Il cambio euro dollaro sta scambiando ai minimi da novembre 2020 intorno a 1,1670, in un contesto in cui gli investitori guardano con interesse alle maggiori probabilità di tapering USA e alla diffusione della variante Delta del coronavirus.

In settimana la Federal Reserve ha pubblicato il verbale della sua ultima riunione del FOMC, che ha mostrato come i policy maker siano pronti a discutere i tempi del tapering nella prossima riunione. Questa volta, tuttavia, gli spunti suggeriscono come il recupero del sostegno monetario sarà più veloce di quanto previsto in precedenza. La maggior parte dei partecipanti ha infatti evidenziato che, a condizione che l’economia si evolva ampiamente come hanno previsto, potrebbe essere appropriato iniziare a ridurre il ritmo degli acquisti di attività quest’anno. Evidentemente, gli stessi membri del FOMC hanno sottolineato che la riduzione delle agevolazioni finanziarie non significano un immediato aumento dei tassi, e che il mercato del lavoro non ha raggiunto il sostanziale progresso che era richiesto per il rialzo.

Allo stesso tempo, le preoccupazioni legate alla variante Covid-19 Delta hanno minato la fiducia degli investitori. Gli Stati Uniti hanno riportato oltre 154 mila nuovi casi nelle ultime 24 ore e 967 morti. A questo punto, più del 98% dei residenti statunitensi vive in una zona con un rischio “alto” o “sostanziale” di trasmissione comunitaria del coronavirus, mentre circa il 56% della popolazione statunitense è completamente vaccinata contro il Covid. I timori che la nuova ondata di coronavirus possa ritardare ulteriormente la ripresa economica hanno alimentato il calo delle scorte a vantaggio del biglietto verde.

Nel frattempo, i dati statunitensi riflettono il rallentamento della ripresa. Le vendite al dettaglio sono scese dell’1,1% mensile a luglio, mentre gli indici manifatturieri regionali sono stati inferiori alle aspettative. La notizia più incoraggiante è arrivata dal settore dell’occupazione, dato che le richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 13 agosto sono scese a 348 mila unità, battendo le aspettative del mercato. D’altra parte, l’UE ha confermato il prodotto interno lordo al 2% nel secondo trimestre dell’anno e l’inflazione annuale al 2,2% a luglio.

La prossima settimana inizierà con le stime preliminari di agosto del Markit PMI per l’UE e gli Stati Uniti, che probabilmente rifletteranno il sentimento ribassista del governo. La Germania rilascerà la sua stima del PIL del Q2, prevista all’1,5%, l’IFO Business Climate e la GFK Consumer Confidence, mentre gli Stati Uniti rilasceranno gli ordini di beni durevoli di luglio, che dovrebbero essersi contratti dello 0,4%.

L’evento principale della settimana sarà comunque l’atteso simposio di Jackson Hole che inizierà giovedì. L’incontro annuale, destinato a discutere importanti questioni economiche che riguardano le economie di tutto il mondo, di solito vede la presenza di più capi di banche centrali e i partecipanti al mercato seguono l’evento nella speranza di ottenere nuovi indizi sul futuro delle politiche economiche. Il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey e il presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde non parteciperanno alla conferenza quest’anno a causa delle restrizioni del coronavirus. Il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell parlerà venerdì, e l’attenzione del mercato si concentrerà su questo evento specifico.

Analisi tecnica EUR/USD

Il cambio EUR/USD consolida le perdite, concludendo la settimana una manciata di pip sopra il suo minimo annuale. Il quadro tecnico a lungo termine è ribassista, con un target ribassista immediato a 1,1602, il minimo di novembre 2020. Il cambio potrebbe avvicinarsi al livello 1.1500 nei prossimi giorni, soprattutto se finisce un giorno sotto la zona di prezzo menzionata 1.1560. Verso l’alto, la resistenza si trova a 1,1735 e 1,1790, con l’approccio a quest’ultimo che probabilmente attirerà l’interesse alla vendita.

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