Nella “puntata” precedente abbiamo lungamente parlato di media mobile semplice, discutendone vantaggi e svantaggi.

Ebbene, appare chiaro come l’aspetto più criticato delle medie mobili semplici sia il cosiddetto “effetto drop-off“. Ovvero, nel caso in cui il prezzo più recente mostri pochi cambiamenti, mentre il primo prezzo – in “abbandono” – mostri una variazione significativa, la media mobile potrà essere influenzata da questo “scartamento” dei dati più vecchi con sostituzione dei nuovi. Se dunque un grande cambiamento si verifica nella media mobile a causa della cancellazione dei primi dati, tale condizione potrebbe ingenerare un falso segnale di trading.

Ad ogni modo, nonostante i primissimi dati della serie non siano necessariamente rilevanti per determinare il movimento dei prezzi rispetto ai prezzi più recenti, gli stessi possono comunque fornire delle informazioni di un certo valore che sarebbe opportuno evitare di ignorare. La media mobile, invece, ignora completamente i dati precedenti, che rimangono al di fuori della lunghezza della propria analisi. E proprio per poter mantenere queste informazioni meno recenti nel calcolo della media mobile, gli analisti tecnici spesso calcolano e utilizzano la cosiddetta media mobile esponenziale (EMA). Ma di che si tratta?

Cos’è la media mobile esponenziale

Quando si calcola una media mobile semplice per un certo numero di giorni, a ogni giorno viene data uguale importanza e “peso” uguale. Il che significa che i dati di ogni giorno avranno un impatto uguale sul valore della media mobile semplice. Di contro, una media mobile esponenziale fornisce pesi diversi a seconda del tempo di disponibilità dei dati, con i dati più recenti che avranno una maggiore rilevanza (maggiore peso) rispetto ai primi, che avranno minore peso.

Come si calcola una media mobile esponenziale

Cerchiamo di fornire un pratico esempio di calcolo della media mobile esponenziale. Prendendo i dati di cui sotto, relativi agli ultimi 10 giorni, abbiamo stimato che una media mobile semplice abbia un valore di 0,8921.

Prezzo di chiusura giorno di negoziazione:

  • 1 – 0,87777
  • 2 – 0,88196
  • 3 – 0,89143
  • 4 – 0,89649
  • 5 – 0,90522
  • 6 – 0,89942
  • 7 – 0,88975
  • 8 – 0.88993
  • 9 – 0.89257
  • 10 – 0,89665

La media mobile semplice è infatti pari a 0,89212 (è sufficiente sommare i valori e dividerli per 10). Supponiamo però che al 9 ° giorno la coppia valutaria non sia chiusa a 0.89257, come sopra, ma a un livello inferiore, ad esempio 0.88488, a causa di un deludente rapporto sulle vendite al dettaglio pubblicato da uno dei Paesi di riferimento della coppia. Quale sarà l’influenza sul valore della media mobile semplice?

Prezzo di chiusura giorno di negoziazione

  • 1 – 0,87777
  • 2 – 0,88196
  • 3 – 0,89143
  • 4 – 0,89649
  • 5 – 0,90522
  • 6 – 0,89942
  • 7 – 0,88975
  • 8 – 0.88993
  • 9 – 0.88488
  • 10 – 0,89665

La media mobile semplice di 10 giorni è ora pari a 0,89135. In altri termini, possiamo vedere come il valore della media mobile a 10 giorni sia diminuito, a causa di una modifica dei dati relativi a un solo giorno. Le tabelle sopra mostrano in maniera chiara come i dati con lo stesso peso influenzano il valore complessivo della media mobile semplice. Trattandosi peraltro di una media a breve termine, il suo valore può cambiare in misura notevole a causa di azioni straordinarie sui prezzi durante un solo giorno.

Tuttavia, questo effetto può essere attenuato utilizzando un metodo diverso di media dei dati. In questo caso un analista tecnico può infatti scegliere di utilizzare la media mobile esponenziale, con la seguente formula:

EMA (i) = EMA (i-1) + SF * [P (i) – EMA (i-1)]

dove

  • P (i) si riferisce al prezzo nel periodo (i), che è più spesso il prezzo di chiusura;
  • EMA (i) si riferisce al valore più recente dell’EMA;
  • EMA (i-1) si riferisce al precedente valore recente dell’EMA;
  • SF si riferisce a un fattore di livellamento, che viene calcolato come segue:

SF = 2 / (n + 1)

  • dove n rappresenta il numero di periodi che l’EMA utilizza.

Date un’occhiata a questa tabella, dove trovate tutti i dati di conteggio.

I trader dovrebbero dunque prendere atto che il valore EMA (i-1) per il decimo giorno (che nel nostro caso è il primo periodo) è il prezzo di chiusura della candela numero 11, che si trova prima dei dieci prezzi di chiusura successivi nella tabella, o 0.89450. Quindi, iniziamo a costruire il grafico:

Qui possiamo vedere una SMA di 10 giorni (la linea nera) e un EMA di 10 giorni (la linea blu). Di solito l’EMA cambierà la sua direzione più rapidamente rispetto a SMA, a causa della ponderazione aggiuntiva che pone sui dati più recenti. Il grafico mostra che durante gli ultimi 4 periodi (giorni) l’EMA si sposta sotto la SMA. Questo perché la coppia valutaria che abbiamo scelto di esaminare mostra un chiaro movimento al ribasso durante questi ultimi quattro giorni. Pertanto, l’EMA riflette il sentimento più recente in modo più distinto rispetto alla SMA.

Si noti che durante i primi 12 giorni (le 12 candele verdi consecutive a sinistra) l’EMA rimane sopra lo SMA e quindi reagisce prima al cambio di sentimento (le 8 candele rosse consecutive). Quindi, possiamo dire, l’EMA riflette meglio ciò che gli operatori di mercato stanno facendo ora rispetto alla SMA. E questo spiega anche perché un certo numero di oscillatori utilizza un EMA – e in particolare il MACD – di cui parleremo successivamente, per i propri fini.

Cosa scegliere tra media mobile semplice e esponenziale?

Ma cosa scegliere tra media mobile semplice e esponenziale. In linea di massima, l’EMA ha una maggiore agilità e di solito reagisce più rapidamente ai cambiamenti del sentiment generale di mercato e all’azione dei prezzi, mentre la SMA reagisce più lentamente, permettendo anche di sviare l’attenzione sui falsi segnali.

Per un trader che utilizza intervalli di tempo più piccoli ed è disposto a cogliere velocemente la tendenza, l’EMA sarà sicuramente una scelta più appropriata. Con l’EMA, infatti, il trader sarà in grado di riconoscere la tendenza prima, rispetto all’utilizzo della SMA. Un lato negativo in questo caso può tuttavia essere la probabilità andare incontro a falsi segnali: poiché l’EMA reagisce più rapidamente alla più recente azione sui prezzi, potrebbe segnalare che la tendenza si sia già invertita e che il trader dovrebbe uscire dalla sua posizione, probabilmente in perdita, mentre magari il mercato potrebbe confermare la tendenza segnalata dalla media semplice.

Per un trader che utilizza i tempi più lunghi, invece, la media mobile semplice sarà probabilmente una scelta migliore, grazie alla sua fluidità. D’altronde, nel lungo termine la tendenza di solito ha un’estensione prolungata, che rende il riconoscimento immediato dei segnali non così importante.

Leggi anche:

Media mobile: introduzione e tipologie (semplice, esponenziale, ponderata)

Medie mobili: MMS, EMA, WMA. Come utilizzarle, segnali e consigli

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