In pesante contrazione fin dal primo minuto di scambi le azioni Moncler si stanno avvicinando alla chiusura dell’ultima seduta settimanale di contrattazioni con un rosso dell’1,5 per cento a 47,5 euro dopo aver raggiunto in mattinata un minimo intraday a quota 46,5 euro. Rispetto al picco più basso toccato dai prezzi nella seduta di oggi, la quotata dei piumini si è ripresa ma la tensione resta molto alta. Tra l’altro proprio a causa del forte ribasso in atto, Moncler ha di nuovo ridotto la performance dell’ultimo mese ad appena l’1,5 per cento di verde mentre risultano rafforzati sia il rosso da inizio 2025 (-7 per cento) che quello anno su anno (-8,7 per cento).

negozio di lusso con logo Moncler
Azioni Moncler – MeteoFinanza.com

Come si può vedere dai grafici, la flessione di oggi si va a sommare a quella già messa segno nella seduta di ieri allontanando il titolo dai massimi settimanali. E così le azioni Moncler rischiano di chiudere la settimana con un deprezzamento di quasi il 5 per cento.

Dinanzi ad una situazione simile, è normale interrogarsi su quali possano essere le ragioni alla base dell’indole ribassista che i trader stanno manifestando. Insomma perchè le azioni Moncler oggi crollano?

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Dietro al crollo di Moncler le perplessità di Morgan Stanley?

Era appena ieri quando le azioni Moncler incassavano l‘upgrade di target price da parte degli analisti di Barclays. Niente di eclatante ma semplicemente un aumento da 55 a 56 euro del prezzo obiettivo con rating confermato a equalweight. Una classica valutazione prudenziale, quindi, che però era bastata per riportare appeal sul titolo.

Ebbene neppure il tempo per smaltire la fiducia innescata dalla decisione degli analisti inglesi che già oggi altri esperti, questa volta americani, hanno ben pensato di riportare tutti con i piedi per terra. Parliamo degli analisti di Morgan Stanley che riducendo il target price sulle azioni Moncler da 53 a 52 euro hanno ridato slancio al pessimismo. Potrebbe essere proprio in questo contesto che è maturato il crollo di Moncler.

A preoccupare non è tanto quella riduzione di appena un euro del prezzo obiettivo, quanto le motivazioni alla base di questa decisione. Gli analisti della banca d’affari Usa, infatti, hanno posto l’accento sul fatto che i dati sui consumatori cinesi non danno reali segnali di ripresa ma anzi continuano ad essere molto deboli. Una situazione che, secondo Morgan Stanely, è chiaramente un freno per Moncler.

Il punto è che la maison dei piumini proprio rispetto all’Asia ha una forte esposizione. Se i consumi cinesi, come sta accadendo, non danno segnali di ripresa, le ripercussioni per Moncler sono inevitabili anche perchè i pur positivi trend che invece caratterizzano i consumi Usa non sono sufficienti per una compensazione. Da qui il downgrade di target price.

A proposito di prezzo obiettivo molto significativo che alla fine maggio la stessa Morgan Stanley sulle azioni Moncler vantasse un target price a 61 euro. La riduzione del prezzo target da parte degli analisti americani è stata lenta ma inesorabile.

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Aggiornamento sulle posizioni rilevanti nel capitale di Moncler

Sul fronte dell’analisti fondamentale, non ci sono grandi novità che possano aver impattato sul titolo.

Il solo aggiornamento riguarda le partecipazioni rilevanti. Dalle comunicazioni ufficiali di Consob del 4 settembre emerge che, a partire dal 21 agosto, Capital Research and Management Company ha acquisito una quota pari al 5,043 per cento del capitale della maison italiana specializzata in abbigliamento di lusso. La partecipazione è detenuta nell’ambito di una gestione discrezionale del risparmio, modalità che prevede decisioni d’investimento prese dalla società per conto dei clienti.

La forte presenza di Capital Research nel capitale di Moncler è un segnale di attenzione del mondo finanziario verso il brand guidato da Remo Ruffini, che negli ultimi anni ha consolidato il proprio posizionamento internazionale attraverso collezioni ad alto contenuto creativo e una strategia mirata sull’espansione retail e digitale.

Più nel dettaglio, il superamento della soglia del 5 per cento da parte di un grande gestore statunitense come Capital Research conferma l’attrattività del titolo, sostenuto dai risultati positivi e dalla solidità del marchio. A Piazza Affari, Moncler continua a essere considerata una delle realtà più dinamiche del comparto moda-lusso, grazie a margini elevati e capacità di innovazione.

Questo però sembra non bastare guardando al forte calo in atto oggi.

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