Taper o non taper? È questa la domanda che la Federal Reserve e i mercati si stanno ponendo, e che proprio per tale perplessità hanno finito con il favorire degli evidenti cambiamenti di umore tra gli operatori. Anche i deludenti dati dei Nonfarm Payrolls della settimana scorsa hanno convinto gli investitori che probabilmente la Federa Reserve continuerà a stampare 120 miliardi di dollari al mese ancora per un po’ di tempo, pesando così sul biglietto verde.

D’altra parte, i commenti di Robert Kaplan, il presidente della Fed di Dallas, sulla necessità di ridurre il sostegno, hanno dato una spinta al biglietto verde.

In questo scenario piuttosto contrastato sono arrivati i dati sull’inflazione, con l’indice dei prezzi al consumo principale che è salito al 4,2% annuo, e con il Core CPI che è salito al 3% annuo, entrambi sopra le aspettative. Sembrava aver preso la banca centrale alla sprovvista. Tuttavia, il dollaro è riuscito a capitalizzare pienamente la notizia, poiché l’aumento dell’inflazione è probabilmente legato alla rapida riapertura, un fattore che potrebbe dissiparsi in seguito.

Le vendite al dettaglio degli Stati Uniti hanno mancato le stime rimanendo piatte in aprile, ma questa evoluzione si è verificata in cima a una revisione al rialzo. L’indice del sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso inaspettatamente. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, il dibattito sui prossimi passi della Banca Centrale Europea sta infuriando con maggiore incisività. Alcuni membri vogliono continuare a stampare euro e completare il Pandemic Emergency Purchase Program (PEPP), mentre altri vogliono tagliarlo già a giugno. E questo contrasto interno ha finito con lo scuotere l’euro.

Le richieste di riduzione arrivano infatti in uno scenario di graduale miglioramento delle statistiche europee COVID-19. Dopo lunghe settimane di frustrazione, sembra che le vaccinazioni stiano avendo un effetto positivo, facendo scendere i casi, i ricoveri e le morti.

Per quanto attiene poi il calendario macro, il sentimento economico tedesco ZEW ha raggiunto un nuovo massimo con 84,4 punti, riflettendo l’ottimismo nel vecchio continente. Anche altri dati sono stati positivi.

Le vaccinazioni anti-Covid

Ma l’Europa può mantenere il suo attuale ritmo di vaccinazione? Il vecchio Continente sta gradualmente diventando più dipendente dal vaccino Pfizer/BioNTech, che sembra pagare positivamente i suoi frutti. Più velocemente il vecchio Continente può immunizzare i suoi cittadini, più velocemente può aprirsi.

Intanto, la Spagna è uscita dal suo piano di emergenza, e l’Italia sta dando seguito a una serie di passi in avanti per aprire gradualmente i suoi confini. I Paesi del sud hanno bisogno che il turismo ritorni a tutta velocità per favorire un rimbalzo nell’occupazione, nell’attività economica e infine nell’inflazione che la BCE vuole stimolare, pur in una certa misura.

Il quantitative easing e i dati macroeconomici

In questo ambito, i membri della Banca centrale potrebbero scuotere l’euro con nuovi commenti sul piano di acquisto di obbligazioni. Se c’è una maggioranza che favorisce il tapering, la valuta comune potrebbe avere spazio per salire.

Un aggiornamento sui dati del prodotto interno lordo della zona euro per i primi tre mesi dell’anno confermerà probabilmente la contrazione dello 0,6% su trimestre, inizialmente riportata. Le revisioni tendono ad attenersi alle letture originali. Lo stesso vale per i dati sull’inflazione, che probabilmente mostreranno che l’aumento dei prezzi rimane scarso, sia nei dati dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) che nell’inflazione sottostante. Entrambi si aggirano intorno all’1%, la metà del target della BCE.

Le pubblicazioni più significative arriveranno comunque venerdì, con gli indici preliminari dei responsabili degli acquisti di Markit per maggio. La speranza avrà prevalso o no? Sebbene gli investitori siano preoccupati per gli ostacoli incontrati sulla strada della ripresa americana, è probabile che il cauto ottimismo continui a imperversare in Europa.

In questo contesto, è il settore dei servizi ad essere la chiave. Dopo che il settore – che ha sofferto di più sotto le chiusure – ha superato il livello 50 punti, un altro avanzamento è atteso dagli analisti. La Germania, il Paese economicamente più rilevante dell’eurozona, dovrebbe vedere il suo PMI dei servizi superare questo livello psicologico che separa l’espansione dalla contrazione.

Stati Uniti, tra vaccini e Fed

Gli Stati Uniti raggiungeranno mai l’immunità di gregge? Il rallentamento delle vaccinazioni – a volte attribuito alla sospensione dei vaccini della Johnson & Johnson – ha fatto dubitare gli esperti che il Covid potesse essere sradicato. Tuttavia, il recente aumento delle vaccinazioni e l’approvazione da parte della FDA delle dosi di Pfizer per i ragazzi dai 12 ai 15 anni ha aumentato le speranze di raggiungere più persone in più breve tempo rispetto alle aspettative.

Gli ambiziosi piani di spesa e di tassazione del presidente Joe Biden rimarranno probabilmente in secondo piano per un’altra settimana. Tuttavia, il senatore Joe Manchin, il democratico più conservatore della Camera alta, è la persona chiave da osservare, considerato che è stato in grado di plasmare i precedenti progetti di legge. I mercati acclameranno tasse più basse e più spese per le infrastrutture, mentre cadranno se i piani del presidente saranno sostanzialmente ridotti, come vogliono i repubblicani.

Ciò premesso, il calendario economico inizia con particolare interesse fin da lunedì, con i dati del settore delle costruzioni per aprile. Sia gli avvii dei cantieri che i permessi di costruzione dovrebbero essere rimasti sostenuti il mese scorso.

La pubblicazione principale della settimana è il verbale della riunione della Federal Reserve dall’ultima decisione sui tassi di fine aprile. Allora, la banca ha sottolineato che l’inflazione è transitoria e che l’economia ha una lunga strada da percorrere. Sebbene gli ultimi Nonfarm Payrolls indicano degli ostacoli sulla strada, le preoccupazioni sull’aumento dei prezzi stanno crescendo. Quale messaggio invieranno i verbali?

È essenziale notare che il documento viene aggiornato fino all’ultimo minuto – permettendo ai funzionari di trasmettere un messaggio molto chiaro e contemporaneo ai mercati. Se alcuni membri della Fed esprimessero più preoccupazione per il surriscaldamento, il dollaro potrebbe salire. Tuttavia, se alcuni esprimessero preoccupazioni più profonde sulla ripresa, il biglietto verde potrebbe perdere terreno. Anche le richieste settimanali di disoccupazione e gli indici preliminari dei direttori degli acquisti di Markit sono interessanti, ma l’attenzione rimarrà evidentemente su ciò che pensa la Fed.

Analisi tecnica EUR/USD

Dall’inizio di aprile, l’euro/dollaro è stato scambiato al di sopra di una linea di supporto uptrend e recentemente è rimbalzato di nuovo da questa linea. Si tratta di un segnale rialzista, che conferma come il trend sia complessivamente positivo.

Dunque, sopra i massimi di aprile di 1,2150, il picco di maggio di 1,2180 è una resistenza critica. Più sopra, 1,2240 è stato il livello massimo di febbraio, ed è seguito da 1,2310 e 1,2350. Un primo supporto è a 1,2050, seguito dalla barriera psicologica di 1,20 e poi da 1,1960. Più in basso, il cambio è atteso da 1,1860 e 1,1840.

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