Azioni Richemont spiccano il volo: HSBC alza il rating a buy e prevede rialzi esplosivi sul titolo

HSBC ha rivisto al rialzo la propria valutazione su Richemont, il colosso svizzero del lusso proprietario di marchi iconici come Cartier, Van Cleef & Arpels e Buccellati. Nella nota pubblicata lunedì, la banca ha migliorato il rating da hold a buy e ha incrementato il prezzo obiettivo da 155 a 190 franchi svizzeri, attribuendo il nuovo target alla continua forza del comparto gioielleria e a una ripresa più robusta del previsto nei mercati chiave.

Al centro della promozione c’è l’eccezionale andamento delle Maison di alta gioielleria, considerate ancora motore principale della crescita. Secondo HSBC, il settore continuerà a brillare grazie all’appeal intramontabile dei gioielli di lusso e all’elevato livello creativo e artigianale dei marchi del gruppo.

La banca stima ora una crescita organica delle vendite del 12,8% per la divisione, in accelerazione rispetto all’11% registrato nel trimestre precedente.

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Anche l’analisi geografica gioca a favore del gruppo. HSBC prevede un miglioramento netto nell’area Asia-Pacifico, con una crescita del 6% dopo aver precedentemente indicato una flessione dell’1%. Il rimbalzo della domanda in Cina e la solidità del mercato statunitense contribuiscono a questo scenario più ottimista.

Sul fronte dei numeri, la banca ha rivisto al rialzo le stime dei conti per gli esercizi 2026-2028. L’EBIT, secondo le nuove proiezioni, dovrebbe aumentare rispettivamente del 3%, 4% e 5%, con margini previsti in progressione dal 20,2% al 22,9%. La capacità del gruppo di trasferire a listino gli aumenti dei costi – in particolare quelli legati al prezzo dell’oro – viene considerata un fattore chiave di resilienza, sostenuto dal posizionamento premium e dalla domanda elevata dei suoi brand.

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In termini assoluti, i ricavi sono attesi in crescita da 21,4 miliardi di euro nell’esercizio 2025 a 25,5 miliardi entro il 2028. L’EBIT passerebbe da 4,47 a 5,82 miliardi, mentre l’utile netto potrebbe arrivare a 4,67 miliardi nello stesso periodo.

La valutazione di HSBC parte da un costo medio ponderato del capitale del 9% e considera un rendimento da dividendo in aumento dall’1,8% previsto per il 2026 al 2,3% nel 2028. Con un titolo che, al 30 ottobre 2025, quotava 160,60 franchi svizzeri, il potenziale di upside stimato è pari al 18,3%.

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In termini di multipli, Richemont tratta a circa 26 volte gli utili stimati per il 2026, un lieve premio rispetto a LVMH. Per HSBC, però, questa differenza è giustificata dal ritmo superiore di crescita della divisione gioielleria del gruppo rispetto al segmento Fashion & Leather della rivale nei sei trimestri più recenti.

Gli analisti sottolineano inoltre la solidità del management guidato dal nuovo CEO Nicolas Bos, elemento che contribuisce alla fiducia nel percorso di crescita del gruppo. Restano comunque alcuni fattori di rischio: un franco svizzero troppo forte, una ripresa dei consumi cinesi meno dinamica del previsto e possibili pressioni inflazionistiche nei mercati occidentali.

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