La scorsa settimana si è chiusa con una seduta positiva per il FTSE MIB, il principale indice di Piazza Affari. L’indicatore ha infatti terminato in rialzo dell’1,70% a quota 19.389,68 punti, dopo una buona partenza da parte del FTSE MIB, che ha aperto le negoziazioni a quota 19.203,3 punti, andando poi a rafforzare la propria prestazione e terminando a 19.389,7 punti, vicino ai massimi della seduta.

Insomma, dopo le vendite della giornata di giovedì, che hanno riguardato tutti i listini europei, i mercati finanziari sono sembrati reagire piuttosto bene grazie agli spiragli che si sono verificati negli Stati Uniti tra i democratici e i repubblicani, per l’approvazione di un nuovo pacchetto di stimoli all’economia. Certo, le distanze tra le due parti continuano ad essere non marginali, ma l’impressione è che poco prima o poco dopo le elezioni presidenziali si possa giungere a un’intesa.

In Europa intanto preoccupano – e non poco – le evoluzioni della situazione sanitaria. Quasi tutti  i Paesi stanno adottando delle restrizioni più o meno mirate, e tale “peso” sul  sentimento di mercato dovrebbe farsi sentire anche nelle prossime sessioni.

Fortunatamente, qualche buona notizia sul fronte pandemico sembra essere arrivata dalla Pfizer, con la casa farmaceutica che ha dichiarato che se non ci saranno delle notizie negative dalle nuove analisi, avanzerà alla Fda (l’autorità che disciplina il settore farmaceutico negli Stati Uniti) una richiesta di autorizzazione di emergenza per la produzione del suo vaccino anti-Covid già entro la terza settimana di novembre.

A questo punto gli analisti guardano nel breve termine all’evoluzione della pandemia. Il rischio è che possa diventare conferma quanto già segnalato da alcuni dati fondamentali: la chiusura parziale delle attività economiche potrebbe rendere ancora più complicato il percorrere una strada di ripresa del Pil.

In ogni caso, una cosa sembra certa: ci vorranno diversi anni per poter ritornare ai livelli pre-Covid sotto il profilo economico.

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