Il cambio EUR/USD ha perso forza dopo aver recuperato la metà di 1,0900 all’inizio della giornata. Con il biglietto verde che mantiene la sua posizione contro i rivali in uno scenario di aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense, la coppia sembra essersi stabilizzata vicino a 1,0900. Gli investitori terranno d’occhio il prossimo Fedspeak in programma per saperne di più sull’evoluzione della politica monetaria a stelle e strisce.

Evidenziamo dunque come il cambio EUR/USD sta affrontando una forte resistenza a 1.0940. Nel caso in cui questo livello si trasformi in supporto, si potrebbe assistere a ulteriori guadagni di recupero verso 1,0980 e 1,1000 (livello psicologico). Al ribasso, 1,0860 (livello statico) si allinea come supporto iniziale davanti a 1,0835 (minimo dell’8 aprile) e 1,0800 (livello psicologico).

Dal punto di vista fondamentale, EUR/USD si è ritirato modestamente dopo aver iniziato la nuova settimana con un notevole gap rialzista. In vista dell’attesissima riunione politica della Banca centrale europea (BCE) di giovedì, tuttavia, gli investitori potrebbero prepararsi a una sorpresa hawkish e aiutare l’euro a mantenere il suo terreno contro il biglietto verde.

Bloomberg ha riportato venerdì che la BCE stava creando uno strumento di emergenza per affrontare un potenziale salto nei rendimenti delle obbligazioni delle economie più deboli della zona euro. La valuta condivisa non ha mostrato alcuna reazione immediata a questo titolo e ha finito per perdere l’1,6% contro il dollaro la scorsa settimana.

Tuttavia, i mercati monetari dell’eurozona stanno attualmente prezzando circa 70 punti base (bps) di rialzi dei tassi della BCE entro dicembre, rispetto ai 65 bps di venerdì, secondo Reuters, e EUR/USD rimane a galla in territorio positivo.

La BCE, ancora una volta, sta affrontando un difficile atto di bilanciamento. Anche se alcuni politici hanno sostenuto che sarebbe importante non reagire in modo eccessivo all’impennata dell’inflazione, i verbali della riunione di marzo hanno mostrato che un gran numero di membri ha visto la necessità di una più rapida normalizzazione della politica.

Nel frattempo, Emmanuel Macron ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali francesi con il 27,6% dei voti, contro il 23,4% di Marine Le Pen. I due candidati si affronteranno di nuovo al secondo turno tra due settimane. I primi sondaggi Ipsos e Opinionway mostrano che Macron dovrebbe vincere la presidenza con il 54% dei voti e l’euro potrebbe trovare domanda nel caso in cui il divario continui ad aumentare e viceversa.

D’altra parte, il dollaro rimane resiliente contro i suoi colleghi sulla base di un aumento del 2% del rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni di riferimento e limita il rialzo di EUR/USD per il momento. Oggi non ci saranno rilasci di dati ad alto impatto e un cambiamento positivo nel sentimento del rischio potrebbe fornire una spinta alla coppia.

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