CROSS EURO-DOLLARO SOFFRE PER LE INCERTEZZE POLITICHE CHE MINANO LA TENUTA DELL’UNIONE EUROPEA

Le incertezze politiche che gravano sul Vecchio Continente con l’ avvicinarsi delle elezioni in Olanda e Francia hanno pesato sulla moneta unica europea nei confronti del biglietto verde, nonostante un Dollar Index che ha risentito dell’ indecisione della FED sulla tempistica di aumento dei tassi d’ interesse USA emersa dalla lettura delle Minute dell’ ultima riunione del Federal Open Market Committee ( FOMC ). Il cross EUR/USD, facendo registrare una chiusura d’ottava a quota 1,0561 ha lasciato sul terreno lo 0,50% rispetto al close della settimana precedente, a fronte di un minimo a 5 sedute pari a 1,0492 ed un massimo che nello stesso periodo ha si è attestato a quota 1,0637.

Partenza settimanale col segno rosso per il cambio Euro-Dollaro per colpa delle voci che davano l’ avanzata dei partiti di estrema destra anti-euro nei sondaggi sulle elezioni in Olanda e Francia.

Cross EUR/USD indebolito anche dal dato sulle vendite di case esistenti negli USA che,nel mese di Gennaio si è attestato oltre le attese degli analisti ( 5,55 milioni di unità ) a quota 5,69 milioni di unità ed in forte rialzo ( +3,3% ) rispetto alla rilevazione di 5,51 milioni rivista di Dicembre.

La lettura contrastata dei verbali della riunione del FOMC ha dato ossigeno, invece ossigeno al cambio Euro-Dollaro. Dalle Minute si è venuto a conoscenza che diversi membri del braccio operativo della FED spingono per un aumento dei tassi in tempi molto rapidi ( Marzo ), mentre la maggioranza dei membri del board preferirebbe temporeggiare finché non sarà chiarato il nuovo piano fiscale promesso dall’ amministrazione Trump.

Sono state così disattese le aspettative di coloro che dopo il discorso da “ Falco “ della Presidente della Fed, Janet Yellen, della scorsa settimana, pronosticavano con una probabilità elevatissima un allentamento sui tassi a Marzo. Il dollaro arranca in attesa che Trump, il prossimo Martedì, sveli davanti al Congresso i dettagli della così tanto attesa riforma fiscale. Steve Mnuchin, Segretario al Tesoro difronte alle telecamere CNBC, ha affermato che le riforme fiscali saranno “davvero significative”.

Sul fronte macro il dollaro è stato frenato nel rapporto con l’ Euro dal rallentamento dell’attività delle imprese del settore privato USA registrato nel mese di Febbraio, scesa dal massimo degli ultimi 14 mesi. Il report di mercato Markit ha evidenziato che l’indice flash dei direttori acquisti (PMI) per il settore dei servizi, questo mese, è sceso a 53,9 ( attese 55,8 ) da una lettura di Gennaio di 55,6, il massimo da Novembre 2015. Il dato relativo al settore dei servizi è indicatore molto importante per stimare la crescita negli USA, in quanto rappresenta circa l’80% dell’economia statunitense.

Diminuito a Febbraio anche l’ indice flash dei direttori acquisti (PMI) per il settore manifatturiero, calato a 54,3 dai 55 registrati il mese precedente. Anche in questo caso la lettura è stata peggiore dei pronostici degli analisti che avevano previsto un aumento a 55,3. Nonostante il calo, i due dati di PMI si trovano al di sopra della soglia dei 50 che indica espansione dei settori.

Cambio Euro-Dollaro ancora stabile e lontano dai minimi di inizio ottava dopo la diffusione del dato oltre le attese, relativo al numero delle nuove richieste settimanali di sussidio di disoccupazione. Il report del Dipartimento per il Lavoro USA, infatti, ha reso noto che le nuove richieste di disoccupazione nella settimana al 18 Febbraio è aumentato di 6.000 unità a 244.000 unità, a dispetto dei pronostici degli analisti che si aspettavano aumento di 2.000 unità dalle 239.000 unità, riviste, della settimana precedente. Nonostante l’aumento si tratta di una lettura ancora una volta al di sotto delle 300.000, livello che indica espansione del mercato del lavoro. È invece diminuita la media mobile mensile, attestatasi a 241.000 unità, in calo di 4.000 unità rispetto alla settimana precedente.

La media mobile a quattro settimane consiste in un termometro più preciso per misurare l’andamento del mercato del lavoro in quanto riduce la volatilità più accentuata di ogni singolo dato settimanale. Si è trattato del valore più basso registrato da Luglio del 1973. Scese anche le richieste di disoccupazione continua nella settimana conclusasi l ’11 Febbraio, diminuite a 2,060 milioni si unità da 2,077 milioni unità della settimana precedente.

Le attese erano per un calo minore a 2,068 milioni. Chiusura settimanale debole per il cross EUR/USD dopo che gli ultimi dati in arrivo dagli Stati Uniti hanno messo in risalto la revisione al rialzo dell’ indice che misura la fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan che, a Febbraio, in versione definitiva, ha fatto registrare 96,3 punti dai 95,7 punti stimati in via preliminare. Il dato ha battuto le attese degli gli analisti che non andavano oltre 96,1 punti. Dati economici positivi fanno aumentare le probabilità di rialzo dei tassi favorendo la divisa statunitense. Sotto i pronostici degli analisti ( 575.000 unità ), invece, il dato relativo all’indice statunitense che misura le vendite di nuove case, attestatosi a 555.000 unità.

Buona performance settimanale per il nostro sistema operativo capace di centrare 4 obiettivi della strategia Short, 2 nella versione Intraday e 2 nella variante Over. Abbiamo in portafoglio anche una posizione Long Multiday, attivata da quota 1,05 e che sarà sfruttata in trading attivo con obiettivi finali posti tra quota 1,08 e 1,085.

La visione rialzista consiglia l’apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,0572 Target Price attesi in area 1,0584 ed 1,0603, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,0538. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,0603, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,0615 ed 1,0645; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,0561 in chiusura di candela oraria.

Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,0645, per tenare di prendere profitto in area 1,0665 ed 1,0706 estesa a 1,0729 ; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,0603 in chiusura di candela oraria Consigliati Long Speculativi in caso di ulteriori affondi in area 1,0392, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0429 ed 1,047; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,033 in chiusura di candela oraria.

La strategia Short, invece, prevede l’ apertura di posizioni ribassiste, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,0538; Target Price attesi in prima battuta a 1,0532 ed 1,0498; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,0572 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,0498 per sfruttare possibili cali in area 1,047 ed 1,0457. Fissare uno Stop Loss, con l’ intento di non far aumentare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,0561 in chiusura di candela oraria.

Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,0457 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi a 1,0432 ed 1,0392; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,0498 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,0749, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,0706 ed 1,0683; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,0795 in chiusura di candela oraria.

Dal punto di vista tecnico, superate le prime resistenze di brevissimo, potremmo assistere ad ulteriori rialzi del cambio Euro – Dollaro, senza però escludere qualche possibile storno, per scaricare gli oscillatori sui time – frame minori. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 – 1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde.

Fino ad ora comprare sui minimi e vendere EUR/USD sui massimi ha dato ottimi frutti. Proveremo ad entrare Long Multiday in caso di nuovo pull-back di area a 1,05 -1,055, fissando il Target Price a 1,08 -1,085. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,04 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti acquisti Multiday sulla forza in caso di chiusura settimanale maggiore di 1,08, per puntare prima a quota 1,09 ed in un secondo momento a 1,10. Stoppare la posizione in caso di close di ottava minore a 1,0585.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.meteofinanza.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram