Il titolo Ence Energía y Celulosa SA subisce una battuta d’arresto sul fronte delle raccomandazioni: Jefferies ha rivisto il giudizio da “buy” a “hold”, abbassando contestualmente il target price a €3,35 dai precedenti €3,70.

Alla base della decisione vi è una visione più prudente sul mercato della cellulosa, indebolito da una domanda globale ancora fiacca e da un’assenza di catalizzatori capaci di sostenere un rimbalzo a breve termine.
Indice
Debolezza della cellulosa e cambio sfavorevole frenano Ence
Il taglio della valutazione segue una prolungata flessione dei prezzi della cellulosa, aggravata da ritardi nella ripresa del settore e da condizioni valutarie sfavorevoli, con un dollaro più debole rispetto all’euro che penalizza ulteriormente le esportazioni.
Nel novembre 2024, Jefferies aveva espresso ottimismo su Ence, scommettendo su un possibile rialzo dei prezzi della cellulosa e sulla crescita della divisione dedicata all’energia rinnovabile. Tuttavia, lo scenario si è deteriorato e le proiezioni sono state riviste al ribasso.
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Tagli consistenti alle previsioni su ricavi e utili
Le nuove stime di EBITDA riflettono il cambio di scenario: per il 2025 Jefferies prevede ora €131 milioni, in netto calo rispetto ai €175 milioni stimati in precedenza, e ben al di sotto del consenso FactSet di €159 milioni.
Per il 2026, le stime scendono a €166 milioni, con un taglio del 28% rispetto alla precedente previsione.
Il broker sottolinea quanto l’andamento della cellulosa incida sulla redditività: una variazione di $50/tonnellata nel prezzo della cellulosa può influire per circa €40 milioni sull’EBITDA, ovvero circa il 25% dell’utile operativo stimato per il 2026.
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Prezzi ai minimi nel terzo trimestre 2025, ma la ripresa sarà lenta
Dopo un iniziale rally nei primi mesi del 2025, i prezzi della cellulosa hanno subito un’inversione al ribasso già ad aprile, rispecchiando una domanda debole, crescenti incertezze sul commercio globale e un sentimento negativo verso i titoli del settore.
Secondo Jefferies, il minimo sarà toccato nel terzo trimestre 2025 con i prezzi della cellulosa di legno duro nell’UE che potrebbero scendere a $570/tonnellata, mentre in Cina si scenderà fino a $500/tonnellata. La ripresa, seppur prevista, sarà modesta e comincerà solo dal quarto trimestre, proseguendo nel 2026.
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Revisione delle valutazioni di Ence
La valutazione della divisione cellulosa è stata rivista a €2,55 per azione, rispetto agli oltre €2,85 precedenti, basandosi su un multiplo EV/EBITDA rivisto a 6,2x e su nuove ipotesi di utile operativo nel medio periodo (tra €150 e €160 milioni).
Anche la divisione energia ha subito un leggero ridimensionamento nella stima, scendendo a €0,80 per azione (da €0,85), applicando un multiplo di 9,5x.
La nuova valutazione complessiva non considera eventuali benefici provenienti da progetti futuri nel biometano o nel riscaldamento industriale, ritenuti troppo incerti per essere inclusi.
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Prospettive 2025: ricavi in calo e flusso di cassa negativo
Per l’anno in corso, Jefferies si aspetta un calo del fatturato del 9% a €794 milioni, di cui €594 milioni derivanti dalla cellulosa. Anche il margine EBITDA del gruppo scenderà al 17%, rispetto al 19% del 2024. Per la sola cellulosa il margine dovrebbe restare stabile al 15%, ma il flusso di cassa libero sarà negativo per €11,5 milioni.
A peggiorare il quadro, il debito netto è previsto in aumento fino a €403,9 milioni, portando il rapporto debito netto/EBITDA a quota 3,1x, un valore che potrebbe influenzare le scelte di investimento degli analisti più attenti alla sostenibilità finanziaria.
Nonostante il quadro attuale non sia dei più rosei, Jefferies riconosce che la divisione energia rinnovabile di Ence rappresenta una leva strategica di lungo periodo, con l’obiettivo di superare i €130 milioni di EBITDA.
Tuttavia, i rischi legati all’esecuzione dei piani industriali portano il broker a non considerare, per ora, alcun potenziale upside nella valutazione.
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