Le azioni di Dell Technologies (NYSE: DELL) registrano un leggero calo nelle contrattazioni premarket dopo l’annuncio delle dimissioni improvvise di Yvonne McGill, Chief Financial Officer dell’azienda. Una mossa inaspettata che ha sorpreso investitori e analisti, soprattutto considerando la vicinanza con l’Investor Day previsto tra poche settimane e la recente pubblicazione dei risultati trimestrali.
La società ha comunicato che David Kennedy, attuale Senior Vice President of Global Business Operations, Finance e veterano di lungo corso in Dell, assumerà il ruolo di CFO ad interim. McGill, invece, continuerà a collaborare come consulente fino al 31 ottobre 2025.
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Dell ha sottolineato che le dimissioni non derivano da disaccordi interni legati a bilanci, controlli finanziari, pratiche contabili o politiche aziendali. In un comunicato ufficiale, Jeff Clarke, Vice Presidente e Chief Operating Officer, ha ribadito la solidità del gruppo:
“Rimaniamo fiduciosi nella nostra posizione di mercato, nel percorso di crescita e nelle opportunità di creazione di valore a lungo termine, sostenute anche dai nostri sforzi di modernizzazione.”
Tuttavia, secondo gli analisti di Morgan Stanley, la tempistica dell’uscita di McGill lascia intendere una decisione presa in tempi rapidi. Il fatto che Dell abbia diffuso i risultati solo una settimana fa e abbia in programma un incontro con gli investitori fra meno di un mese contribuisce a creare incertezza nel mercato.
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Nonostante il cambio ai vertici, Dell ha confermato le previsioni per il terzo trimestre fiscale e per l’intero anno, già comunicate ad agosto. La società aveva fornito stime caute sugli utili per azione per il trimestre in corso: 2,45 dollari per azione rettificata, leggermente inferiori alle aspettative di Wall Street fissate a 2,55 dollari. Sul fronte dei ricavi, invece, Dell prevede un range compreso tra 26,5 e 27,5 miliardi di dollari, superiore alle stime medie degli analisti di 26,31 miliardi.
Dall’inizio del 2025, il titolo Dell segna un rialzo di oltre il 5%, performando meglio di HP ma rimanendo sotto il rendimento complessivo dell’indice S&P 500.
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