Come qualsiasi altro mercato finanziario, anche il Forex è legato alle logiche della domanda e dell’offerta. E proprio per questo motivo qualsiasi trader dovrebbe porre nel proprio bagaglio “base” la comprensione dei principi che muovono la domanda e l’offerta del mercato, poiché la contrapposizione di queste forze è la principale molla che può scatenare l’evoluzione in rialzo o in ribasso di uno strumento finanziario e, nel nostro caso, di una valuta. Ma quale è l’offerta nel Forex? E quali sono le determinanti che conducono domanda e offerta a influenzare quel che accade all’interno dei mercati valutari?

Che cosa è l’offerta?

Cominciamo con il ricordare che l’offerta è quell’elemento che misura quanta merce è disponibile sul mercato in un dato momento. Come intuibile, se l’offerta di un prodotto è abbondante, nessuno farà fatica a reperirlo e, di conseguenza, il suo prezzo sarà destinato a calare; se invece l’offerta di un prodotto è molto ristretta, è possibile che diventi improvvisamente più “prezioso” e, dunque, che chi è interessato sia disposto a pagare di più per poterselo aggiudicare.

Facciamo un esempio.

Le fragole sono uno dei frutti più apprezzati nel periodo estivo. Immaginiamo che, in virtù di un raccolto particolarmente favorevole o in virtù dell’ingresso sul mercato di nuovi importatori, la prossima stagione si caratterizzi per una loro offerta particolarmente importante. A parità di altre condizioni, il prezzo delle fragole subirà una conseguente diminuzione, considerando che nessuno incontrerà alcuna fatica nel poterle reperire. Ma cosa succede se le caratteristiche climatiche sono talmente sfavorevoli da aver falcidiato il 90% del raccolto delle fragole? Come potrete immaginare, il loro prezzo subirà un pronto incremento, valutato che questo frutto sarà diventato merce piuttosto “rara”, con l’offerta non in grado di soddisfare la domanda di tutti coloro che avrebbero voluto avere sulla propria tavola imbandita un bel cesto di fragole.

L’esempio appena riprodotto è troppo banale? Pensiamo ai sassi che potete trovare in spiaggia, e ai diamanti. Entrambi – per certi versi! – sono pietre (o quasi): la differenza è che i primi non valgono niente, poiché nel mondo ne esiste una quantità evidentemente elevatissima, mentre i secondi sono preziosissimi, poiché molto rari.

La stessa cosa che abbiamo sopra sintetizzato nel semplice caso appena riportato, avviene su tutti i mercati finanziari e, in essi, anche sul Forex. Quando – cioè – l’offerta di una valuta aumenta (poiché magari molte persone stanno pensando di “disfarsene”) il prezzo della stessa tenderà a diminuire, mentre l’opposto avviene nel caso in cui l’offerta di una valuta stia scendendo.

Che cosa è la domanda

Se il concetto di offerta è chiaro, lo sarà certamente anche quello di domanda: la domanda rappresenta infatti la misura di quanto il mercato desidera un determinato bene o, nel caso dei mercati finanziari, uno strumento finanziario.

Calando il concetto di cui sopra sul Forex, possiamo agire in maniera opposta quanto abbiamo ricordato in relazione all’offerta: se la domanda di una valuta è molto alta, il suo prezzo sarà destinato a scendere (a stabilità di offerta) mentre se la domanda di una valuta è molto bassa, il suo prezzo sarà destinato a salire (sempre a parità di offerta).

Le regole di cui sopra sono sempre valide?

Affinchè le logiche di forza di domanda e di offerta siano verificabili, è necessario che alcuni pre-requisiti siano garantiti all’interno del mercato. Il primo, particolarmente importante, è che non esista alcuna differenziazione del prodotto: sul mercato dovrà esistere pertanto un solo prodotto, venduto a un solo prezzo per ogni consumatore. Nel Forex tutto questo è ben verificabile: il dollaro statunitense è tale sia qui da noi che in Nuova Zelanda, e sia i nostri trader che quelli neozelandesi potranno acquistarlo a uno stesso prezzo.

Il secondo elemento di base per poter far verificare nella realtà le logiche di forza di domanda e offerta è legato al fatto che l’interesse nei confronti dell’acquisto e della vendita non risponda a esigenze fondamentali per la vita umana: il comportamento dei trader dinanzi a bene ritenuti indispensabili per la propria sopravvivenza (si pensi all’acqua) sarebbe infatti influenzato da altre determinanti sopra non specificate.

Il terzo elemento è legato alla mancanza di sostituti. In altri termini, quel determinato bene, unicamente distinto all’interno del mercato, non deve avere alternative in grado di permettere al trader di soddisfare lo stesso bisogno. Anche questo concetto è facilmente verificabile all’interno del mercato valutario, considerando che non esiste un prodotto sostitutivo alla valuta che stiamo cercando di acquistare o di vendere, e lo stesso avverrà presumibilmente in futuro.

Tre diverse situazione di mercato

Se quanto abbiamo scritto sopra è sufficientemente chiaro, dovreste sapere che il mercato si può trovare solamente in tre diversi stati:

  1. la domanda supera l’offerta: vi è concorrenza tra i partecipanti al mercato sul lato dell’acquisto. Una simile situazione favorisce l’incremento dei prezzi dei beni di riferimento, valutato che non ci saranno beni in offerta sufficienti a soddisfare tutte le richieste;
  2. l’offerta supera la domanda: vi è concorrenza tra i partecipanti al mercato sul lato della vendita. Una simile situazione favorisce il decremento dei prezzi dei beni di riferimento, valutato che non ci saranno domande sufficienti per poter assorbire tutte le offerte;
  3. domanda e offerta coincidono: in questo scenario il mercato è in una condizione di equilibrio, e non vi è concorrenza tra i partecipanti ad acquistare e a vendere. Il mercato prevede infatti un prezzo di equilibrio che consente a tutti di acquistare e di vendere esattamente ciò che sono disposti ad acquistare e a vendere. Una condizione pertanto ottimale, poichè sia i consumatori che i venditori di beni e servizi possono ben ritenersi soddisfatti.

Come potrai ben immaginare, la situazione di equilibrio è una situazione particolarmente precaria, poichè tenderà ad allontanarsi dall’equilibrio in continuazione: una tale deviazione farà si che la concorrenza sia portata ad aumentare (sul lato della domanda o dell’offerta, a seconda di dove “pende” la forza), spingendo così i prezzi nuovamente in area di equilibrio. In altre parole, la concorrenza sul lato della domanda o dell’offerta si autoelimina, conducendo il mercato verso il nuovo punto di equilibrio.

Che cosa è il mercato finanziario

Il mercato finanziario è un mercato nel quale persone e organizzazioni possono negoziare strumenti finanziari, materie prime e altri beni fungibili, a un prezzo che sarà determinato dalla domanda e dall’offerta (di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti). I mercati trovano pertanto il loro equilibrio sulla contrapposizione di due controparti (gli acquirenti e i venditori), e svolgono la funzione principale di mettere in contatto chi è interessato a comprare e chi è interessato a cedere, in maniera tale che entrambe le parti possano “trovarsi” con maggiore facilità.

Anche in questo caso, non possiamo che compiere un breve parallelismo con un qualsiasi mercato rionale: se non esistessse un luogo di incontro tra i venditori di frutta e verdura e i compratori interessati a ortaggi & co., il reperimento dei nostri alimenti preferiti sarebbe molto più complicato. La stessa cosa avviene sui mercati finanziari, con la sola differenza che a divenire oggetto degli scambi sono soprattutto strumenti – appunto – finanziari, e che oggi giorno la dematerializzazione degli scambi ha creato un “non luogo” di scambio (lo vedremo tra qualche capitolo) nella rete.

Varie tipologie di mercati finanziari

Naturalmente, non esiste un unico mercato di strumenti finanziari, bensì tanti mercati quanti sono gli strumenti finanziari che è possibile comprare o vendere. Vediamo insieme quali sono le principali forme di mercato al quale potete fare riferimento.

Mercato dei capitali

Il mercato dei capitali ha come obiettivo quello di permettere alle società emittenti di reperire delle risorse finanziarie con un’ottica di lungo termine. Può essere riferibile a un approccio primario e uno secondario, e può essere diviso in due sottogruppi, come quello delle obbligazioni e quello delle azioni.

Intuibilmente, il mercato delle obbligazioni è un mercato nel quale vengono acquistate e vendute delle obbligazioni, ovvero dei titoli di debito attraverso cui le società cercano di reperire finanziamenti, mentre il mercato delle azioni consente alle società di condividere con il pubblico indistinto una parte delle proprie partecipazioni.

Altrettanto intuibilmente, le posizioni di obbligazionisti e azionisti saranno drasticamente diverse, e ne parleremo in specifici approfondimenti. Per il momento, sia sufficiente ricordare che chi acquista un’obbligazione diviene creditore della società, ottenendo per questa sua posizione una cedola periodica (tranne nelle ipotesi di zero coupon bond) e il valore nominale del suo investimento alla scadenza, eventualmente maggiorato. Chi invece acquista un’azione, partecipa al capitale di rischio societario, esercitandone diritti amministrativi e patrimoniali.

Per quanto invece concerne la suddivisione tra mercati primari e secondari, i mercati primari sono quelli relativi alle “nuove emissioni”, ovvero alla compravendita di azioni e di obbligazioni che vengono emesse per la prima volta. I mercati secondari sono invece i mercati nei quali compratori e venditori scambiano strumenti finanziari non di nuova emissione, ma che circolano già all’interno del mercato dei capitali.

Se quanto sopra non vi è sufficientemente chiaro… non preoccupatevi: è del tutto normale avere un pizzico di smarrimento nel momento in cui ci si relaziona per la prima volta a questi concetti. E, giusto per complicare ulteriormente lo scenario, può essere utile ricordare fin da questa sede di premessa che non sempre gli strumenti finanziari vengono scambiati all’interno dei mercati regolamentati: è infatti possibile che compratori e venditori si accordino al di fuori di questi contesti, dando seguito a uno scambio “over the counter“. È il caso, ad esempio, di due parti che scelgono di acquistare e vendere azioni di società che non sono quotate all’interno dei mercati di Borsa.

Forex

Il Forex è uno dei mercati finanziari più noti da tutte le persone che si avvicinano al mondo degli investimenti online, grazie all’offerta di specifici broker che si sono specializzati nella fornitura di sevizi di trading sul mercato delle valute.

Per tutti coloro i quali non ne avessero ancora fatto conoscenza, il Forex è il mercato nel quale è possibile scambiare una valuta contro un’altra (ad esempio, acquistando dollari in cambio di euro, franchi svizzeri in cambio di yen, sterline in cambio di rubli, e così via). Si tratta del mercato più liquido del mondo, in cui – quotidianamente – avvengono scambi per oltre 5 trilioni di dollari. Quanto sopra determina poi tutta una serie di ulteriori conseguenze: tra le varie, la possibilità di poter aprire e chiudere le proprie posizioni in tempo reale, visto e considerato che con un volume di scambi così elevato, difficilmente la vostra posizione sarà “ineseguita”.

Commodity

Un altro mercato particolarmente noto ai trader online è quello delle commodity, che spesso finiscono con l’essere degli asset utilizzati come sottostanti per gli strumenti derivati. Senza spingerci troppo in avanti con il dettaglio di questi prodotti, possiamo sinteticamente ricordare come il mercato delle commodity (materie prime) include decine di diversi asset, all’interno delle quali l’investitore potrà naturalmente scegliere il suo preferito per poter adempiere alle esigenze di diversificazione finanziaria.

Didatticamente, è possibile suddividere le materie prime in “hard commodity”, riconducibili a tutti i prodotti che di norma vengono “estratti”, come l’oro, il petrolio, il rame, il ferro, e così via, e le “soft commodity”, che sono invece tutte quelle materie prime tipicamente agricole, come il grano, il cotone, il caffè, lo zucchero, e così via.

Derivati

Un altro mercato particolarmente caro a tutti i trader online è quello dei derivati. I derivati sono particolari strumenti in cui valore è determinato dal valore di un asset sottostante, come un’azione, un’obbligazione, una materia prima, una valuta o addirittura un mutuo. L’obietivo “originario” degli strumenti derivati è quello di poter garantire un’adeguata copertura dei rischi (di cambio, di tasso, ecc.). In realtà, con il passare degli anni – e con l’avvento del web – l’investimento in strumenti derivati ha finito con l’assumere una chiave prevalentemente speculativa.

Peraltro, così come avviene nei confronti del mercato dei capitali, anche il mercato degli strumenti finanziari derivati è suddivisibile in due parti: nella prima troviamo tutti gli strumenti standardizzati per uno scambio “futuro”, a condizioni predeterminate o predeterminabili. In questo mercato “exhcange-traded” sono acquistabili futures, opzioni call (che forniscono un diritto all’acquisto) o opzioni put (che forniscono un diritto alla vendita). Nella seconda parte, over the counter, i contratti sono invece scambiati tra due controparti senza l’utilizzo di servizi da parte di intermediari.

Mercato assicurativo

I mercati finanziari possono ben sfociare anche nei comparti assicurativi. Nel mercato assicurativo finanziario si possono infatti scambiare strumenti di varia natura, utili per potersi coprire da rischi diversi. Le assicurazioni acquistabili all’interno di questo mercato servono infatti a trasferire il rischio di una perdita da una parte all’altra, in cambio di un pagamento.

Alla luce di quanto sopra, il panorama che potete trarne è evidentemente piuttosto ricco e complesso. Avrete infatti già intuito che investire in un mercato (come quello azionario) sarà molto diverso che investire in un altro mercato (come quello degli strumenti derivati) per caratteristiche dell’operazione, rischi, orizzonti temporali e tanto altro ancora. Proprio per questo motivo, alcuni trader ambiscono a investire in un determinato comparto e rigettano al mittente l’idea di farlo in un altro. E proprio per questo motivo altri trader – spesso i più lungimiranti – colgono l’occasione di valutare tali divergente per poter creare una migliore diversificazione del proprio portafoglio.

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Al di là della tipologia di trader alla quale appartenete, quel che vi consigliamo di fare è naturalmente quello di avvicinarvi con particolare cautela al mondo degli investimenti finanziari, leggendo con attenzione la nostra guida e tutti gli approfondimenti che trovate su questo sito. Siamo convinti che al termine di queste letture riuscirete a disporre di tutte le conoscenze utili per poter capire quali siano le vostre caratteristiche di investitore e quali siano le ambizioni che desiderate porre: tra i due punti, la linea di congiunzione sarà rappresentata dala possibilità di strutturare un opportuno piano d’azione, in grado di guidarvi, passo dopo passo, nel raggiungimento di qualsiasi obiettivo!

Tornando alla nostra accademia, ora che abbiamo compreso che cosa sia il trading di strumenti finanziari, come funzionano i meccanismi di offerta e domanda sui mercati finanziari e quali tipologie principali di mercati finanziari esistono, è giunta l’ora di entrare nel dettaglio di uno dei principali comparti: quello valutario. Il prossimo passo che vogliamo condividere con voi è infatti “che cosa è il Forex”. Cosa aspettate?

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