fuori dalla UE, che nel mese di Ottobre ha evidenziato un surplus di 4,55 miliardi di euro, in netto progresso dai 3,8 miliardi di euro dello stesso periodo del 2016. Su base annua, invece, le esportazioni extra-UE sono cresciute dell’ 11,2%, mentre le importazioni extra UE hanno fatto registrare una crescita dell’ 8,4%.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Grazie al balzo in avanti fatto registrare a cavallo delle due ultime settimane di Ottobre e la prima settimana del mese in corso, l’indice Ftse Mib, da inizio anno è arrivato ad apprezzarsi di oltre il 20%, facendo registrale la migliore performance tra le Borse dei Paesi più sviluppati. La borsa milanese ha inoltre raggiunto l’ obiettivo segnalato ormai da mesi, in tutte le nostre rubriche di analisi tecnica settimanale, ossia area 22.500-23.000 punti.

Dopo essersi riportato in chiusura settimanale sopra la forte resistenza in area 21.500 punti, che nelle ultime settimane ha funto da supporto, il principale indice di Piazza Affari ha ritoccato i massimi dal 2015 spingendosi fino a 23.133 punti. Il ritorno in chiusura settimanale oltre i 20.500 punti, aveva gettato le basi per il rialzo che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Il quadro rialzista in costruzione ( +44% dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti fino ai massimi oltre i 23.000 punti), dopo la battuta d’ arresto che aveva fatto ripiombare le quotazioni in area 19.500 punti, ha superato il proprio obiettivo ideale, identificato tra 21.500 punti.

La chiusura settimanale oltre l’ ultimo livello di prezzi appena citato ( 21.500 punti ), ha contribuito a far mutare anche il quadro di medio-lungo periodo, ritornato ad essere positivo. Raggiunto il primo obiettivo in area 22.500 punti, le quotazioni del Ftse Mib si sono spinte oltre i 23.000 punti circa. Supporto di breve che sale in area 21.500-21.800 punti, che ha già resistito nel recente passato a più attacchi ribassisti. Finche l’ indice Ftse Mib si manterrà sopra i 21.400-21.500 punti in chiusura settimanale, una volta raggiunto il Target di medio-lungo periodo ( 22.500-23.000 punti ), si potrebbero aprire ulteriori scenari rialzisti con obiettivi in area 23.500-24.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio periodo, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Buono il bilancio settimanale fatto registrare dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha centrato 3 target price della strategia Long: 2 nella versione Intraday ed 1 in quella Over.

La strategia rialzista prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 22.455 punti, Target Price attesi in area e 22.540 e 22.680 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 22.315 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 22.680 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 22.765 e 22.910 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.415 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.910 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.995 punti e successivamente a 23.135 punti, estesi a 23.280 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.680 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.520 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 21.655 e 21.735 punti, estesi a 21.870 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 21.300 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia Short, invece, consiglia di attivare posizioni ribassiste nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria minore di 22.315 punti, con obiettivi attesi a 22.230 e 22.095 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.455 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 22.095 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.955 punti e successivamente a 21.870 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 22.315 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 21.870 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 21.735 punti e 21.655, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.520 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 22.095 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 23.280 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo prima a 23.135 punti e successivamente a 22.910 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 23.515 punti.

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