Avete mai sentito parlare di asta di chiusura in Borsa e vi siete sempre domandati che cosa sia e in che cosa consista, senza tuttavia avere una risposta semplice e puntuale?

Ebbene, è giunto il momento di rimediare: andiamo a comprendere che cosa sia la chiusura di Borsa e la relativa asta, e quale sia il funzionamento di tale particolare meccanismo, non certo “unico” per la Borsa Italiana.

Asta di chiusura in borsa: come funziona

Al termine dell’asta di apertura e della negoziazione, la giornata di contrattazione in Borsa si chiude con una seconda asta a chiamata (la prima è quella di apertura), l’asta di chiusura.

Con un funzionamento del tutto analogo a quello di apertura, l’asta di chiusura ha luogo nei 5 minuti seguenti la chiusura delle contrattazioni, con lo scopo di realizzare una sorta di “sintesi” della giornata. Cerchiamo di capirne un po’ di più!

Breve introduzione alle fasi della borsa

Chiusura borsa

Al fine di garantire la formazione del prezzo di inizio giornata (il prezzo di apertura) per ogni singolo titolo, il più possibile corrispondente a ciò che il mercato finanziario ritine in quel frangente equo, Borsa Italiana ha realizzato un sistema di aste di apertura e di chiusura che molti investitori ignorano, o non comprendono nel suo complesso.

Cominciamo con il rammentare che la giornata inizia con un’asta di apertura, sulla scia dei vecchi mercati a chiamata (ma, naturalmente, con mezzi elettronici). L’asta di apertura a sua volta si suddivise in una pre-asta, una validazione e l’apertura. Nel dettaglio:

la pre-asta ha luogo dalle 8.00.00 alle 9.00.59 per i titoli che appartengono ai segmenti Blue Chip e Star. In questo intervallo, il sistema permette l’immissione, la modifica e la cancellazione delle proposte di negoziazione. Il sistema ordina in tempo reale le proposte di negoziazione in ordine di prezzo – decrescente se in acquisto, crescente se in vendita – e di tempo, e calcola e aggiorna il prezzo teorico di apertura, secondo le proposte presenti;

la validazione è la fase successiva, in cui si verifica la validità del prezzo teorico. Dura dalle 9.01.00 alle 9.05.00, per un breve intervallo di tempo in cui il sistema non accetta più nuove proposte e non consente di modificare quelle esistenti. Affinchè il prezzo sia considerato valido, la differenza tra il prezzo teorico e quello di riferimento non deve superare una percentuale fissa che attualmente è del 10% per le azioni e del 5% per le obbligazioni convertibili;

la fase di apertura si svolge tra le 9.05.01 e le 9.10.00, ed è il momento in cui il sistema inizia a incrociare le proposte compatibili. I contratti vengono conclusi a un solo prezzo, quello di apertura, fino a esaurimento delle quantità disponibili secondo le priorità di prezzo e di tempo. Ne consegue che gli ordini con un limite inferiore al prezzo di apertura e ordini di vendita con un limite superiore al prezzo di apertura, passano alla negoziazione continua.

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Cos’è l’asta di chiusura di borsa

Se il funzionamento del sistema ad aste e di apertura è chiaro, dovrebbe già essere chiaro che cosa avviene nell’asta di chiusura, il cui funzionamento è del tutto analogo a quello dell’asta di apertura. Si tenga in merito conto come anche le fasi che la compongono sono le stesse: pre-asta, validazione e asta.

L’unica differenza rispetto al sistema di asta di apertura riguarda il fatto che per i segmenti Blue Chip, Star e Ordinario 1, l’estensione temporale è più ridotta, tanto che la fase di validazione e di asta sono eseguite nel corso di soli 5 minuti. Inoltre, se non si riesce ad ottenere un prezzo valido di asta, non viene attivata una nuova fase di pre-asta.

Intuibilmente, le eventuali proposte di negoziazione valide, ma che risultano essere ineseguite al termine di questo frangente, in tutto o in parte, sono automaticamente trasferite all’asta di apertura del giorno successivo come ordini con prezzo limite (se inserito) o come ordini al prezzo di apertura se il giorno precedente erano stati inseriti come ordini al prezzo di chiusura.

Come fare trading in chiusura di borsa

Ora che abbiamo chiarito quale sia il funzionamento delle aste e della formazione del prezzo in Borsa Italiana, può essere utile cercare di spingersi un po’ oltre e capire come fare trading in chiusura.

Per far ciò, ricordiamo – ne abbiamo parlato più volte sul nostro sito – che quando si parla di trading in Borsa, è fondamentale cercare di curare bene i tempi di ingresso sul mercato, ovvero i momenti più idonei per piazzare determinati ordini di acquisto e di vendita di strumenti finanziari. Tra i momenti più “particolari” c’è sicuramente il protagonista del nostro odierno approfondimento, rappresentato dall’asta di chiusura della Borsa.

Chiusura borsa oggi

In tale ambito, abbiamo già rammentato come un’asta di chiusura abbia come utilità quella di determinare l’ultimo prezzo di mercato di un determinato titolo in un determinato giorno. Dovreste già sapere, in proposito, che la determinazione dei prezzi non è mai un processo casuale e disordinato, e anche se è frutto della contrapposizione delle forze della domanda e dell’offerta, è altresì “sovraordinato” in maniera tale che la formazione del prezzo finale / inniziale non dipenda esclusivamente dagli ultimi attori coinvolti nella stipula di un determinato ed ultimo contratto, salvaguardando invece la formazione di un prezzo che la generalità del mercato ritiene accettabile.

Da quanto sopra ne consegue che nel momento in cui prende il via l’asta di chiusura l’investitore avrà la possibilità di piazzare solo alcuni ordini, con un arco temporale ben definito. Utilizzando gli acronimi inglesi (che troverete più spesso nelle vostre avventure finanziarie online) e distanziandoci pertanto da quel che è traducibile in italiano, rammentiamo che gli ordini di cui sopra sono denominati GFA e ATC

Il primo, GFA (acronimo dell’inglese “Good For Auction”) è un ordine che è possibile piazzare in diversi momenti della giornata e, in dettaglio, proprio durante l’asta di chiusura. Dal punto di vista tecnico, un ordine GFA rappresenta una proposta di negoziazione che può essere validata solamente nelle fasi successive al suo inserimento. In alcune situazioni di negoziazioni continue, le GFA rimangono invece sospese, per poter essere riattivate attivate durante la prima nuova fase d’asta corrispondente alle caratteristiche di mercato dell’ordine stesso. In molti mercati, l’unica possibilità di effettuare tali ordini particolari è proprio l’asta di chiusura.

Il secondo, ATC (acronimo inglese per “At The Close”), è piazzabie in qualsiasi momento. Tuttavia, gli ordini sono attivati solo ed esclusivamente durante l’asta di chiusura, anche se magari vengono impartiti ore prima. Non è certo un mistero che il termine stesso di “At The Close” significhi proprio “alla chiusura”, indicando la volontà dell’investitore di inoltrare l’ordine proprio nelle fasi finali della giornata.

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Settori nei quali investire per l’asta di chiusura di borsa

Le aste di chiusura sono frequentemente utilizzate nei mercati regolamentati (non solo italiani) che hanno quotazioni di titoli azionari, e sono fondamentali per poter definire il prezzo finale dei titoli. Nell’ipotesi in cui il prezzo teorico che viene calcolato dal sistema (nelle modalità che sopra abbiamo introdotto pur brevemente) dovesse discostarsi troppo dal prezzo di riferimento (il c.d. “prezzo di controllo”) l’asta non avrà luogo e le proposte vengono automaticamente inserite nelle successive pre-asta ed asta di chiusura.

Come intuibile, le aste di chiusura non sono le stesse per tutti i settori e tutti gli strumenti finanziari, ma avvengono in orari e momenti diversi. Pertanto, per poter organizzare il vostro trading durante le fasi di chiusura, abbiate cura di definire a quale segmento siete interessati e, di conseguenza, quali siano gli orari che prevedono le chiusure per quei titoli.

Per esempio, nel mercato degli ETF l’asta di chiusura è prevista dalle 17:30 alle 17:35 (con chiusura random nell’ultimo minuto 17:35:00 – 17:35:59, in maniera tale che nessuno possa sapere esattamente quale sia il momento di chiusura dell’asta) e come intuibile – e come comune per le altre finalità in altri settori – ha come obiettivo quello di rispondere alle necessità di quegli investitori che desiderano effettuare, o smobilizzare, il proprio investimento in ETF a un prezzo unico, che possa risultare, almeno per gli ETF su indici europei, il più vicino possibile al proprio net asset value (Nav), e comunque coincidente con il prezzo di riferimento del mercato.

Chiusura Borsa Milano

Nell’asta di chiusura negli ETF, la chiusura è random nell’ultimo minuto, ed è permesso solamente l’inserimento di ordini con limite di prezzo. La presenza di un operatore specialista a garanzia della liquidità del mercato, già prevista per la fase di negoziazione continua, è estesa anche all’asta di chiusura.

Nell’asta di chiusura per gli ETF, nell’ipotesi in cui il prezzo teorico di chiusura superi il limite massimo di variazione rispetto al prezzo statico (in questo caso, il prezzo teorico non viene validato), è attivata un’ulteriore asta di volatilità di cinque minuti (più un intervallo variabile della durata massima di un minuto, determinato dal sistema di negoziazione in modo casuale). Tale asta di volatilità, ulteriore rispetto all’asta di chiusura, può essere attivata una sola volta – ricorda il sito internet di Borsa Italiana.

Infine, nell’ipotesi in cui negli ultimi due minuti della negoziazione continua si dovessero realizzare le condizioni per una sospensione automatica (cioè, si supera la soglia di variazione massima rispetto al prezzo statico o dinamico), la piattaforma attiva immediatamente la fase di asta di chiusura.

Per saperne di più, vi consigliamo di consultare il sito internet borsaitaliana.it, recandovi nella sezione del mercato di vostro interesse e verificando il calendario di Borsa Italiana.

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