Il cambio EUR/USD sta avanzando verso quota 1,1200, rimbalzando con decisione all’inizio della settimana. Il PIL preliminare dell’Eurozona ha infatti soddisfatto le stime, con un + 0,3% su base trimestrale nell’ultimo quarto del 2021, riponendo grande attenzione sulla valuta unica europea, attesa da una settimana intensa, con molti eventi in calendario.

Da un punto di vista tecnico, qualsiasi movimento successivo sopra il minimo del 2021, intorno alla zona di 1,1185, è probabile che affronti una solida resistenza vicino a 1,1200, seguito dal punto di rottura del supporto orizzontale di 1,1220, che dovrebbe fungere da punto cardine per gli operatori a breve termine. Una forza sostenuta oltre potrebbe innescare un rimbalzo a breve termine e sollevare i prezzi spot verso il marchio a cifra tonda di 1,1300. Qualche acquisto di follow-through suggerirà che la coppia ha formato una base a breve termine e aprirà la strada per un ulteriore movimento di apprezzamento.

Sul lato opposto, l’area di 1,1150 sembra ora proteggere l’immediato ribasso in vista del minimo della scorsa settimana, intorno alla regione di 1,1120 e la soglia a 1,1100. La mancata difesa dei livelli di supporto menzionati renderebbe la coppia vulnerabile ad accelerare la caduta verso il supporto intermedio di 1,1050 in rotta verso il marchio psicologico chiave di 1,1000.

Il cambio EUR/USD è cresciuto nel primo giorno della nuova settimana e ora sta cercando di risalire sul modesto rimbalzo di venerdì dall’area 1,1120, il livello più basso da giugno 2020. Sebbene gli investitori abbiano accettato il tono più falco dalla riunione del FOMC della scorsa settimana, una ripresa del sentimento di rischio globale ha spinto alcune prese di profitto intorno al dollaro USA, un bene rifugio. Questo, a sua volta, è stato visto come un fattore chiave che ha fornito un modesto sollevamento alla major. Detto questo, qualsiasi movimento positivo significativo sembra ancora sfuggente in mezzo alla divergenza di politica monetaria tra Fed e BCE.

Alla fine della riunione politica di due giorni mercoledì scorso, la Fed ha indicato che potrebbe aumentare i tassi di interesse a un ritmo più veloce del previsto per contenere l’inflazione in aumento. I mercati sembrano convinti delle prospettive di un eventuale rialzo della Fed a marzo e hanno valutato la possibilità di cinque aumenti dei tassi di un quarto di punto entro la fine del 2022. Inoltre, i futures sui tassi di interesse a breve termine implicano un rischio che il primo rialzo potrebbe essere di 50 punti base. Questo è stato rafforzato dagli elevati rendimenti dei titoli del Tesoro USA, che dovrebbero aiutare a limitare il ribasso del dollaro.

Al contrario, la Banca centrale europea ha minimizzato la necessità di qualsiasi azione per contrastare l’inflazione e ha esplicitamente lasciato intendere che potrebbe rimanere in attesa per molto più tempo. La maggior parte degli investitori vede poche possibilità di un cambiamento in questa visione alla prossima riunione della BCE di giovedì. Questo, a sua volta, dovrebbe continuare ad agire come un vento contrario per la valuta condivisa e suggerisce che il percorso di minor resistenza per la coppia è al ribasso. Quindi, sarà prudente aspettare un forte acquisto di follow-through prima di confermare che la coppia ha toccato il fondo nel breve termine.

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