Throwbacks e Pullbacks sono due dei modelli più usati e più discussi dai trader, che dibattono frequentemente sulla loro reale efficacia e sugli impatti decisionali che determinano. Ad ogni modo, quanto appena affermato non deve certamente indurvi a sottovalutarli o ad accantonarli: questi schemi tendono a infatti a verificarsi relativamente spesso e dunque imparare ad analizzarli vi permetterà di proteggere più efficacemente la vostra posizione e – in alcuni casi – utilizzarli per accumulare profitti. Ma come?

Il Pullback

Iniziamo con il ricordare che un Pullback si verifica quando il prezzo “rompe” al di sotto di un supporto (breakout), e poi torna indietro al supporto, che tuttavia ora inizia a fungere da resistenza, e rimbalza su di essa (pullback), continuando poi il suo movimento verso il basso. Potete vedere meglio tale comportamento nello screenshot sotto indicato:

Il Throwback

L’opposto, il Throwback, è dunque una situazione speculare al Pullback. Il Throwback si verifica infatti quando il prezzo rompe al di sopra di una resistenza, torna poi indietro verso quella resistenza, che tuttavia ha cambiato ruolo e ora funge da supporto, e rimbalza su di essa. Date uno sguardo al seguente screenshot per capire meglio tale evoluzione:

Ebbene, entrambe le configurazioni potrebbero apparire un po’ complesse, specialmente per i trader alle prime armi, ma in realtà non vi è nulla di che preoccuparsi, a patto di aver studiato bene tali configurazioni e aver inserito un’adeguata protezione sulle proprie posizioni, con i giusti stop loss.

Come usare questi modelli

Il modello si sviluppa in questo modo: non appena il prezzo attraversa la zona di supporto o di resistenza, genera un segnale di acquisto o di vendita e gli operatori tendono ad entrare nel mercato aprendo specifiche posizioni. Tuttavia, quando il prezzo si inverte e colpisce il livello di resistenza / supporto che è stato recentemente infranto, la posizione si trasforma in realtà in ben poco profittevole dopo averla aperta.

È proprio qui che il trader alle prime armi si spaventa e va in panico, ritenendo che le proprie scelte siano state errate. Tuttavia, una volta acquisite le giuste familiarità con Throwback e Pullback e, naturalmente, dopo aver piazzato uno stop loss sotto il punto di ingresso, il trader dovrebbe invece rimanere calmo, poiché anche se il modello non si rivela corretto, andrà incontro solo a una piccola perdita. È anche possibile che il trader più esperto non sia ancora entrato nel mercato, proprio perché vuole attendere di verificare tali configurazioni, entrando invece poco prima del rimbalzare, e guadagnando così diversi pip di extra movimento.

Cosa causa Throwback e Pullback

A questo punto potrebbe essere anche interessante compiere un nuovo passo in avanti e cercare di capire che cosa causi queste configurazioni.

Ebbene, quando un prezzo trova una resistenza a un certo livello e in seguito la infrange, le persone che non hanno previsto un breakout e sono andate in posizioni short poco prima di tale momento hanno accumulato perdite, proprio mentre i prezzi salivano e rompevano il livello di resistenza.

Tuttavia, poiché il prezzo è tornato al livello di resistenza precedentemente definito, le stesse persone che sono andate short potrebbero essere spinte a chiudere le loro posizioni per ridurre al minimo le perdite. Considerato però che chiudere una posizione short significa in realtà comprare il bene (andando long), quegli stessi trader finiranno con il riportare la pressione degli acquisti sul mercato, spingendo così i prezzi verso l’alto.

Non appena altri operatori del mercato – che non sono entrati nel mercato – vedono che il livello di resistenza precedentemente stabilito ha iniziato a fungere da supporto, inizieranno ad inserire ordini a lungo termine su tale segnale rialzista. Tutto ciò genera un’ulteriore pressione di acquisto, abbinata a una copertura short, e incrementa ancora il prezzo, aprendo la strada ad una potenziale tendenza al rialzo.

Se osservate i grafici (non solo quelli precedenti, quanto anche quelli di molti titoli ora in quotazione), vi renderete conto che tali pattern tendono a verificarsi abbastanza spesso, soprattutto all’interno delle aree più volatili del grafico.

Qualche cosa da sapere prima di usare Throwback e Pullback

Prima di usare queste configurazioni per i vostri scopi, è opportuno ricordare le seguenti importanti linee guida.

La prima è: rimanete calmi e non fatevi prendere dal panico quando il mercato inizierà a tornare indietro dopo la rottura del supporto o della resistenza. C’è infatti un’alta probabilità che il movimento iniziale verso l’alto / basso riprenda.

In secondo luogo, un volume insolitamente elevato tende a migliorare la probabilità che si verifichi un Throwback: se un breakout è accompagnato da un volume notevole di scambi – ad esempio è superiore alla media dei 30 giorni – ci sono infatti buone probabilità che si verifichi la configurazione di cui abbiamo parlato (tale schema si verifica tre volte più spesso a seguito di una rottura del volume superiore alla media rispetto a una media inferiore alla media).

Infine, se siete trader piuttosto dinamici, potete acquistare non appena il prezzo supera il supporto / resistenza e vendere dopo che il prezzo ha raggiunto il picco, prima che si verifichi il ritracciamento. È quindi possibile immettere nuovamente una posizione lunga subito dopo il termine di ritorno e sfruttare il forte movimento verso l’alto. È naturalmente una strategia che comporta un rischio più elevato (è difficile misurare in anticipo l’inizio e la fine del ritracciamento) ma potrebbe esporvi a importanti guadagni!

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