CROSS EUR-USD VOLA SU NUOVI TOP DI PLURIENNALI, METTE NEL MIRINO LA RESISTENZA DI LUNGO PERIODO IN AREA 1,22

Il cross EUR-USD rinnova i propri massimi da Gennaio 2015 toccando quota 1,2094, salvo poi concludere gli scambi settimanali a quota 1,2036, in deciso rialzo dell’ 1,50% rispetto alla chiusura dell’ ottava precedente. Il cambio Euro-Dollaro, inoltre, ha fatto registrare anche  il primo close settimanale, ad oltre 2 anni e mezzo, sopra quota 1,20.

Non è di certo mancata la volatilità sul mercato del Forex, dove la scena è stata dominata dalle tensioni geopolitiche tra USA e Corea del Nord, dopo il nuovo test nucleare nordcoreano, e dalla riunione della Banca Centrale Europea.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO-DOLLARO

È stata una partenza settimanale in pieno slancio per il cambio Euro-Dollaro che, come anticipato ha approfittato delle nuove tensioni scoppiate nell’ area del Pacifico dopo il sesto test balistico nordcoreano. Ancora un duro faccia a faccia tra Pyongyang e Washington, da dove il presidente statunitense Trump, oltre a chiedere sanzioni contro chi intrattiene scambi commerciali con la Corea del Nord, ha reso noto che una soluzione militare al problema nordcoreano è già pronta sul tavolo delle varie opzioni. Biglietto verde in decisa discesa, sotto quota 91 di dollar index , dopo le affermazioni della banchiera centrale e membro del FOMC, Leal Brainard, che in un intervento all’ Economic Club di New York, ha dichiarato che la Fed starebbe pensando agire con più prudenza sui tassi, alla luce della modesta crescita dei prezzi.

Moneta unica europea che ha messo il turbo nei confronti della divisa statunitense dopo il nulla di fatto sui tassi d’ interesse dell’ Eurozona, al termine del meeting della BCE. Il governatore Mario Draghi ha ribadito che gli acquisti di asset continueranno finché l’ inflazione non aumenterà di pari passo con la crescita. Draghi ha dichiarato che l’ istituto centrale di Francoforte monitora con molta attenzione la forza dell’ Euro e che il Fomc ha iniziato a discutere di un futuro ridimensionamento degli stimoli monetari, lasciando aperto uno spiraglio a maggiori dettagli che con molta probabilità verranno resi noti nel corso del prossimo meeting BCE di Ottobre.

Sotto l’ aspetto macro, il cambio Euro-Dollaro ha beneficiato della deludente lettura del dato relativo agli ordini di beni durevoli di Agosto. Il Dipartimento per il Commercio statunitense ( Bureau of the Census ), ha fatto sapere che gli ordinativi di beni durevoli nel mese di Agosto hanno subito una netto calo, pari a -6,8%, a dispetto di un rialzo dell’1% pronosticato dagli analisti. Il dato “ Core “, invece, al netto della categoria volatile dei trasporti, ha fatto registrare un incremento dello 0,6% , a dispetto di un +0,5% delconsensus. Il dato sugli ordinativi di beni durevoli, ovvero beni industriali destinati a durare almeno 3 anni, viene molto tenuto in conto dalla FED per monitorare lo stato di salute della prima economia mondiale.

Dollaro ancora più debole dopo la deludente lettura relativa agli ordini di fabbrica, che nel mese di Luglio hanno registrato un calo del 3,3% rispetto alla rilevazione precedente, quando, invece, erano cresciuti del 3,2%. La discesa era comunque attesa dai pronostici degli analisti.

Cross EUR-USD che ha tirato un po’ il fiato dopo che l’ indice ISM non manifatturiero, nella lettura di Agosto ha evidenziato una crescita a 55,3 punti, dai 53,9 punti del mese precedente. Anche questo dato era stato ampiamente atteso dalle previsione degli analisti, che si erano spinti anche oltre, pronosticando una lettura 55,4 punti. Nella settimana al 1° settembre, l’indice che misura le nuove richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha evidenziato un +3,3% attestandosi a 420,5 punti. Il dato termometro del settore immobiliare statunitense viene elaborato dalla Mortgage Bankers Association (MBA).

In leggera discesa la lettura finale dell’ indice PMI Servizi, a cura della società Markit, in calo a 56 punti nel mese di Agosto, rivisto al ribasso dai 56,9 punti della stima flash. I pronostici degli analisti, invece, erano per un dato in linea con la previsione iniziale.

Le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione, secondo il consueto rapporto diffuso dal Dipartimento per il Lavoro USA, nella settimana che si è conclusa il 2 Settembre, sono aumentate oltre le attese degli analisti, attestandosi a 298 mila unità, dalle 236 mila unità della lettura precedente ( consensus 241 mila unità ). Si è trattato del livello più elevato registrato da Aprile 2015, ma tuttavia ancora al di sotto del tetto delle 300 mila unità che determina l’ottimo stato di salute del mercato del lavoro negli USA. In calo, invece, le richieste continue di sussidio, scese, al 26 Agosto, a 1,940 milioni di unità da 1,945 milioni di unità della precedente rilevazione ( attese 1,945 milioni di unità ).

L’ ultimo dato settimanale arrivato da oltreoceano, invece, ha riguardato l’indice che misura la fiducia dei consumatori IBD/TIPP (Investor’s Business Daily e TechnoMetrica Institute of Policy and Politics) aumentato a Settembre, da 52,2 punti a 53,4 punti ( consnsus 53,1). Una lettura oltre i 50 punti indica di espansione mentre un valore sotto i 50 punti è sinonimo di contrazione.

I dati più rilevanti arrivati dall’ area Euro hanno visto i prezzi alla produzione nell’ Eurozona rimanere stabili nel mese di Luglio, in miglioramento dal -0,2% fatto registrare a Giugno. Su base annua, invece, la variazione è stata del +2%, ma pur sempre minore delle attese che invece sia spettavano una crescita del 2,2% sul 2016 e dello 0,1% su base mensile.

Euro sostenuto dalla buona lettura dell’ indice Sentix, che misura il sentiment di investitori ed analisti sull’ andamento dell’ economia della zona euro, attestatosi nel mese di Settembre a 28,2 punti dai 27,7 punti della rilevazione precedente, battendo le attese degli analisti, ferme a 27,4 punti.

In lieve calo l’indice PMI servizi, elaborato grazie alle indicazioni dei direttori di acquisto delle principali aziende europee del terziario, che nel mese di Agosto, secondo la lettura finale, è sceso a 54,7 punti, in leggera discesa dai 54,9 punti della stima preliminare.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Buona la performance settimanale ottenuta dal nostro Trading System attivo sul mercato del FOREX che preso profitto su 3 obiettivi della strategia Long: 2 nella versione Intraday ed 1 nella versione Over.

La strategia rialzista valida per la prossima ottava consiglia di attivare posizioni rialziste nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria maggiore di 1,2068; Target Price individuati in area 1,2096 ed 1,2142, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1994. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,2142, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,2171 ed 1,2218; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,2036 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,2218, per tentare di prendere profitto in area 1,2246 ed 1,2293 estesa ad 1,234; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,2168 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,1745, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,1818 ed 1,1846, estesa a 1,172; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,167 in chiusura di candela oraria.

La strategia ribassista, invece, consiglia l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,1994; Target Price attesi in prima battuta a 1,1965 e successivamente a 1,192; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,2068 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,192 per sfruttare possibili cali in area 1,1892 ed 1,1846; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,2036 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,1846 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1818 ed 1,179, estesi a 1,1745; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,192 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,234 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,2293 ed 1,2218; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,2416 in chiusura di candela oraria o daily.

Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,14 – 1,145, fissando il Target Price in area 1,16 -1,165. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,125 in chiusura di candela giornaliera.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, hanno messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,08 hanno in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,12 e successivamente hanno saputo fare ancora meglio volando sugli attuali massimi ad oltre 30 mesi, abbondantemente sopra quota 1,18.

In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro è ritornato a farsi nuovamente interessante anche nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,12 ha generato l’ allungo verso area 1,16-1,18. Al ribasso, quindi, area 1,14 diventa il supporto fondamentale per la pista rialzista appena evidenziata, la cui rottura potrebbe attivare nuove discese in area 1,12 in un primo momento e successivamente in area 1,10.

Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano state compresse per oltre 2 anni dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. La fuoriuscita dal range verificata da due settimane potrebbe gettare le basi per ulteriori rialzi con obiettivi in area 1,22. Fino a pochissimo tempo fa, comprare sui minimi ( 1,05 ) e vendere sui massimi ( 1,15 ) aveva un senso, ed in più occasioni aveva dato ottimi frutti.

Adesso, essendo stata rotta al rialzo la parte alta della congestione, per le operazioni contro-trend si consiglia di operare con estrema cautela, in quanto la corsa della moneta unica europea sul medio-lungo periodo dopo aver raggiunto e superata area 1,20, resistenza di lungo periodo, potrebbe essere proiettata verso l’ostacolo successivo posto a quota 1,22 estesa ad area 1,24, senza però escludere possibili pull-back in area 1,16-1,165, per scaricare gli oscillatori di breve dall’ ipercomprato.

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