IPO è l’acronimo inglese di Initial Public Offering, traducibile in italiano con Offerta pubblica iniziale. Essa consiste in un’offerta destinata al pubblico per l’acquisto dei titoli azionari di una società che ha l’intenzione di quotarsi in borsa.

Come funziona un’IPO e cosa determina il suo prezzo? Quali vantaggi ha una società nel quotarsi in borsa? Ma soprattutto che benefici possono ottenere i trader?

IPO: quali tipologie?

L’IPO può delle tipologie diverse a seconda del fatto se la società è gia quotata in borsa o meno. Le tipologie sono tre, che andremo ad elencare di seguito.

  1. OPS: offerta pubblica di sottoscrizione. Consiste nella vendita di azioni del tutto nuove emesse da una società che sta per quotarsi in borsa.
  2. OPV: offerta pubblica di vendita. Essa avviene quando una società vende azioni non nuove, ma già possedute dagli azionisti.
  3. OPVS: offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione. Questa tipologia è un misto delle due sopraelencate.

La sostanziale differenza fra le prime due modalità consiste nell’incasso. Nell’OPS esso entra nelle casse della società essendo quest’ultima a cedere la propria quota. Nel caso dell’OPV, invece, l’incasso andrebbe direttamente ai precedenti possessori delle azioni.

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IPO: cosa determina il prezzo?

Calcolare il prezzo dell’IPO è un’operazione finanziaria piuttosto complessa. Esso viene misurato grazie a un processo oggettivo e ben delineato, sostanzialmente viene determinato dal mercato. Esistono principalmente tre metodi utili per determinare il prezzo del titolo azionario che si appresta a quotarsi sul mercato.

  1. Book building
  2. Asta
  3. offerta a prezzo fisso

In Italia la prima tipologia è quella più diffusa. Questo metodo genera la forchetta di prezzo del nuovo titolo azionario che viene calcolata in base alla domanda degli investitori istituzionali. Il global coordinator gestisce questa fase e ha l’onere di dover raccogliere tutti gli ordini di acquisto di questa categoria di investitori.

Anche il calcolo della forchetta di prezzo dell’IPO è un’operazione finanziaria non semplice. Per determinarla esistono tre diversi metodi:

  1. Metodo reddituale. Esso è quello più popolare e calcola i futuri flussi di cassa della società che si sta per quotare in borsa.
  2. Metodo dei multipli di mercato. Consiste nel mettere a confronto i multipli della società pronta alla quotazione con quelle dello stesso settore che hanno già effettuato la quotazione sul mercato.
  3. Metodo patrimoniale. Questo metodo viene utilizzato quando è difficile valutare la società che desidera quotarsi.

Quest’ultima fase a volte può portare al fallimento della quotazione in borsa. Infatti se la forchetta di prezzo è troppo alta rispetto al valore della società gli investitori non saranno attratti dall’offerta e non parteciperanno all’IPO. In caso di successo invece si passerà all’esame del book building e verrà stabilito il prezzo finale del titolo azionario.

Molto spesso il prezzo finale viene stabilito al termine dell’IPO.

IPO: perché una società si quota?

Una società decide di quotarsi in borsa principalmente per ragioni economiche. Infatti grazie alla cessione di una quota, essa potrà ottenere nuova liquidità da poter investire e successivamente permettere alla società di crescere. Inoltre il vantaggio arriva anche per quanto riguarda l’indebitamento societario.

Un istituto bancario presterà infatti denaro più agevolmente a una società quotata, in quanto quest’ultima vanta maggiori garanzie. Quotarsi significa anche aprire le porte a nuovi investitori, tra cui possibili nuovi soci istituzionali, e quindi a nuovi capitali.

Infine c’è anche un discorso di marketing. Una società quotata in borsa ha infatti certamente più visibilità rispetto a un’azienda che non ha effettuato la quotazione.

IPO: perché gli investitori sono interessati?

Un investitore può essere interessato all’IPO di una nuova società perché può essere essenzialmente un’opportunità di guadagno. Se un risparmiatore crede che una società che si sta per quotare in borsa dovesse avere buoni margini di crescita potrebbe essere interessato all’acquisto. Nel caso in cui questa previsione risultasse vera l’investitore avrebbe in futuro azioni di maggior valore rispetto al prezzo dell’IPO.

Oltre per gli investitori cassettisti, che credono nell’investimento a lungo termine, l’IPO può essere terreno fertile anche per gli speculatori. Attraverso la tecnica del flipping un investitore potrebbe acquistare le azioni al giorno d’esordio in borsa per poi rivenderle nei giorni successivi qualora il prezzo dovesse crescere.

Trading sulle IPO

Trading sulle IPO con IG
Trading sulle IPO con IG

Con il broker IG puoi fare trading sulle IPO. Con un conto di trading su uno dei migliori broker in circolazione puoi investire prima o dopo l’IPO di una società.

Infatti con IG puoi accedere al grey market e fare trading sulla capitalizzazione di mercato di una società prima della quotazione in borsa.

In questo caso hai due opzioni:

  • Buy se pensi che la capitalizzazione di mercato possa salire;
  • Sell se pensi che invece essa possa scendere.

Dopo l’IPO puoi investire sulle azioni della nuova società quotata in borsa investendo nel mercato azionario con i CFD o le barrier option.

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