Il cambio euro dollaro ha ridotto i suoi guadagni che avevano fatto seguito alle ottimistiche statistiche PMI preliminari per la Germania, che hanno superato le aspettative degli analisti, indicando una ripresa. Il dollaro sembra tuttavia essere in grado di esercitare ancora una volta il suo chiaro ruolo di safe haven all’interno del mercato valutario, in uno scenario internazionale sempre più in tensione per il coronavirus.

Analisi tecnica

Da un punto di vista tecnico, lo scivolamento post-BCE sembra aver già confermato una rottura a breve termine del supporto di confluenza 1.1070 – 65. Quindi, qualche debolezza successiva, possibilmente verso il test della zona 1.1015, sembra ora una possibilità distinta.

Il supporto menzionato comprendeva una linea di tendenza ascendente che collegava i minimi del periodo 1 ottobre – 29 novembre, la media mobile semplice a 100 giorni e il 50% del livello di Fibonacci 1,0879 – 1,1239.

Sul lato negativo, alcune vendite successive al di sotto della soglia di 1.1015 potrebbero rendere la coppia vulnerabile a sfondare la soglia psicologica chiave 1.10 e dirigersi verso il test del supporto ai minimi mensili di novembre vicino alla soglia di 1.0980.

Analisi fondamentale

La pressione di vendita sulla valuta unica europea ha ripreso il ritmo giovedì scorso dopo una BCE piuttosto poco ispirata, tanto da aver trascinato la coppia EUR/USD ai minimi da sette settimane a questa parte. Non essendo riuscita a capitalizzare il suo primo passo oltre la soglia di 1,1100, la coppia ha subito una forte pressione di vendita dopo che il presidente della BCE Christine Lagarde, nella conferenza stampa post-riunione, ha dichiarato che i rischi per la crescita nell’Eurozona sono rimasti al ribasso. Questo, insieme al fatto che Lagarde non ha riconosciuto una certa stabilizzazione nei recenti dati economici, deludendo anche i trader rialzisti, ha pesato sulla moneta comune.

In precedenza, la BCE ha lasciato invariati i tassi di politica monetaria e la guideline. La BCE ha ribadito che i tassi rimarranno ai livelli attuali o inferiori fino a quando le prospettive di inflazione non convergeranno solidamente con l’obiettivo della banca di un tasso vicino, ma inferiore al 2%. La BCE ha inoltre avviato la revisione della sua strategia di politica monetaria, cercando di ridefinire il suo obiettivo principale, gli strumenti appropriati e l’approccio di comunicazione. Dato che la revisione sarebbe stata un esercizio lungo, l’annuncio ha fatto ben poco per sostenere o allentare la pressione ribassista che circonda il maggiore.

A parte questo, l’ansia per l’epidemia di coronavirus in Cina ha continuato a sostenere la domanda di rifugio sicuro del dollaro USA contro la controparte europea e ha contribuito allo slittamento intraday della coppia al livello più basso dal 2 dicembre. La coppia è scesa a un basso livello intraday di 1,1036, ma è riuscita a stabilizzarsi intorno ai 20 pips dai minimi. Il tentativo di rimbalzo non ha avuto un forte seguito e la coppia è rimasta depressa durante la sessione asiatica di venerdì scorso.  

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