CROSS EUR-USD RICONQUISTA AREA 1,17 SOSTENUTO DA NUOVO AFFONDO DI TRUMP SUI DAZI AI DANNI DELLA CINA

Grazie ad un colpo di coda sul finire di ottava ( +0,67% ), il cambio Euro-Dollaro ha fatto registrare un rialzo a cinque sedute di poco superiore allo 0,30%. Scongiurato ancora una volta il pericolo di una chiusura settimanale sotto l’ importante supporto individuato in area 1,16, nonostante l’affondo su un minimo settimanale a quota 1,1574. Gli scambi della sessione di Venerdì 20 Luglio si sono conclusi a quota 1,1721, in prossimità del massimo toccato a quota 1,1746.

Dopo aver passato gran parte dell’ ottava in terreno negativo, la coppia EUR-USD è rimbalzata proprio sui titoli di coda, dopo le nuove minacce del presidente Trump contro Cina ed Unione Europea. Il capo della Casa Bianca ha reso noto che il proprio governo è pronto ad applicare dazi su 500 miliardi di dollari di importazioni cinesi, per un ammontare, quindi, vicino al totale dell’ import da Pechino.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER IL CROSS EUR-USD

La lettura macro più importante in arrivo dal Vecchio Continente ha riguardato l’ indice dei prezzi al consumo dell’ Eurozona, che secondo la stima finale dell’ EUROSTAT, nel mese di Giugno, si è assestato al 2%, confermando la lettura preliminare. La variante Core dell’ inflazione, filtrata dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha invece evidenziato un aumento finale, su base tendenziale, dello 0,9%, lievemente sotto il +1% della prima comunicazione e rallentando dal+1,1% di Maggio.

L’ Istituto di Statistica Europeo ha inoltre diffuso i dati relativi alla bilancia commerciale dell’ area Euro del mese di Maggio, che hanno evidenziato un surplus di 16,9 miliardi di euro, ma in calo rispetto ai 18 miliardi di euro della precedente rilevazione mensile. Lettura inferiore anche a quanto pronosticato dagli analisti, che invece vedevano un ulteriore miglioramento a +18,6 miliardi di euro. La componente esportazioni ha subito un calo dello 0,8%, mentre quella relativa alle importazioni ha evidenziato un progresso dello 0,7%. Sempre nel mese di Maggio, il saldo delle partite correnti dell’ Eurozona ha fatto registrare un avanzo di 22,4 miliardi di euro, in calo dal surplus pari a +28,4 miliardi di euro messo a segno ad Aprile. Le indicazioni degli analisti, invece, erano per un rallentamento più modesto a +27,2 miliardi di euro.

Il biglietto verde che a metà ottava è stato sostenuto dall’ intervento del governatore della banca centrale americana, Jerome Powell, che nel corso di un’ audizione al senato ha confermato che la FED continuerà ad alzare i tassi d’ interesse in maniera graduale. Powell ha dichiarato che la strategia dell’ istituto centrale da lui presieduto trova conferme nella crescita economica, attesa molto forte per “ svariati anni “ e nelle aspettative sull’ inflazione viste stabili sulla soglia gradita del 2%.

I primi dati macro arrivati da oltreoceano la scorsa settimana hanno visto le vendite al dettaglio USA di Giugno aumentare dello 0,5%, come da attese degli analisti, ma tuttavia in netta frenata rispetto alla stima di Maggio corretta al rialzo a +1,3%, dal +0,8% della lettura preliminare. Al netto della componente auto e della spesa carburanti, invece, si è registrato un progresso dello 0,4%, oltre il +0,3% indicato dagli analisti, ma in discesa rispetto al +1,4% di Maggio, a sua volta rivisto al rialzo dal +0,9% della prima stima.

Rallenta, secondo la stima preliminare del mese in corso, l’ Empire State Manufacturing. Il termometro dell’ attività manifatturiera dello Stato di New York ha infatti segnato un calo a 22,6 punti ( attese 22 punti ), dai 25 punti della lettura mensile precedente.

In progresso le scorte aziendali USA nel mese di Maggio, che secondo il report elaborato dal Dipartimento per il Commercio statunitense sono aumentate dello 0,4%, assestandosi a 1.936 miliardi di dollari. Anche gli stock nel settore manifatturiero sono cresciuti dello 0,4% su base mensile.

Cambio Euro-Dollaro ancora infrenata dopo il deciso balzo in avanti della produzione industriale, che nel mese di Giugno ha evidenziato un aumento dello 0,6%, invertendo rotta dal -0,6% della lettura finale di Maggio, corretta al ribasso dal-0,1% inizialmente comunicato. Anche gli analisti si aspettavano una lettura positiva, ma limitata a +0,5%. La capacità di utilizzo degli impianti, invece, è salita al 78% ( attese 78,3% ) dal 77,7% di Maggio, ma tuttavia ancora sotto la soglia dell’ 80% medio, del periodo ante-recessione.

Sottotono quasi tutte le letture macro che hanno riguardato il settore immobiliare statunitense. La lunga rassegna è iniziata con la rilevazione dell’ indice NAHB, l’ indicatore elaborato dall’ associazione nazionale dei costruttori di case statunitensi ( National Association of Home Builders ), in calo nel mese in corso a 68 punti dai 69 punti della precedente lettura mensile. Gli analisti, invece, avevano dato un pronostico invariato rispetto a Giugno. Variazione mensile negativa per i permessi edilizi rilasciati a Giugno, in calo del 2,2%, ma tuttavia in ripresa rispetto al -4,6% della rilevazione precedente. I pronostici degli analisti, però, indicavano un’ inversione al rialzo pari a +2,2%. Le nuove costruzioni abitative, lo scorso mese, hanno subito un vero e proprio crollo, evidenziando una contrazione del 12,3%, dopo il confortante +4,8% della precedente lettura di Maggio. Le indicazioni degli analisti, invece, davano un calo più modesto, che non superava il-2,2%. La Mortgage Bankers Association ( MBA ), ha invece reso noto che nella settimana terminata il 13 Luglio le nuove richieste di mutui ipotecari sono scese del 2,5$ rispetto a quanto emerso dal saldo della precedente ottava ( +2,5% ).

Segnali positivi per il Leading Economic Indicator di Giugno, che a Giugno ha fatto registrare un balzo dello 0,5% su base mensile, mentre il consensus degli analisti era per un aumento più contenuto, pari a +0,4%. Il termometro delle prospettive di crescita, elaborato dal Conference Board USA, incrociando i dati di 10 diversi indicatori, copre un arco temporale compreso tra i 3 ed i nove mesi dall’ultima rilevazione.

Dollaro che ha ulteriormente accelerato al rialzo nei confronti della moneta unica europea, dopo che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione hanno fatto registrare un nuovo record dalla lettura del 6 Dicembre 1969. Secondo la stima elaborata dal Dipartimento per il Lavoro USA, infatti, il saldo settimanale delle richieste di indennizzo di disoccupazione, nell’ ottava terminata 14 Luglio, si è assestato a 207 mila unità, in frenata di 7 mila unità rispetto alla lettura della precedente ottava. Ribaltate le attese degli analisti, che invece avevano indicato un aumento a 220 mila unità. Il totale dei richiedenti sussidio ( al 7 Luglio ) si è invece portato a 1,751 milioni di unità, da 1,743 milioni di unità della precedente stima, corretta al rialzo da 1,739 milioni di unità della lettura flash. Le attese degli analisti, invece, erano per un aumento più contenuto a 1,729 milioni di unità.

Ulteriore passo indietro per il cross EUR-USD dopo l’ aumento registrato dall’ indice che rileva l’ attività manifatturiera nel distretto di Philadelphia, che a Giugno si è assestato a 25,7 punti, avanzando dai 19,9 punti di Maggio. Battuti i pronostici degli analisti, che invece avevano indicato un aumento più contenuto, a 21,5 punti. L’ indice Philly Fed consiste in un indicatore economico di rilevanza nazionale, poiché il distretto federale della città della Pennsylvania è il più grande degli Stati Uniti. Il dato viene elaborato attraverso le indicazioni relative ai cambiamenti riscontrati rispetto al mese precedente e quelli previsti per i sei mesi successivi. Una lettura oltre la soglia zero è sinonimo di espansione, mentre sotto la soglia dello zero indica contrazione.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018. Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,20, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto di medio periodo in area 1,18 ,che ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da Novembre 2017 in area 1,15.

La visione di lungo periodo, invece, ci ha detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 ha in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente ha saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto.

In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25. Al ribasso, quindi, area 1,18 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura ha già causato la discesa in area 1,16-1,15.

Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,16. La fuoriuscita dal range ha gettato le basi per centrare l’ obiettivo primario in area 1,22 e successivamente prendere profitto verso l’ obiettivo finale posto in area 1,25. Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ipercomprato. Per il proseguo del rialzo, dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15, sarebbe opportuno continuare a consolidare sopra quest’ ultimo livello o mal che vada non scendere sotto area 1,15, in chiusura settimanale, poiché le quotazioni potrebbero avvitarsi ulteriormente verso il basso, mutando il quadro grafico di medio-lungo periodo in negativo.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Discreta il risultato settimanale realizzato dal nostro trading system con sottostante la coppia Euro-Dollaro, che ha preso profitto sul primo target price pronosticato dalla strategia Long Intraday e sui due obiettivi indicati dalla strategia Short Intraday.

La visione Long consiglia di attivare posizioni al rialzo nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,1752; Target Price individuati in area 1,178 e 1,1808; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,168. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1808, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,1836 e successivamente a 1,1888; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,172 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,1888, per tentare di prendere profitto in area 1,191 ed 1,1954, estesa ad 1,2028; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,178 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1394, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1465 e 1,1509, estesi ad 1,158; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,1324 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione Short, invece, suggerisce di attivare posizioni al ribasso, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,168; Target Price attesi in prima battuta a 1,165 e successivamente a 1,1608; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1752 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1608 per sfruttare possibili cali in area 1,158 e 1,1536; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,168 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1536 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1509 e 1,1465, estesi ad 1,1394; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1608 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,2028 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1954 e 1,191 estesi a 1,1888; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,21 in chiusura di candela oraria o daily.

 

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