Unicredit annaspa tantissimo nella prima seduta della settimana. A causa della profonda debolezza che caratterizza tutto il settore bancario nella seduta di oggi, le azioni della big del settore bancario segnano un ribasso del 2,17 per cento a 52,2 euro. La flessione in atto sulla quotata, per quanto significativa, non va ad impattare sulla prestazione ad un mese e a un anno della quotata. Come si può vedere dal grafico in basso, infatti, il titolo Unicredit resta in verde su base mensile (+11 per cento) e anche su base annua (+70 per cento).

logo di Unicredit e laptop con grafico di trading
Comprare azioni Unicredit – MeteoFinanza.com

Presentando la situazione in questi termini, il ribasso di oggi appare più che altero frutto di prese di profitto e non è quindi un evento drammatico. Anzi volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, può essere l’occasione tanto attesa per comprare su valutazioni più basse.

Ovviamente per adottare un simile approccio servono delle motivazioni forti che vanno oltre i prezzi più bassi. Ebbene, almeno potenzialmente, essi potrebbero non mancare. Da un lato, infatti, c’è l’upgrade di target price deciso dagli analisti di Jefferies mentre dall’altro ci sono le previsioni sugli esercizi 2025, 2026 e 2027 della banca di cui in questi giorni si parla tanto.

Doppio potenziale assist, quindi, per i trader interessati a speculare sul titolo e che ora possono farlo anche con il broker Eightcap dopo che esso ha aperto la sua proposta anche alle azioni italiane del Ftse Mib.

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Comprare azioni Unicredit è la raccomandazione di Jefferies

Proprio nella giornata di oggi gli analisti di Jefferies sono intervenuti sul titolo Unicredit confermando il rating buy. View bullish ribadita quindi anche perchè il prezzo obiettivo è stato invece rivisto al rialzo a 61,5 euro. Considerando quelle che sono le attuali quotazioni della banca c’è un potenziale di upside.

Attenzione comunque a no crogiolarsi troppo sull’ottimismo perchè il consiglio di comprare lo dà solo Jefferies mentre altri analisti la pensano in modo decisamente diverso. Sempre restando ad oggi c’è da segnalare la presa di posizione degli esperti di Morgan Stanley. In questo caso gli analisti hanno confermato il rating equalweight che sta per sottopesare. Il target price è stato alzato a 55,5 euro e implica un potenziale di rialzo.

Previsioni Unicredit 2025, 2026 e 2027 in primo piano

Dicevamo delle previsioni sugli esercizio 2025-2027 di Unicredit. La nuova stima è stata fornita dalla banca all’indomani della presentazione dei conti 2024. Le previsioni sono il risultato delle indicazioni elaborate da 15 broker italiani e internazionali.

Per l’esercizio in corso, il consensus vede l’utile netto contabile a quota 9,36 miliardi di euro e l’utile netto a 9,26 miliardi. Di conseguenza l’utile per azione EPS a fine anno dovrebbe essere pari a 6,15 euro contro i 6,16 euro della precedente stima (c’è quindi un frazionale peggioramento). Per quello che riguarda i margini, quello di intermediazione è visto a 24,12 miliardi contro i 24,84 miliardi della previsione precedente. Sul fronte patrimoniale, poi, il CET 1 Ratio 2025 è stimato al 15 per cento.

Per quello che riguarda la remunerazione agli azionisti, gli analisti prevedono un dividendo per il 2026 (relativo all’esercizio 2025) pari a 3,16 euro per azione (valore medio) in rialzo dalla stima precedente che lo fissava a 3,14 euro.

Spostandoci alle previsioni sul 2026, l’utile contabile è visto a 9,48 miliardi di euro, l’utile netto a 9,47 miliardi e l’EPS a 6,723 euro. Scendendo nel conto economico, le previsioni per il margine di intermediazione indicano un valore di 24,39 miliardi di euro mentre quelle di risultato di gestione sono a 13,75 miliardi di euro dopo svalutazioni su crediti per 966 milioni di euro. Infine sul fronte della remunerazione degli azionisti, il dividendo ipotizzato dal consensus è pari a 3,48 euro per azione.

Nel 2027, ultimo anno esaminato dagli analisti, l‘utile netto di Unicredit viene indicato a 9,73 miliardi di euro, l’utile per azione EPS a 7,46 miliardi di euro e il margine di intermediazione a 24,97 miliardi di euro. Infine le previsioni sul dividendo che poi andrà in stacco nel 2028 vedono la cedola a 3,48 euro.

Volendo tirare le somme, le previsioni aggiornate confermano il trend positivo della banca con utili e dividendi in crescita costante nei prossimi anni. Il fatto che il CET 1 Ratio sia visto in rafforzamento e che la remunerazione degli azionisti sia in crescita costante, implicano non solo garanzie di massima sicurezza sul capitale ma anche un rendimento non di poco conto per gli investitori.

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