IL CROSS EUR-USD RISALE OLTRE QUOTA 1,07 IN ATTESA DI CONOSCERE IL RISULTATO DEL PRIMO TURNO DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI FRANCESI

Alla vigilia dell’ importante appuntamento elettorale francese, il cambio Euro-Dollaro risale la china mettendo a segno una performance settimanale pari a +1,1%, riportandosi sopra la resistenza di brevissimo in area 1,07.

La fiducia sulla moneta unica europea nei confronti del biglietto verde è ritornata dopo che i sondaggi per la lotta alla conquista dell’ Eliseo, nelle ultime 48 ore hanno visto il candidato centrista Emmanuel Macron avvantaggiarsi nei confronti di tutti gli altri aspiranti alla presidenza francese.

A tallonare un po’ più da vicino Macron, secondo i sondaggisti, ma con uno scarto abbastanza ampio, compreso tra il 6-8% di preferenze la candidata del Front National, Marine Le Pen. Lo scarto tra i due, però, si sarebbe nettamente ampliato a favore del candidato centrista ( 65% contro 35% ) in caso di ballottaggio.

A trascinare giù il dollaro in rapporto con l’ Euro hanno contribuito anche una serie di dati macro abbastanza deboli, che hanno buttato non poche ombre sulla capacità degli USA di mantenere lo stesso ritmo di crescita economica degli ultimi anni.

Il cross EUR-USD, grazie al mix di fattori che abbiamo appena descritto, ha fatto registrare un massimo a 5 giorni, nonché massimo a 3 settimane, pari a 1,0779, salvo poi chiudere gli scambi settimanali a quota 1,0728. Mentre il minimo toccato nello stesso periodo si è attestato a quota 1,06.

IL CAMBIO EURO-DOLLARO SOSTENUTO DA DATI ECONOMICI STATUNITENSI SOTTO LE ATTESE E DAL RECORD DELLE PMI DELL’ EUROZONA

La settimana macro statunitense si è aperta con la lettura dell’ indice che misura l’ avvio di nuovi cantieri, sceso nel mese di Marzo a 1,22 milioni di unità, da 1,3 milioni di unità registrati nel mese di Febbraio, e al di sotto delle attese che avevano pronosticato 1,25 milioni di unità. Debole anche la lettura dell’Indice principale di Marzo, calato allo 0,4%, rispetto allo 0,5% del mese precedente. Nonostante il calo, la rilevazione è stata comunque superiore alle attese degli analisti che non si spingevano oltre lo 0,2%. Ha deluso anche la diffusione del dato relativo all’indice Philly Fed che nel mese di Aprile è crollato a 22 punti, a dispetto dei 32,8 punti fatti registrare a di Marzo, e sotto le attese ferme a 25,5 punti.

Peggio delle attese anche il dato relativo alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che, nella settimana al 15 Aprile sono salite a 244.000 unità rispetto alle 234.000 unità della precedente rilevazione, mentre i pronostici indicavano una lettura settimanale pari a 240.000 unità. In calo, invece, la media quattro settimane, scesa di 4.250 unità a 243.000. E’ bene sapere che la media mobile mensile è un termometro più affidabile per misurare lo stato dell’ occupazione, in quanto meno volatile rispetto alle singole rilevazioni settimanali. Sono diminuite anche le richieste continue di disoccupazione, scese a 1,979 milioni di unità nella settimana terminata l’8 Aprile, da 2,028 milioni di unità della precedente rilevazione ( attese 2,024 milioni di unità.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici arrivati dal fronte europeo, l’Euro ha beneficiato nei confronti del biglietto verde della buona lettura dell’ indice di fiducia dei consumatori dell’ Eurozona, in miglioramento a -3,6 punti dai -5 punti della rilevazione precedente. Il dato è stato migliore delle attese degli analisti che avevano pronosticato un dato invariato, in linea con la lettura precedente. Nuovo balzo del cross EUR-USD dopo che i dati sulle PMI europee, diffusi da Markit, hanno messo in evidenza un forte inizio di secondo trimestre per l’economia della zona Euro. La lettura preliminare sulle PMI flash di Aprile, infatti, ha messo in luce un livello in linea con la crescita dello 0,7% del PIL ed in salita dallo 0,6% registrato nei primi tre mesi dell’ anno.

La crescita è stata sostenuta sia dal comparto manifatturiero che dal settore dei servizi. Grazie alla debolezza della moneta unica, le esportazioni sono balzate al livello più alto degli ultimi sei anni.

Ha invece deluso, indebolendo il Dollaro, la lettura delle PMI flash arrivata dagli USA. L’ indice PMI sulla manifattura made in USA, risultante dalle indicazioni dei direttori degli acquisti delle aziende del settore manifatturiero, ha evidenziato, in via preliminare ad Aprile, un netto calo a 52,8 punti, da 53,3 punti della lettura finale di Marzo. Mentre le attese degli analisti davano un valore pari a 53,9 punti . Vista in discesa anche la rilevazione dell’ indice PMI relativo al settore dei servizi che, sempre in via preliminare ad Aprile, è sceso a 52,8 punti dai 52,5 punti rilevati nel mese di Marzo ( attese 53,7punti ). La carrellata settimanale di dati macro arrivati dagli USA si è conclusa con la diffusione del report sulle vendite di case esistenti che, nel mese di Marzo, sono aumentate a 5,71 milioni di unità, da 5,47 milioni di unità del mese di Febbraio. In questo caso, il dato ha battuto le attese degli analisti che non si spingevano oltre 5,61 milioni di unità.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD

Buona performance settimanale per il nostro trading System attivo sul mercato del Forex che, sfruttando l’ ottimo recupero del cambio Euro – Dollaro, ha battuto cassa, centrando 5 dei 7 target price previsti dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e ben 3 nella versione Over.

La visione rialzista per prevista per la prossima settimana suggerisce di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,0742, Target Price attesi in area 1,0768 ed 1,0793, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,0694. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,0793, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,0834 ed 1,0875; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,0728 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,0875, per tenare di prendere profitto in area 1,0916 ed 1,0957, estesa a 1,1008 ; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,0779 in chiusura di candela giornaliera Suggeriti Long Speculativi in caso di ulteriori affondo in area 1,0462, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0504 ed 1,0567, estesa a 1,0594 ; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,0383 in chiusura di candela oraria.

La visione ribassista, invece, prevede l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,0694; Target Price attesi in prima battuta a 1,0661 e successivamente a 1,0636; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,0742 in chiusura di candela oraria.

Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,0636 per sfruttare possibili cali in area 1,0594 ed 1,0567; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di non far aumentare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,0728 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,0567 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,0529 ed 1,0504, estesi a 1,0462; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,0636 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1008, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,0957 ed 1,0916; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1051 in chiusura di candela oraria o daily.

VISIONE CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, nel corso della settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno recuperato nuovamente terreno, riportandosi sopra le soglie appena citate. Area 1,08 è diventata la nuova resistenza di breve-medio periodo che una volta superata potrebbe aprire la strada verso la resistenza di lungo periodo fissata in area 1,10 -1,105.

Al ribasso, invece, l ‘eventuale perdita di area 1,06, potrebbe attivare nuovi minimi di periodo in area 1,055 -1,05 in un primo momento e successivamente in area 1,045 -1,04. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi.

Fino ad ora comprare sui minimi e vendere EUR/USD sui massimi ha dato ottimi frutti. Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,05 -1,055, fissando ancora una volta il Target Price in area 1,08 -1,085. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,04 in chiusura di candela giornaliera. Rinnoviamo anche gli acquisti Multiday sulla forza in caso di chiusura settimanale maggiore di 1,08, per puntare prima a quota 1,09 ed in un secondo momento a quota 1,10. Stoppare la posizione in caso di close di ottava sotto area 1,0585.

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