L’apertura di Borsa è stata positiva per quasi tutti i listini continentali, con le Borse europee in rialzo in un contesto in cui i rendimenti dei Treasuries americani si mantengono nelle prossimità dei massimi dell’ultimo anno, sopra quota 1,6%,e in una settimana che è caratterizzata dalle riunioni di alcune delle principali banche centrali del mondo.
Tra i vari meeting degli istituti monetari uno su tutti sembra prevalere di attenzione: è quello della Federal Reserve, che è chiamata a preservare il sostegno ai mercati, unitamente al riconoscimento della crescita dei tassi e delle prospettive di inflazione.
Ciò premesso, i listini europei – lo ricordiamo ancora una volta – sono generalmente positivi, con Milano che sale dello 0,94%, Londra dello 0,42%, Francoforte dello 0,31% e Parigi dello 0,44%.
Per quanto concerne i singoli titoli, in Borsa Italiana registriamo il calo delle quotazioni di Astaldi, dopo che è stato reso noto il cambio con Webuild e le procedure di integrazione che seguiranno.
Per quanto riguarda invece gli altri “parametri” che ci permettono di comprendere come si sta evolvendo la mattinata, rileviamo come lo spread tra Btp decennali e gli equivalenti Bund tedeschi stia viaggiando intorno ai 93 punti, con rendimento del decennale tricolore allo 0,61%. Record, invece, per il debito pubblico, a gennaio cresciuto a 2.603 miliardi di euro.
Sul fronte valutario apertura in calo per l’euro sopra quota 1,19 dollari, con il biglietto verde che ha beneficiato dal nuovo rialzo dei rendimenti dei Treasury, guadagnando di fatti terreno anche nei confronti dello yen.
Tra le materie prime, salgono i prezzi del petrolio, con il Brent verso quota 70 dollari al barile sulla scia dei dati di ripresa economica della Cina, aumentando così le prospettive della domanda di energia nel più grande importatore di petrolio del mondo. Le quotazioni del Wti si aggirano invece sui 66 dollari al barile.
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