Il cambio euro dollaro si sta muovendo intorno ai minimi da 34 mesi a questa parte, con scambio sotto quota 1,0850, appena sopra il livello più basso di aprile 2017. Le preoccupazioni per la crescita economica della zona euro sta pesando sulla valuta comune, con i mercati ancora impegnati ad osservare gli sviluppi del coronavirus.

Analisi tecnica

L’indice di forza relativa nel grafico a quattro ore è salito al di sopra di quota 30 – uscendo dalle condizioni di ipervenduto. Lo slancio al ribasso è significativo e la coppia di valute opera ben al di sotto delle medie mobili semplici a 50, 100 e 200. Insomma, attualmente sono gli orsi a rimanere in controllo del mercato.

Il principale supporto critico attende la coppia a 1,0820, e successivamente a 1,0770, e 1,0720.  La resistenza attende invece a 1,0860, e successivamente gli altri livelli critici sono posti a 1.0890 e 1.0925.

Analisi fondamentale

Evidenziamo come la valuta comune sia ancora sotto pressione dopo che la Germania – la “locomotiva” della zona euro – ha ristagnato nel quarto trimestre. Inoltre, l’economia della macro area è cresciuta di uno scarso 0,4% nel 2019, contro oltre il 2% negli Stati Uniti.

La divergenza economica continua a spingere verso il basso l’euro/dollaro, anche se non tutti i dati americani sono stati brillanti. I dati relativi alle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, ad esempio, non sono stati all’altezza delle aspettative. D’altra parte, il Consumer Sentiment preliminare dell’Università del Michigan per il mese di febbraio ha superato le stime superando il livello di 100 punti. Una maggiore fiducia implica un aumento delle vendite.

Anche se gli Stati Uniti sono in vacanza nella giornata odierna, la Bundesbank tedesca è pronta a fornire una visione aggiornata dell’economia nel suo rapporto mensile, aggiungendo potenzialmente una pressione ulteriore sulla moneta comune.

Il coronavirus

A pesare sui mercati è anche il coronavirus, e il fatto che oggi l’attenzione sia concentrata sulla Germania non è casuale.

Negli ultimi anni, il motore dell’economia tedesca ha spinto soprattutto grazie all’export verso la seconda economia mondiale. Le vacanze del capodanno cinese, prolungate nella maggior parte delle province del Paese, hanno già avuto il loro peso economico e il blocco in corso della provincia di Hubei – l’epicentro della malattia – sta pesando sul settore automobilistico.

Pechino ha annunciato l’adozione di ulteriori misure per stimolare l’economia, dato che il numero di morti ha superato i 1.700 e il numero di casi ha oltrepassato quota 70.000. Al di fuori della Cina, il più grande focolaio di infezioni si trova sulla nave da crociera Princess Diamond, attraccata a Yokohama, in Giappone. Diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, stanno evacuando i cittadini dalla nave, con una mossa che però fa temere un contagio ancora più ampio. Grandi eventi come la maratona di Tokyo e il Mobile World Congress di Barcellona sono stati cancellati.

I mercati rimangono relativamente calmi nonostante allarmistici titoli dei giornali, ma nuovi sviluppi potrebbero inasprire il clima… 00

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