Ad oggi è Amplifon il peggior titolo del Ftse Mib da inizio anno. A causa dello scivolone di fine luglio e in assenza di una vera e propria ripresa, le azioni Amplifon presentano un rosso di oltre il 47 per cento nel 2025. Nella sessione di oggi il titolo passa di mano a poco più di 13 euro con una variazione negativa di poco più di mezzo punto percentuale contro un Ftse Mib che invece è attestato sulla parità.

Nessuna grande conseguenza, quindi, dalla recente decisione degli analisti di RBC Capital di avviare una nuova copertura. Il rating e il target price che sono stati assegnati non sembrano quindi essere presi in considerazione dagli investitori. E così Amplifon, anche nell’ultimo mese, resta in ribasso del 13 per cento mostrando tutti i suoi limiti.
Cosa fare allora con queste azioni? Sia pure in modo indiretto è a questa domanda che gli analisti canadesi hanno provato a dare una risposta.
Indice
RBC è neutrale sulle azioni Amplifon
Quando si è dinanzi ad un titolo che ha registrato un tracollo come quello messo a segno da Amplifon nel 2025 c’è sempre la tentazione di guardare dall’altro lato della medaglia. Se Amplifon è crollato così tanto avrà più possibilità di essere riscoperto è quello che si tende a pensare. Il realtà essere a super-sconto non è mai garanzia di risalita. Ci devono essere delle condizioni affinchè ciò accada. La valutazione di RBC non sembra credere più di tanto alla prospettiva di una ripartenza. Il rating assegnato è infatti sector perform ossia una valutazione neutrale. Il suggerimento implicito è quello di mantenere le azioni Amplifon nel portafoglio. Più spunti arrivano invece dal target price: fissato a 15 euro, implica un leggero potenziale di upside rispetto a quelle che sono le attuali valutazioni.
Rispetto alla media delle valutazioni attive, il posizionamento di RBC è più pessimista. Sul titolo, infatti, ci sono 15 rating attivi con media sull’accumulate ossia accumulare in portafoglio (di buon auspicio il fatto che per ben due analisti le azioni Amplifon siano da comprare). Il target price medio è invece di 18 euro ossia il 33 per cento in più rispetto ai valori attuali. L’opinione prevalente è che le azioni Amplifon abbiano quindi spazio per crescere. La view media non è bullish ma non è di certo negativa.
Cosa dice l’analisi tecnica sul titolo
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, non ci sono tanti spunti sulla quotata. La resistenza più immediata è a 13,9 euro e da questo livello i prezzi continuano ad essere lontani. Il supporto più prossimo invece è poco sopra i 12,85 euro, livello che, almeno per adesso, sembra reggere. Il minimo intraday della sessione odierna è stato infatti raggiunto a 12,94 euro. Nel corso delle ultime 5 sedute di borsa Amplifon ha perso oltre 8 punti percentuali precipitando sui minimi. Un’evoluzione che non fa altro che alimentare la già alta incertezza degli investitori.
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A pesare anche le previsioni su tutto il 2025 con il consensus che vede i ricavi in area 2,43 miliardi di euro leggermente sopra ai 2,41 miliardi ottenuti nel 2024, il margine operativo lordo adjusted attorno a 555,7 milioni di euro e un utile per azione adjusted a 0,74 euro in ribasso agli 0,869 euro che erano stati messi a segno nel 2024. Il punto è che con queste proiezioni non c’è visibilità.
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