Le azioni del Gruppo Adani hanno subito una flessione significativa dopo la pubblicazione di un’inchiesta esclusiva del Wall Street Journal, secondo cui il colosso industriale indiano sarebbe finito nel mirino delle autorità statunitensi per una possibile violazione delle sanzioni imposte all’Iran.
L’indagine, ancora in fase preliminare, si concentra su presunte importazioni di gas di petrolio liquefatto (GPL) di origine iraniana attraverso il porto di Mundra, di proprietà del gruppo, situato nello Stato indiano del Gujarat.
Indice
Indagini in corso da parte dei procuratori americani
Secondo le fonti citate dal quotidiano finanziario americano, l’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti a Brooklyn starebbe analizzando i movimenti di alcune petroliere legate ad Adani, sospettate di aver trasportato GPL iraniano in violazione delle sanzioni internazionali.
Alcune di queste navi, in rotta tra il Golfo Persico e l’India, avrebbero manipolato i sistemi di tracciamento automatico (AIS), un comportamento che gli esperti del settore marittimo associano tipicamente a tentativi di elusione delle normative internazionali.
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La risposta di Adani: “Nessuna attività illecita”
In un comunicato ufficiale, il Gruppo Adani ha respinto con decisione ogni accusa:
“Respingiamo categoricamente qualsiasi coinvolgimento in attività volte ad aggirare le sanzioni internazionali o a commerciare GPL proveniente dall’Iran”, ha dichiarato un portavoce. “Inoltre, non siamo stati informati di alcuna indagine ufficiale da parte delle autorità statunitensi”.
Il mercato ha reagito con immediatezza alle notizie diffuse dal WSJ:
- Adani Enterprises, la principale controllata del gruppo, ha registrato una perdita dell’1,1% sulla Borsa di Mumbai
- Adani Ports, direttamente interessata dalle accuse, è calata dell’1,4%
- Adani Total Gas, Adani Power, Adani Green Energy e Adani Energy Solutions hanno segnato ribassi compresi tra lo 0,6% e l’1,6%
L’inchiesta statunitense arriva in un momento già delicato per il conglomerato indiano, che sta cercando di riconquistare la fiducia degli investitori dopo i contraccolpi subiti in seguito al rapporto accusatorio di Hindenburg Research nel 2023, che aveva sollevato gravi dubbi sulla trasparenza contabile del gruppo.
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Pressioni geopolitiche e sanzioni USA
L’attuale amministrazione americana, seppur meno rigida su alcune normative interne rispetto al passato, ha adottato una linea durissima nei confronti dei rapporti commerciali con Teheran. Un messaggio chiaro era già arrivato dall’ex presidente Donald Trump, che aveva ribadito pubblicamente:
“Chiunque acquisti anche una sola goccia di petrolio o derivati petrolchimici iraniani sarà immediatamente soggetto a sanzioni secondarie e non potrà intrattenere rapporti con gli Stati Uniti”.
Andamento annuale: luci e ombre nei titoli Adani
Nonostante le recenti turbolenze, alcune società del gruppo avevano mostrato segni di ripresa nei mesi precedenti:
- Adani Ports ha guidato la crescita interna nel 2025 con un +16%
- All’opposto, Adani Total Gas ha perso terreno, chiudendo in rosso con un -11%.
Il caso rappresenta una nuova grana per il Gruppo Adani, già sotto osservazione per trasparenza e governance. Se l’inchiesta dovesse confermare violazioni delle sanzioni internazionali, le conseguenze potrebbero essere gravi non solo sul fronte reputazionale, ma anche a livello operativo e legale, sia in India che sul piano globale.
Restano da chiarire i dettagli delle presunte spedizioni di GPL e le eventuali responsabilità dirette del conglomerato, che nel frattempo si dice estraneo ai fatti.
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