La nomina di Tom Lee come presidente di BitMine segna un cambio di strategia radicale, l’azienda punta ora su Ethereum come asset primario, aprendo la strada a una nuova era per le strategie aziendali in ambito crypto.

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BitMine adotta Ethereum come riserva strategica

BitMine Immersion Technologies, società focalizzata sul mining di Bitcoin, ha annunciato una trasformazione radicale del proprio modello aziendale. La nomina di Tom Lee, cofondatore di Fundstrat e analista finanziario tra i più ascoltati di Wall Street, come nuovo presidente del consiglio di amministrazione, segna l’inizio di una nuova era. L’obiettivo è rendere BitMine un punto di riferimento istituzionale nell’ecosistema Ethereum, in modo analogo a quanto fatto da Michael Saylor con MicroStrategy per Bitcoin.

L’annuncio, accompagnato da un aumento di capitale privato da 250 milioni di dollari, conferma l’intenzione dell’azienda di accumulare Ethereum e generare rendimento on-chain. Il modello prevede una tesoreria interamente basata su ETH, sfruttando le sue caratteristiche di asset produttivo grazie ai rendimenti passivi offerti dallo staking, restaking e DeFi.

ETH-per-share come metrica aziendale

Uno dei punti chiave della strategia di BitMine è l’introduzione della metrica “ETH-per-share”, equivalente all’approccio “BTC-per-share” usato da MicroStrategy. Ma con una differenza sostanziale: Ethereum, oltre a potersi apprezzare in valore, genera anche flussi di cassa. Questo consente a BitMine di aumentare la quantità di ETH per azione non solo tramite il mercato, ma anche attraverso le entrate derivanti dalle attività on-chain.

Tom Lee ha sottolineato come Ethereum rappresenti la colonna vertebrale della finanza decentralizzata, con un ecosistema che domina i settori delle stablecoin, degli asset tokenizzati e della DeFi. Inoltre, la presenza di interessi annui del 4% per lo staking, unita all’espansione delle reti Layer2 e al previsto afflusso di capitali con l’approvazione degli ETF spot inclusivi di staking, rendono questo momento particolarmente favorevole per la 2° criptovaluta più importante del mercato.

ETF su Ethereum e staking: il dibattito normativo

Il cambio di rotta di BitMine si inserisce in un contesto in evoluzione anche sul piano regolatorio. Il 30 giugno, la SEC ha deciso di estendere il periodo di revisione per la proposta di Bitwise relativa a un ETF su Ethereum con funzione di staking, sollevando interrogativi sul possibile conflitto tra partecipazione attiva alla rete e struttura passiva degli ETF tradizionali.

Le criticità evidenziate riguardano il rischio di “slashing”, la gestione della liquidità durante il periodo di blocco dei fondi e la centralizzazione dei validatori. Bitwise ha risposto affermando che lo staking può essere gestito come i dividendi nelle equity tradizionali, ma la cautela della SEC rivela un’incertezza persistente su come i meccanismi cripto si inseriscano nella finanza regolamentata.

Intanto, negli Stati Uniti, un primo ETF basato su Solana e con funzione di staking è già stato approvato, si tratta del REX-Osprey Sol + Staking ETF (SSK), che debutterà in borsa domani. Un segnale che potrebbe accelerare l’interesse per strumenti simili su Ethereum.

Il token per diversificare su Bitcoin e meme coin di Ethereum

Con un crescente interesse istituzionale su Bitcoin e Ethereum, la prevendita di BTC Bull Token ($BTCBULL) sta riscuotendo un grande successo, puntando a capitalizzare sull’entusiasmo attorno al nuovo trend rialzista delle crypto. L’obiettivo di questa meme coin sviluppata sulla blockchain Ethereum è semplice, accompagnare la possibile corsa di Bitcoin verso i 250.000 dollari previsti per fine anno, offrendo al tempo stesso meccanismi di ricompensa per gli investitori.

BTCBULL premia i possessori di token con distribuzioni di frazioni di Bitcoin ogni volta che Bitcoin supera soglie psicologiche rilevanti, come 150.000$ o 200.000$. Il meccanismo prevede anche il burn dei token in concomitanza con il superamento di traguardi intermedi, come i 125.000$, aumentando così la scarsità del token e potenzialmente il suo valore.

Disponibile in prevendita solo per altri 5 giorni, al prezzo di 0,002585$, BTCBULL ha raccolto oltre 7,8 milioni di dollari, dimostrando il forte interesse da parte della sua community. Il programma di staking offre un rendimento annuo del 50% e il team ha annunciato che tra circa una settimana il token sarà distribuito agli investitori e quotato sui cripto exchange, dove potrebbe vedere un significativo apprezzamento.

In un momento in cui anche Ethereum sta diventando un asset di riferimento per le tesorerie aziendali, e Bitcoin continua ad attirare ingenti capitali, $BTCBULL si propone come anello di congiunzione tra narrativa e rendimento, con una tokenomics pensata per incentivare la partecipazione e premiare la fedeltà nel lungo periodo.

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