Il cambio EUR/USD rimane in una condizione di sotto pressione sotto quota 1,1450 all’inizio della settimana, con la riapertura delle attività cinesi dopo il capodanno e la BCE che si presta ad adottare una strategia più da “falco”. Le sorprese dei Nonfarm Payrolls mantengono intatto il tono positivo intorno al dollaro USA in un clima comunque sostanzialmente tiepido.

Ricordiamo che il cambio EUR/USD è attualmente scambiato al di sotto del canale di regressione ascendente dalla fine di gennaio, ma l’indicatore Relative Strength Index (RSI) sul grafico a quattro ore tiene sopra 60 punti, suggerendo che l’ultimo calo è una correzione tecnica.

Al ribasso, la quota di 1.1400 è il primo supporto. Nel caso in cui questo livello si trasformi in resistenza, si potrebbe assistere ad ulteriori perdite verso 1,1350 e 1,1320. Le resistenze si trovano invece a 1,1480 (livello statico), 1,1500 (livello psicologico, livello statico) e 1,1550 (livello statico).

Complessivamente, il cambio EUR/USD ha iniziato la nuova settimana sotto una modesta pressione ribassista dopo aver guadagnato più di 300 pips sull’onda della svolta hawkish della Banca centrale europea (BCE) la scorsa settimana. Finché i compratori continuano a difendere 1,1400, tuttavia, la coppia è pronta per ulteriori guadagni.

Il dollaro statunitense dal canto suo è riuscito a scrollarsi di dosso la pressione di vendita venerdì, con il report sull’occupazione di gennaio che ha rivelato un netto miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro statunitense.

I salari non agricoli sono infatti aumentati di 467.000 unità, superando l’aspettativa del mercato di 150.000, e la lettura di dicembre è stata rivista a 510.000 da 199.000. Ancora più importante, la crescita annuale dei salari è salita al 5,7% dal 5%, ravvivando le speculazioni per un aumento dei tassi di 50 punti base a marzo. Secondo il FedWatch del CME Group, i mercati stanno valutando una probabilità del 30% di un aumento di 50 punti base, rispetto al solo 8% della scorsa settimana.

Tuttavia, è probabile che le prospettive politiche della BCE aiutino EUR/USD a limitare le perdite, almeno per il momento. Durante il fine settimana, il membro del consiglio direttivo della BCE Klaas Knot ha notato che si aspetta il primo rialzo dei tassi nell’ultimo trimestre dell’anno. In una nota a parte, “con l’economia in ripresa, l’inflazione a questo livello e l’aumento del rischio di persistenza dell’inflazione, nuovi acquisti netti di attività diventano meno necessari“, ha detto il policymaker della BCE Martins Kazaks. Kazaks si è astenuto dal nominare un mese specifico per il rialzo dei tassi, ma ha detto che luglio sarebbe troppo presto.

Considerato che il calendario macro non offre grandissimi dati di rilievo in apertura della settimana, il cambio potrebbe faticare a intraprendere un movimento direzionale.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.meteofinanza.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram