I dividendi sono pagamenti ricorrenti agli azionisti, sotto forma di distribuzione degli utili di una società. Le società più giovani tendono a non pagare dividendi perché hanno bisogno di reinvestire gli utili per continuare a crescere a un ritmo elevato. Tuttavia, una volta che un’azienda raggiunge una certa dimensione, il suo margine di crescita diminuisce in termini relativi e tende a pagare i dividendi anche per incentivare gli investitori a continuare a investire in loro.

Le azioni con dividendo, tuttavia, spesso non sono considerate così appariscenti o attraenti come i titoli a forte crescita, ma non si può negare che siano altrettanto, se non più, redditizie per gli investitori.

Gran parte del fascino dei dividendi sta nel fatto che si tratta di un reddito quasi garantito, con gli investitori che non dovranno preoccuparsi più di tanto delle oscillazioni di prezzo di un’azione, considerato che riceveranno il dividendo a prescindere. Il titolo sale del 10%? Aspettati comunque un dividendo. Il prezzo delle azioni scende del 10%? Aspettati sempre il tuo dividendo, così come nell’ipotesi in cui il prezzo delle azioni è piatto.

Certo, ci sono situazioni in cui una società può cancellare il suo dividendo. Per esempio, molte compagnie di alcuni settori come quello dell’aviazione civile durante l’inizio della pandemia COVID-19 hanno sospeso il dividendo. Tuttavia, se si investe in società che storicamente distribuiscono utili, non bisogna preoccuparsi troppo di questo problema.

Facciamo un esempio. L’ETF Vanguard High Dividend Yield dall’anno della sua fondazione (2006) ha reso poco più dell’8% all’anno. Investendo 500 euro al mese su questo fondo, al netto delle oscillazioni valutarie, si sarebbe ottenuto lo stesso rendimento per 20 anni e, alla fine di questo periodo, il proprio investimento varrebbe oltre 274 mila euro. Se ipotizziamo che l’attuale rendimento da dividendi del 3% fosse rimasto costante durante questo periodo e che i dividendi siano stati reinvestiti, il proprio investimento salirebbe a oltre 385 mila euro.

Di solito è meglio ritardare il pagamento dei dividendi in contanti fino alla pensione, in modo da avere il tempo di comporre e aumentare la propria partecipazione nell’azione che li paga. Un rendimento da dividendi del 3% può non essere molto attraente oggi (300 euro per 10.000 euro di valore), ma una volta accumulata una quota consistente nel corso della carriera, può essere un ottimo reddito supplementare in pensione…

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