Il cambio EUR/USD ha chiuso il mese di settembre su livelli minimi da oltre un anno a questa parte, intorno alla soglia di 1,1600. La coppia ha consolidato le perdite venerdì scorso, per terminare la settimana di trading ai livelli visti l’ultima volta nel luglio 2020. La domanda per il biglietto verde è proseguita sostenuta tutta la settimana, esacerbata dai commenti del capo della Federal Reserve statunitense Jerome Powell.

Ma come investire sul cambio EUR/USD in vista della nuova settimana?

Inflazione in crescita

Ancora una volta, il mercato ha prestato grande attenzione all’inflazione e, non a causo, gli investitori si sono concentrati sui titoli legati alla crescita, in un contesto in cui si cerca di tornare a una qualche forma di vita “normale”. Purtroppo, però, risulta sempre più evidente che il mondo non sia attrezzato a sostenere questo ritmo di ripresa: i colli di bottiglia e i problemi della catena di approvvigionamento sono sempre più diffusi, lasciando intendere che probabilmente la macchina è troppo grande per essere riavviata semplicemente premendo un paio di pulsanti. La carenza di carburante nel Regno Unito ne è un esempio.

Peraltro, il problema non è certo esclusivo del Regno Unito. Il numero uno della Fed, Powell,ha reso noto come i problemi della catena di approvvigionamento potrebbero portare a un intervallo più lungo di inflazione più alta, definendo quest’ultima “frustrante” e puntando fino al 2022 per il suo trend di sviluppo.

Banche centrali, la BCE fa per conto suo

Intanto, dall’altra parte dell’Atlantico, il presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha fornito un messaggio simile, dichiarando, testualmente, che “siamo tornati dall’orlo del baratro, ma non completamente fuori dai guai“, e aggiungendo che le interruzioni della catena di approvvigionamento stanno accelerando in alcuni settori, mentre l’aumento dei prezzi dell’energia è qualcosa da tenere d’occhio.

L’interesse speculativo si è affrettato a prezzare una politica monetaria più rigida negli Stati Uniti, con il risultato che Wall Street è scesa bruscamente su base settimanale e gli investitori si sono precipitati nelle valute di rifugio sicuro. Vale la pena menzionare che la Lagarde della BCE ha preso le distanze dagli altri banchieri centrali, in quanto ha notato che l’ultima svolta negli acquisti di obbligazioni è solo “ricalibrazione” e che manterranno la loro politica accomodante per tutto il tempo necessario.

Il calendario macroeconomico

Il calendario macroeconomico è stato piuttosto povero di contenuti negli ultimi giorni, con l’attenzione che si è spostata rapidamente sul report dei salari non agricoli degli Stati Uniti, in previsione per la prossima settimana. Il numero uno della Fed ha dichiarato più volte che la banca centrale ha raggiunto la soglia di inflazione per innescare il tapering, notando che basterà un solo buon rapporto sull’occupazione per accettare lo stesso per la soglia di occupazione.

Prima dell’evento, però, i dati sull’occupazione provenienti dal Paese non sono certo riusciti a impressionare gli analisti, con le richieste iniziali di lavoro salite a 362K nella settimana conclusa il 24 settembre. Inoltre, la sotto-componente occupazionale dell’ISM Manufacturing PMI di settembre è stata data a 50.2 punti, peggio dei 50.9 punti previsti anche se il dato è migliore del precedente 49.

Tuttavia, gli ordini di beni durevoli sono aumentati più del previsto in agosto, con un incremento dell’1,8%, mentre il prodotto interno lordo del Q2 è stato confermato al 6,7% su base trimestrale, meglio delle stime precedenti. D’altra parte, la fiducia dei consumatori CB si è contratta a 109,3 in settembre da 115,2 nel mese precedente, mentre l’ISM Manufacturing PMI ha battuto le aspettative a 61,1 in settembre.

Il sondaggio tedesco GFK sulla fiducia dei consumatori è poi migliorato da -1,1 a 0,3 in ottobre, mentre la stima preliminare dell’indice dei prezzi al consumo di settembre è stata pari al 4,1% su base annua. Infine, le vendite al dettaglio di agosto sono aumentate di un modesto 1,1%, mancando le aspettative del mercato.

L’inflazione nell’Eurozona è salita al 3,4% a/a a settembre, secondo le stime preliminari, mentre l’Economic Sentiment Indicator di settembre è migliorato a 117,8 da 117,6.

Gli Stati Uniti rilasceranno la prossima settimana l’ISM Services PMI ufficiale di settembre, previsto a 61,3 punti, anche se il focus sarà sull’occupazione. Il sondaggio ADP dovrebbe mostrare che il settore privato ha aggiunto 475K nuovi posti di lavoro a settembre, meglio del precedente 374K. Gli analisti di mercato anticipano che il paese ha creato un totale di 500K nuovi posti di lavoro nel mese, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe essersi contratto al 5.1%.

Analisi tecnica EUR/USD

Il cambio EUR/USD è rimbalzato leggermente dal minimo del 2021 di 1,1562, mantenendo la sua posizione tecnica negativa dopo aver chiuso in rosso la quarta settimana consecutiva. Il quadro a lungo termine mostra che la coppia si trova in un punto di inflessione, scambiando in una rilevante area di supporto statico.

Ciò premesso, il rimbalzo del cambio potrebbe portarlo sopra 1,1640 verso l’area di 1,1700, dove l’interesse di vendita probabilmente riapparirà, generando nuove pressioni al ribasso. Una rottura al di sotto del minimo dell’anno espone la zona di prezzo 1,1460/70.

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