Azioni Enel: valore giusto 8,8 euro? Non tutti sono bullish in borsa

La flessione dello 0,3 per cento in atto oggi sulle azioni Enel implica la discesa dei prezzi della quotata sotto gli 8 euro. Il ribasso del colosso dell’elettricità è grossomodo in linea con l’andamento generale del Ftse Mib ma soprattutto non impatta sulla prestazione a un mese del titolo che resta positiva per il 3 per cento. Come si può vedere dal grafico, il titolo è fortemente apprezzato soprattutto nel lungo termine: +13 per cento il rialzo da inizio anno e +20 per cento quello su base annua.

Numeri simili potrebbero spingere a pensare che il rally possa essere agli sgoccioli perchè, spesso, titoli cresciuti tanto, poi tendono a tirare il freno a mano. Guardando, però, alla valutazione espressa dagli analisti di Banca Akros questa ipotesi non si pone proprio. Gli esperti, infatti, hanno confermato la loro valutazione bullish sulla quotata e hanno anche rivisto al rialzo il target price andando così ad aumentare il potenziale di upside del titolo. Non uno ma due assist per i trader interessati ad inserire azioni Enel nel loro portafoglio o comunque a fare trading speculativo sul titolo. Per loro adesso c’è anche l’opportunità del trading nazionale di eToro senza costi di conversione.

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Quale è il prezzo più giusto delle azioni Enel secondo Banca Akros

Nel loro report sulle azioni Enel, gli analisti di Banca Akros hanno ribadito il rating buy da tempo in vigore sul titolo portando il target price da 8 a 8,8 euro. L’indicazione sottotesa è quella di comprare anche perchè, rispetto a quelle che sono le quotazioni attuali, un prezzo obiettivo a 8,8 euro implica un potenziale di upside di oltre 80 centesimi.

La valutazione ottimistica espressa da Banca Akros su Enel non è isolata. Molti altri analisti anche di primo piano vantano infatti una view bullish sul titolo sia pure con sfumature di target diverse. Ad esempio per Barclays le azioni Enel possono arrivare anche a 9 euro mentre HSBC ha di recente alzato a 8,8 euro sempre nell’ambito di una conferma del rating buy.

Diciamo che l’indicazione di acquisto è dominante ma non è la sola. Ci sono esperti che continuano a mostrare un approccio molto più prudenziale sul titolo.

Da Citi ancora view neutral sulle azioni Enel

La banca d’affari Usa Citi è tra le più abbottonate sulle prospettive delle azioni Enel. Appena ieri, infatti, è arrivata la conferma del rating neutral con target price a 7,4 euro. Questo prezzo obiettivo è praticamente più basso delle attuali quotazioni e quindi, stando a questa valutazione, non ci sarebbe prospettiva di crescita per la quotata.

La valutazione di Citi pone l’accento sulle consultazioni avviata dall’ARERA in materia di concessioni. Per gli esperti le proposte avanzata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente includono importanti valutazioni finanziarie che potrebbero ridefinire gli equilibri economici per operatori come Enel.

L’autorità ha stimato una cifra di 3,1 miliardi di euro come valore di riferimento per i canoni relativi all’estensione delle concessioni, un importo che risulta significativamente inferiore rispetto alle precedenti ipotesi che indicavano valori a una cifra media-alta di miliardi di euro. Le decisioni definitive saranno affidate al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a cui spetterà l’ultima parola.

Secondo quanto osservato dagli analisti di Citi, questa impostazione tiene conto della capacità finanziaria dei principali distributori, come Enel, e della loro possibilità di sostenere economicamente i canoni proposti.

Gli esperti hanno ricordato che Enel dispone di un margine di bilancio di circa 10 miliardi di euro, una posizione che le consente una certa flessibilità nella gestione dei flussi finanziari. In questo contesto, canoni più contenuti potrebbero liberare risorse da destinare a nuovi investimenti o, in alternativa, a rendimenti per gli azionisti sotto forma di dividendi o buyback.

Un altro elemento messo in evidenza dall’analisi di Citi è che le spese in conto capitale (capex) nella rete italiana di Enel hanno già superato i livelli di ammortamento, lasciando intendere la possibilità di un aumento del capex del 10-20 per cento. Questo scenario suggerisce che Enel si sta orientando verso la crescita e il rafforzamento delle infrastrutture energetiche nazionali.

Tirando quindi le somme, è giudizio degli analisti che le decisioni dell’ARERA possano influenzare in modo significativo le strategie finanziarie e operative dei principali operatori, e in particolare di Enel. Proprio in relazione alla quotata, la combinazione di canoni più sostenibili e una spinta agli investimenti potrebbe contribuire a rafforzarne la competitività. Morale: l’impatto delle consultazioni su Enel potrebbe essere positivo. Nonostante questo, però, la valutazione resta molto abbottonata e da qui il neutral.

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