CAMBIO EURO DOLLARO SOTENUTO DA DATI MACRO USA DEBOLI SI RIAFFACCIA OLTREA AREA 1,20

Finale dell’anno in deciso rialzo per la coppia Euro-Dollaro, ritornata dopo due mesi e mezzo nuovamente sopra area 1,20. La performance a 5 seduta della moneta unica europea nei confronti del biglietto verde ha evidenziato un rialzo pari all’ 1,20% circa, con l’ultimo scambio del 2017 a quota 1,1998, in lieve calo dal top intraday a toccato a quota 1,203. Cross EUR-USD che ha invece trovato sostegno su un minimo a quota 1,1843.

LE NEWS PIU’ IMPORTANTI PER IL CROSS EUR-USD

Ultima settimana del 2017 difficile per il biglietto verde sin dalle prime battute, dopo che il Confercence Board USA ha reso noto che l’ indice che misura la fiducia dei consumatori statunitense, nel mese di Dicembre, ha fatto registrare una marcata flessione a 122,1 punti, dai 128,6 punti della precedente lettura mensile.

Nettamente deluse le attese degli analisti, che invece avevano pronosticato un modesto calo di 0,6 punti, a 128 punti. Dollaro che ha accelerato al ribasso a beneficio della moneta unica europea dopo il brusco calo evidenziato dal Richmond Fed Manifacturing Index.

L’ indicatore del comparto manifatturiero del distretto della città di Richmond, nel mese di Dicembre, è infatti sceso di ben 10 punti, assestandosi a 20 punti, dai 30 punti della precedente stima mensile. Lettura che anche in questo caso è stata peggiore del consensus degli analisti, che nella peggiore delle ipotesi si aspettavano un dato pari a 22 punti. Migliore delle attese, invece, la lettura del Dallas Fed Manufacturing Index, in salita a 29,7 punti, dai 19,4 punti della rilevazione del mese di Novembre.

Cross EUR-USD stabile dopo le indicazioni macro arrivate dal mercato immobiliare statunitense. La lettura migliore delle attese degli analisti per l’ indice S&P Case Shiller, che nel mese di Ottobre ha fatto registrare una performance pari a +6,4%, in aumento dal +6,2% della precedente stima mensile. Il consensus degli analisti, invece, non si spingeva oltre un +6,3%. In ascesa anche il saldo delle vendite di case in corso nel mese di Novembre, cresciuto dello 0,2%, rispetto al mese precedente ( +3,5% ). Lettura migliore dei pronostici degli analisti, che invece avevano ipotizzato un calo dello 0,4%.

Lettura invariata, invece, per il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione settimanale negli USA, che secondo il consueto report diffuso dal Dipartimento per il Commercio statunitense, nell’ ottava terminata il 23 Dicembre, è rimasto stabile a +245 mila unità, mentre le indicazioni degli analisti davano un lieve calo a +240 mila unità. Il saldo settimanale delle richieste di sussidio continue, nell’ ottava terminata il 16 Dicembre, invece, è aumentato a 1,943 milioni di unità, in ascesa dalle 1,936 milioni di unità della stima settimanale precedente. I pronostici degli analisti, invece, erano per un calo a 1,900 milioni di unità.

La media mobile a quattro settimane ha invece evidenziato una salita a 237.500 unità, in aumento di 1.750 unità rispetto alla stima precedente. La media mensile consiste in un termometro più accurato per testare il sentiment del mercato del lavoro, in quanto meno volatile rispetto alle singole rilevazioni settimanali.

Lettura in calo per il dato relativo alle scorte all’ ingrosso statunitensi, che nel mese di Novembre hanno evidenziato una discesa dello 0,3% su base mensile, contro una crescita attesa dello 0,7%. Rivista lievemente al rialzo, invece, la precedente stima mensile diffusa dal Dipartimento per il Commercio USA, passata a -0,4% dal -0,5% del dato preliminare.

Dollaro debole nonostante il deciso balzo in avanti evidenziato dal Purchasing Managers’ Index di Chicago, che nel mese di Dicembre è schizzato sui massimi da Marzo 2011, assestandosi a 67,6 punti, in forte aumento rispetto ai 63,9 punti della precedente rilevazione mensile. I pronostici degli analisti, invece, erano per una flessione a 62 punti. Il dato PMI relativo al distretto manifatturiero di Chicago viene elaborato dall’ Institute for Supply Management grazie ad un’ indagine congiunturale tra i direttori agli acquisti delle aziende manifatturiere del distretto della più grande città dello stato dell’ Illinois. Una lettura superiore ai 50 punti è sinonimo di espansione, mentre una rilevazione inferiore a tale livello implica una contrazione.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Discreta la performance settimanale del nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX, che ha centrato i due target price pronosticati dalla strategia Long Intraday.
La visione rialzista prevede di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,203; Target Price individuati in area 1,2077 ed 1,2105; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1957.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,2105, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,2151 ed 1,2198; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1998 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,2198, per tentare di prendere profitto in area 1,222 ed 1,227, estesa ad 1,2302; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,2105 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1709, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1782 ed 1,1809, estesa ad 1,1838; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1637 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short, nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria minore di 1,1957; Target Price attesi in prima battuta a 1,1911 e successivamente a 1,1883; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,203 in chiusura di candela oraria.

Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1883 per sfruttare possibili cali in area 1,1838 ed 1,1809; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1957 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1809 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1782 ed 1,1737, estesi a 1,1709; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1883 in close orario.

Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,2302 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,222 ed 1,2198, estesa a 1,2151; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,238 in chiusura di candela oraria o daily.
Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,16 – 1,155, fissando il Target Price in area 1,18 -1,155. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,15 in chiusura di candela giornaliera.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

La coppia EUR-USD ,rialza la testa, riportandosi nuovamente sopra quota 1,19 in chiusura settimanale, facendo diminuire, per adesso, le probabilità di assistere ad un ritorno in area 1,16-1,165. La visione di lungo periodo, invece, ci ha detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sui massimi ad oltre 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18 ( resistenza di medio-lungo periodo ).

In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18. Al ribasso, quindi, area 1,14 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,12 in un primo momento e successivamente in area 1,10. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. La fuoriuscita dal range sembrava aver gettato le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,22.

Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti. Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo dopo aver raggiunto e superato area 1,20, resistenza di lungo periodo, potrebbe essere proiettata verso l’ostacolo successivo posto a quota 1,22 estesa ad area 1,24.

Tesi che potrebbe essere stata avvalorata dal pull-back, con tenuta, in area 1,165-1,16, effettuato per scaricare gli oscillatori di breve dall’ ipercomprato. Una chiusura settimanale sotto il forte supporto appena evidenziato potrebbe comunque aprire le porte ad ulteriori discese con target finale in area 1,14-1,13.

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