Anche se i mercati finanziari hanno confermato una discreta volatilità nell’ultima settimana, in realtà il cambio euro dollaro sta terminando la settimana con pochi cambiamenti intorno a quota 1.1840. Il dollaro statunitense si è apprezzato per tutta la prima metà della settimana, in seguito allo slancio innescato dai dati incoraggianti rilasciati il venerdì precedente, e unitamente all’assenza di notizie macroeconomiche rilevanti.

BCE e Coronavirus

L’euro ha avuto il principale sostegno dalle decisioni assunte in sede di Banca centrale europea. Come ampiamente previsto, la BCE ha lasciato invariati i tassi e il PEPP, mentre le prospettive di crescita e di inflazione per quest’anno e per i prossimi hanno subito modeste revisioni. Ciononostante, la Presidente Lagarde ha rilasciato una dichiarazione ottimistica, riferendosi al progresso economico dell’Unione, aggiungendo però che è ancora necessario un ampio grado di “accomodamento”. Lagarde ha altresì minimizzato le preoccupazioni per un euro più forte, alimentando così il rally del cambio EUR/USD verso 1.1917.

Il sentimento di mercato ha poi subito un’altra battuta d’arresto quando AstraZeneca e Oxford hanno dovuto annunciare la sospensione nelle loro sperimentazioni del vaccino contro il coronavirus a causa dei possibili effetti secondari in un volontario. Il vaccino era considerato quello meglio posizionato nella corsa globale alle vaccinazioni, ma non è l’unico a mostrare progressi. Le ultime notizie in merito indicano che il volontario è già stato dimesso dall’ospedale e che le sperimentazioni riprenderanno nei prossimi giorni.

Le mosse della Federal Reserve

Il dollaro è rimasto piuttosto sostenuto in chiusura di settimana, poiché l’inflazione americana di agosto ha sorpreso al rialzo, con una lettura annuale di base che ha raggiunto l’1,7%. Da notare che all’inizio della settimana l’UE ha pubblicato la versione finale del suo PIL del secondo trimestre, che è stato rivisto a -11,8% da -12,1%.

E dopo la BCE, l’attenzione si sta spostando sulla Federal Reserve statunitense. La Banca Centrale Usa terrà una riunione di politica monetaria mercoledì prossimo. Anche se sembra improbabile che Powell sorprenda i mercati, soprattutto dopo aver annunciato un cambiamento nella sua politica monetaria al Jackson Hole Symposium, comunque risulterà interessante cercare di capire quali potrebbero essere le affermazioni della banca. È evidente che mantenendo i tassi vicino allo zero, la banca centrale mira a continuare a sostenere l’economia in questi tempi difficili.

Analisi tecnica EUR/USD

Come detto, la coppia EUR/USD è rimasta praticamente invariata su base settimanale, anche se ha registrato un minimo e un massimo più bassi, il che in qualche modo distorce il rischio per il lato negativo, soprattutto se la coppia rimane incapace di recuperare oltre il 1.1900.

Se i tori riusciranno a rompere il livello di 1,910, allora è possibile che potranno prendere il controllo e spingere il cambio verso la resistenza a 1,2011. Di contro, il minimo settimanale a 1,1752 sta fornendo un supporto chiave, superato il quale si aprirebbero le porte per un test a quota  1,1680.

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