Il cambio euro dollaro ha perso un po’ di terreno la scorsa settimana, scambiando continuativamente nella zona di prezzo 1,1700.  Il dollaro americano ha peraltro goduto di una buona pressione della domanda durante una fase piuttosto incerta e deludente di mercato, quando – ad inizio settimana – sono stati diffusi i dati che indicavano che una delle più grandi società immobiliari cinesi, Evergrande, era a rischio di default. Il che avrebbe potuto portare a un’interruzione del sistema finanziario del paese. Con il passare della settimana, il sentimento del mercato è migliorato quando le notizie hanno indicato che la società potrebbe essere divisa in tre, mentre un’unità della società in difficoltà si è impegnata a fare un pagamento di interessi puntuale.

La Cina continua a influenzare il Forex

Venerdì, l’umore del mercato ha quindi preso una nuova svolta negativa dopo le voci che le autorità cinesi stanno chiedendo ai governi locali di prepararsi per la potenziale caduta di Evergrande Group, segnalando una riluttanza a salvare la società. Il dollaro ha ritrovato la domanda, anche se è rimasto sotto il suo massimo settimanale di 1,1683 contro la valuta condivisa.  Le preoccupazioni per il dissesto finanziario in Cina, che si riversa su un’economia globalmente indebolita, manterranno probabilmente gli investitori in una modalità cauta nei giorni a venire.

In altre notizie, la People´s Bank of China ha vietato il trading di criptovalute e i servizi correlati, etichettandoli come “illegali”. La notizia ha avuto un impatto limitato sui mercati finanziari, ma sicuramente esacerberà il tono cauto.

Il ruolo della Fed

La Federal Reserve degli Stati Uniti ha intanto tenuto una riunione di politica monetaria e ha annunciato che il progresso economico negli Stati Uniti dà alla banca centrale la possibilità di recuperare parte del suo massiccio sostegno finanziario. In altre parole, prosegue il Comitato, se il progresso dovesse proseguire come ampiamente come previsto, il FOMC giudicherà che una moderazione nel ritmo degli acquisti di asset potrebbe presto essere giustificata.

I policy maker statunitensi hanno lasciato la loro attuale politica monetaria invariata e hanno chiarito che la riduzione del suo massiccio programma di stimolo non implicherebbe un successivo aumento dei tassi. Su quest’ultimo punto, il dot plot ha mostrato maggiori possibilità di un rialzo nel 2022. L’annuncio è stato più falco del previsto, con il biglietto verde che avanza insieme a Wall Street. Nel frattempo, i rendimenti del Tesoro USA sono saliti ai massimi da luglio.

Tra le altre cose, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato che è stato raggiunto l’obiettivo della Fed sull’inflazione, mentre “molti” membri del FOMC credono di aver raggiunto anche l’obiettivo dell’occupazione.

Dall’altra parte dello stagno, ci sono state notizie che indicano che i politici della BCE vedono il rischio di un’inflazione superiore alle proiezioni, il che rafforza il caso del tapering nell’UE, nonostante la posizione cauta di Lagarde & Co.

L’evoluzione dei dati macro

Nel frattempo, i dati macroeconomici rilasciati in questi giorni hanno appesantito un già deludente sentiment del mercato. I prezzi alla produzione tedeschi sono aumentati del 12,% a/a in agosto, indicando una crescente pressione inflazionistica. Inoltre, l’indice IFO Business Climate di settembre è sceso a 98,8 da 99,4, mancando le aspettative di 100,4.

Markit ha pubblicato le stime preliminari dei suoi PMI di settembre. Le cifre tedesche e dell’UE sono rimaste in territorio di espansione, ma hanno subito una forte contrazione rispetto alle letture di agosto, mancando anche le aspettative del mercato. Una situazione simile si è verificata negli Stati Uniti, con l’indice manifatturiero sceso a 60,5 e quello dei servizi a 54,4.

La prossima settimana porterà negli Stati Uniti gli ordini di beni durevoli di agosto, previsti in aumento dello 0,6% dopo un calo dello 0,1% nel mese precedente, e la fiducia dei consumatori della CB. Il Paese pubblicherà anche la versione finale del Prodotto Interno Lordo del terzo trimestre, che dovrebbe essere confermato al 6,6% QoQ.  Infine, il paese rilascerà i PMI ufficiali di settembre dei servizi e della manifattura ISM.

L’UE e la Germania pubblicheranno le stime preliminari dell’inflazione di settembre, mentre l’Unione svelerà l’Economic Sentiment Indicator per lo stesso mese. Inoltre, la Germania rilascerà anche le vendite al dettaglio di agosto.

Analisi tecnica EUR/USD

Il cambio EUR/USD è in calo per la terza settimana consecutiva e si sta avvicinando al minimo annuale a 1,1663. Il rischio è sbilanciato verso il basso, dato che la coppia si sviluppa al di sotto di tutte le sue medie mobili, che mantengono le loro pendenze ribassiste, mentre gli indicatori tecnici hanno ripreso i loro declini ben in territorio negativo.

Ad ora il supporto principale è il minimo annuale già ricordato, a 1,1663, con una rottura sotto il livello che espone a un test a 1,1600. Al di sotto di quest’ultimo, il prossimo livello rilevante da osservare è 1,1520. Il livello di resistenza primario è 1,1755.

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