Il cambio euro dollaro viene attualmente scambiato all’interno di un triangolo di tendenza al rialzo. Sia le linee di supporto che quelle di resistenza sono attualmente in fase di traslazione verso l’alto e la coppia valutaria è scambiata al di sopra delle medie mobili semplici 50 e 100 sul grafico a quattro ore, pur ancora al di sotto della media mobile a 200.

Ad oggi, la principale resistenza si trova ai massimo di ieri, a 1,0970. Superata tale soglia, si dovranno fare i conti con le resistenze a 1,1110. Di contro, il minimo settimanale di 1,0890 fornisce il supporto, ed è seguito da 1,0830 e 1,0770.

C’è ancora spazio per la crescita

Il margine di rialzo del cambio euro dollaro potrebbe essere ancora consistente. L’ultimo fattore di crescita per l’EUR/USD in ordine temporale proviene dalla Cina – la seconda economia più grande del mondo, laddove ha avuto origine COVID-19, che ha pubblicato i dati della bilancia commerciale, migliori del previsto. Sia le esportazioni che le importazioni hanno superato le aspettative e hanno così migliorato l’umore del mercato – pesando sul dollaro in qualità di safe haven.

Diversi approcci alla riapertura dell’economia

Tuttavia, è probabile che le prossime determinati possano giungere direttamente dal vecchio Continente. La Francia, la seconda economia della zona euro, ha prolungato il blocco fino all’11 maggio – cioè, per altre quattro settimane. Ciononostante, il presidente francese Emmanuel Macron ha tracciato i contorni di un piano di riapertura graduale dell’economia basato sulla capacità di testare ogni persona con sintomi.

La Germania, la locomotiva economica del Continente, ha riportato un significativo rallentamento nei casi. L’Italia, epicentro dei casi europei di COVID-19, rimane in isolamento fino al 3 maggio e sembra aver adottato un approccio più prudente.

Gli spagnoli che sono impiegati nella maggior quota dei lavori non essenziali sono in parte tornati al lavoro lunedì con nuovi requisiti di protezione individuale. La quarta economia europea in ordine di grandezza ha visto un netto calo delle infezioni, ma i dati potrebbero essere alterati dalla segnalazione di alcuni gravi problemi durante il fine settimana.

Nel complesso, le quattro maggiori economie dell’area dell’euro stanno vedendo diversi segnali incoraggianti e si stanno muovendo lentamente per tornare alla normalità.

E gli Stati Uniti?

Il leader della più grande economia del mondo ha espresso ottimismo sul ritorno all’attività regolare prima del previsto e ha nominato un Consiglio per la riapertura del Paese composto da sette membri, tra cui sua figlia e suo genero (ma non da funzionari sanitari!). Trump ha anche messo in discussione l’autorità dei governatori di decidere sulle misure di blocco in autonomia.

Effettivamente, i governatori di tre stati del Pacifico e di un gruppo separato di sei Stati della costa orientale hanno formato gruppi per coordinare la riapertura delle scuole e di altre imprese, apparentemente ignorando le indicazioni del presidente. Le infezioni da COVID-19 negli Stati Uniti hanno superato le 580.000 infezioni, e i morti sono oltre 23.000. Un terzo dei nuovi casi di mortalità per coronavirus a livello mondiale si verifica oggi negli USA.

Su entrambe le sponde dell’Atlantico, i funzionari temono che l’allentamento delle restrizioni troppo presto possa portare a una recrudescenza dei casi. A parte la perdita di vite umane e la pressione sugli ospedali, un ritiro potrebbe avere implicazioni economiche devastanti. Chiedere alla cittadinanza di tornare a isolarsi per la seconda volta in pochi mesi potrebbe sferrare un colpo mortale alla fiducia nella ripresa e rallentarla ulteriormente.

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