Se le analisi di Arthur Hayes dovessero rivelarsi corrette, HyperLiquid (HYPER) potrebbe trasformarsi in uno degli asset più redditizi dell’anno, con un potenziale aumento di 126x.

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HyperLiquid supera Solana ed Ethereum in entrate

In meno di un anno, HyperLiquid ha conquistato quasi il 10% del volume dei perpetual futures su BTC ed ETH, posizionandosi come uno dei player dominanti tra i DEX e sfidando persino le piattaforme centralizzate (CEX). Nel solo ultimo semestre, il protocollo ha generato 409 milioni di dollari in commissioni, pari al 23% in più di Ethereum e al 75% in più di Solana. Nonostante questa crescita esplosiva, il token HYPE ha ancora una capitalizzazione relativamente bassa di 14,6 miliardi di dollari rispetto a ETH e  SOL.

A differenza di molti progetti crypto, HyperLiquid è nato senza il coinvolgimento di venture capital, quindi la distribuzione dei token risulta molto più equa. Al lancio, il 31% della supply è stato distribuito agli utenti iniziali, creando stakeholder diretti tra i trader e riducendo la pressione di vendita tipica degli sblocchi dei fondi di venture capital. 

Oggi, quel 31% distribuito al genesis, inizialmente valutato 1,2 miliardi di dollari, ha raggiunto un valore di 4,7 miliardi di dollari. A ciò si aggiunge una riserva del 6% per le operazioni di fondazione e l’introduzione di un Assistance Fund, che utilizza le commissioni generate per ricomprare HYPE sul mercato, riducendo la liquidità circolante e favorendo la price discovery.

Un DEX con prestazioni da CEX

Il prodotto di HyperLiquid è un order book decentralizzato on-chain ad alte prestazioni, che offre sia trading spot che perpetuals. Grazie ad una validazione dei blocchi al di sotto del secondo e commissioni molto basse, la piattaforma replica l’esperienza di un exchange centralizzato, garantendo al tempo stesso la trasparenza tipica della DeFi e la custodia autonoma dei fondi. Attualmente, l’attività di trading ha raggiunto volumi giornalieri compresi tra 10 e 20 miliardi di dollari, con un open interest totale di 13 miliardi di dollari, pari al 9-11% del mercato globale dei perpetual su BTC ed ETH.

Solo negli ultimi 30 giorni, HyperLiquid ha incassato 107 milioni di dollari in commissioni, superando Ethereum (67 milioni) e Solana (40 milioni). La particolarità è che quasi tutte le entrate vengono reinvestite in buyback di HYPE, e solo a luglio 92,2 milioni di dollari di commissioni hanno generato 90,2 milioni di dollari di riacquisti di token. Questo crea un modello unico di “buyback yield” che premia direttamente i possessori del token, un approccio differente rispetto alle aziende tradizionali in cui i ricavi restano nelle casse societarie.

Espansione dell’ecosistema HyperLiquid

La crescita di HyperLiquid non si ferma al trading perpetual e spot, in quanto il progetto offre anche il trading di asset in pre-market ed ha sviluppato una propria blockchain Layer1 con strumenti complementari. Tra questi spicca HyperEVM, che consente agli sviluppatori di costruire applicazioni direttamente sopra la profonda liquidità dei suoi order book, senza dover creare exchange separati. L’integrazione con wallet diffusi come Phantom, Rabby e Rainbow, e con protocolli come Hyperlend e Unit Protocol, rafforza l’effetto rete e amplia l’adozione. 

Annualizzato, HyperLiquid ha già gestito 1,95 trilioni di dollari di volume, superando tutti i suoi rivali decentralizzati messi insieme. Inoltre, i suoi open interest su BTC ed ETH rappresentano il 32% di quelli del CME e il 7,6% del totale combinato tra exchange crypto-native e CME.

$Wepe: il nuovo fenomeno cripto da seguire

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Un altro token che sta facendo discutere molto di sé è Wall Street Pepe ($WEPE), una meme coin che è tornata sotto i riflettori grazie al passaggio alla Solana blockchain. 

Nato originariamente su Ethereum, il progetto ha recentemente scelto di estendere le proprie radici anche su Solana, sfruttandone i punti di forza, come scalabilità, velocità di esecuzione e costi di transazione estremamente ridotti. Questo passaggio segna l’evoluzione di $WEPE in un progetto multi-chain, capace di rivolgersi sia agli amanti delle meme coin che a utenti più esperti di finanza decentralizzata.

A distinguerlo da altre meme coin simili è il suo modello deflazionistico, che prevede la combustione automatica di una percentuale delle transazioni, proprio come avviene per $HYPE. Tale meccanismo riduce progressivamente la fornitura circolante, aumentando la scarsità e favorendo la crescita del valore per chi detiene il token sul lungo periodo. Un altro punto di forza è la governance interamente decentralizzata, gli holder di $WEPE hanno la possibilità di decidere attivamente su aspetti cruciali come aggiornamenti del protocollo, campagne di marketing, partnership strategiche e gestione del treasury.

Non sorprende quindi che la prevendita in corso, fissata a 0,001 dollari per token, abbia già raccolto oltre 2 milioni di dollari, confermando il forte interesse degli investitori e la solidità della narrativa che accompagna il progetto.

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