Azioni MPS: +16% in un mese. Spazio per altro upside?

Con un rialzo di 3 punti percentuali tondi le azioni MPS stanno guidando il Ftse Mib in una giornata che, in generale, è orientata positivamente. Considerando la progressione in atto oggi, diventano tre le sedute consecutive caratterizzate dal segno verde.

Il titolo scambiava a 7,43 euro lo scorso giovedì mentre oggi ha preso 1 euro in più. Non c’è quindi da meravigliarsi se, rispetto a un mese fa, la banca toscana registri un rialzo di ben il 16 per cento. Si tratta di una delle performance in assoluto migliori di tutta la borsa su questo frame temporale. Questa dinamica ha spesso un’altra faccia della medaglia: se un titolo cresce troppo il suo margine di ulteriore upside può infatti stringersi.

E in effetti le azioni MPS, di recente, hanno tratto supporto da un driver ben specifico, ossia la trimestrale, che ora è venuto meno. Un motivo in più per avere dubbi sul potenziale di rialzo della quotata?

Assolutamente no, anzi la realtà è decisamente diversa (come del resto si sta vedendo l’andamento di oggi del titolo).

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I prossimi dividendi di MPS saranno molto alti

Sono le previsioni di un aumento della distribuzione di utile ai soci a incentivare anche oggi gli acquisti su MPS. E’ stata la stessa banca a impegnarsi ad arrivare ad un payout del 100% restando sullo stesso livello per più esercizi. Per raggiungere questo target sarà necessaria una modifica dello statuto eliminando il vincolo che impone di di attribuire il 25 per cento dell’utile a una riserva statutaria. Non ci dovrebbero essere problemi per una modifica di questo passaggio già in primavera.

Inutile dire che la prospettiva di un aumento del dividendo MPS nei prossimi esercizi non può non piacere agli investitori. E intanto impazzano le previsioni perchè se non ci sono dubbi sul fatto che il dividendo MPS 2026, quello relativo all’esercizio in corso per intendersi, sarà allineato all’ultimo, l’apertura ad un payout al 100 per cento, significa aumento delle cedole nei prossimi anni. Per Barclays nell’esercizio 2026 si salirà a 92 centesimi, nel 2027 a 96 centesimi. Un super-dividendo, quindi, visto che a valere sull’esercizio 2024 fu staccata una cedola pari a 86 cent.

C’è spazio per le azioni MPS a 11 euro?

Ma lasciando perdere l’euforia di oggi innescata dalla decisione della banca di alzare l’asta sulla cedola, cosa c’è da attendersi dai prezzi del titolo? Anche qui dopo la trimestrale abbondano le prospettive all’insegna dell’ottimismo.

Deutsche Bank ha reiterato il rating buy (comprare) alzando il target price a 11 euro. Secondo gli analisti tedeschi la trimestrale del gruppo ha dato risposte chiare su quelle che sono le prospettive visto che i vertici della banca hanno definito quali saranno gli elementi strategici chiave togliendo anche il velo dalla roadmap sull’integrazione con Mediobanca.

Sulla stessa scia troviamo poi Websim Intermonte: anche in questo caso c’è la conferma del rating buy e l’aumento del target price da 10,5 euro a 11 euro. Gli analisti ritengono che la trimestrale abbia fornito elementi positivi e molto chiari. Dal loro punto di vista, in particolare, a stupire è stato il dato di CET 1 che ha potuto beneficiare di un avviamento inferiore alle aspettative.

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