CROSS EUR-USD SCIVOLA NUOVAMENTE SOTTO AREA 1,14

Dopo una prima parte di ottava in progresso, la coppia EUR-USD ha chiuso l’ottava che ci siamo appena lasciati alle spalle con un bilancio a 5 sedute pari a -0,70%, a fronte di una chiusura di Venerdì 23 Novembre in calo dello 0,59% a quota 1,1336.

Nuova discesa sotto il supporto di brevissimo individuato in area 1,14, quindi, per il cross di valute più scambiato sul mercato del Forex. La perdita del sostegno appena segnalato ed il close vicino ai minimi settimanali, toccati a quota 1,1328, lascia pensare che le prese di beneficio sulla moneta unica europea in rapporto con il biglietto verde potrebbero continuare anche nelle prossime sedute.

A pesare sulla moneta unica europea, i l rallentamento della crescita economica dell’ Eurozona emersi da diverse letture macro e l’ inasprimento dei rapporti tra l’Italia e la UE dopo la bocciatura della legge finanziaria italiana.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO-DOLLARO

La settimana macro europea ha esordito con il calo fatto registrare dal saldo delle partite correnti dell’ Eurozona, relativo al mese di Settembre, che ha rivelato un surplus di 17 miliardi di euro. Un avanzo quello appena indicato inferiore a quello rilevato ad Agosto, pari a +24 miliardi di euro.

Il rapporto tra l’ avanzo ed il PIL ha invece mostrato un aumento del 3,1% su base annua, stabilizzandosi sui livelli degli ultimi 12 mesi. La stima per il 2019, elaborata dalla Banca Centrale Europea, vede invece un rallentamento a +2,8%, così come per l’ anno successivo.

Euro giù contro il dollaro dopo che a Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità Europea ( DG ECFIN ) ha reso noto il calo evidenziato nel mese di Novembre dalla fiducia dei consumatori nell’ Eurozona, che nella stima preliminare ha rivelato una discesa dell’1,2%. L’ indicatore sulla fiducia, nel corso del mese attuale, di conseguenza assestato a -3,9 punti. La suddetta lettura stimata per l’ intera Unione Europea ha invece mostrato una contrazione di 1 punto, mentre il relativo indice è sceso a -3,7%.

Nuova battuta d’ arresto per gli indicatori PMI nell’ Eurozona, con l’ andamento dell’ economia dell’ area Euro che rallenta al ritmo di crescita più lento degli ultimi quattro anni, ovvero da Dicembre 2014. Il report elaborato da Markit, in questa occasione basato sulle risposte di circa l’85% dei consueti partecipanti, ha evidenziato che il Purchasing Managers Index Composito, nella stima flash di Novembre è sceso a 52,4 punti dai 53,1 punti del mese di Ottobre, mettendo in luce un rallentamento maggiore rispetto ai 53 punti attesi dagli analisti.

In discesa pertanto i singoli indicatori che determinano l’ indicatore Composit, con il PMI manifatturiero, che sempre nel periodo in esame si è portato 51,5 punti dai 52 punti della stima finale di Ottobre ( minimo dal 2016 ); ed il Purchasing Managers Index relativo al comparto servizi in calo a 53,1 punti ( minimo a due anni ) dai 53,7 punti della precedente lettura mensile. In tutti e due i casi le letture preliminari appena indicate sono state inferiori a quelle pronosticate dagli analisti, che avevano rispettivamente previsto un minor calo a 52 punti ( manifatturiero ) e 53,6 punti ( servizi ).

Dai ulteriori dettagli rilasciati da Markit è inoltre emerso che il forte rallentamento è stato principalmente causato dalla contrazione del flusso dei nuovi ordini, che ha evidenziato la maggior frenata da inizio 2015, mostrando inoltre il secondo calo consecutivo degli ordinativi destinati ai mercati esteri, sia per quanto riguarda il settore manifatturiero che quello terziario. L’ indicatore che misura le attività di export si è infatti portato sui valori più bassi dall’ inizio delle analisi di Markit, ovvero da Settembre 2014, assestandosi a 48,9 punti dai 49,2 punti del mese di Ottobre. In flessione anche l’ outlook sulle aspettative, il cui indicatore, sempre nel mese in corso, è sceso a 60,3 punti dai 62,1 punti del mese precedente Un sondaggio promosso da Reuters prevede che nel trimestre in corso la crescita dovrebbe evidenziare un aumento dello 0,4%, anche se gli analisti hanno indicato un +0,3% ed un ulteriore rallentamento al +0,2% per l’ ultimo trimestre di quest’ anno.

L’ andamento delle quotazioni del cross EUR-USD è stato inoltre scandito dalle dichiarazioni di alcuni membri della Federal Reserve, secondo cui l’ istituto centrale statunitense, a causa di un possibile rallentamento della crescita globale potrebbe alzare i tassi d’ interesse ad un ritmo più lento del previsto.
Dollaro in calo ed Euro in risalita dopo che l’ Università del Michigan ha reso noto che la fiducia dei consumatori nel mese di Novembre è scesa a 97,5 punti dai 98,6 punti della precedente lettura mensile. Gli analisti invece si aspettavano un calo più moderato a 98,2 punti.

Biglietto verde ancora in frenata, a metà ottava, indebolito dalla lettura flash degli ordinativi di beni durevoli del mese di Ottobre, in netto calo del 4,4%,a dispetto di una discesa più lieve, a-2,6% stimata dagli analisti. La precedente lettura di Settembre è stata corretta al ribasso, a -0,1% da +0,7% della prima comunicazione. Il dato, al netto della componente trasporti, ha invece mostrato un incremento dello 0,1%, ma tuttavia minore dello 0,4% indicato dagli analisti. Anche in questo caso, la precedente rilevazione mensile è stata rivista al ribasso, e portata a -0,6% da un valore nullo inizialmente comunicato.

Il saldo delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, secondo la consueta lettura rilasciata dal Dipartimento per il Lavoro a stelle e strisce, al 17 Novembre, ha rivelato un incremento pari a +224 mila unità, in progresso dalle +221 mila unità della precedente stima settimanale, a sua volta corretta al rialzo da +216 mila unità della lettura flash. Gli analisti, invece, si aspettavano una flessione a +215 mila unità. La media mobile mensile, indicatore meno volatile rispetto alle singole rilevazioni ad una settimana, invece, è salita a 218.500, in crescita di 2mila unità. Le richieste continuative di sussidio, nell’ ottava terminata il 10 Novembre ha evidenziato un calo a 1,668 milioni di unità, in calo da 1,670 milioni di unità della precedente stima settimanale. Il consensus medio degli analisti, invece, dava un maggior calo a 1,653 milioni di unità.

Cambio Euro-Dollaro in flessione dopo il rialzo evidenziato dal leading Index di Ottobre, che secondo la consueta stima diffusa dal Conference Board è cresciuto, come da attese, dello 0,1%. Migliorata al rialzo la precedente lettura mensile , che da +0,5% della rivelazione preliminare è aumentata a +0,6%.

Dollaro in lieve contrazione sull’ euro, dopo la debolezza espressa da alcune letture macro che hanno riguardato il settore immobiliare statunitense. Nei dettagli, l’ indice NAHB, che misura la fiducia nel settore immobiliare statunitense, a Novembre, si è portato a 60 punti, in flessione dai 68 punti della precedente stima mensile. Gli analisti, invece, avevano pronosticato soltanto un lieve rallentamento a 67 punti. La Mortgage Bankers Association ( MBA ) nella stima settimanale al 16 Novembre, ha reso noto che nel periodo in questione il saldo delle nuove richieste di mutui ipotecari è sceso dello 0,1%, dando seguito alla precedente flessione settimanale, pari a-3,2%

Biglietto verde in ulteriore ripresa ai danni della moneta unica europea, nonostante il rallentamento della crescita negli USA nel mese di Novembre, emerso dalla lettura preliminare dei Purchasing Managers Index manifatturiero e servizi. Dal report elaborato dall’ agenzia di ricerche finanziarie Markit è infatti emerso che nel mese attuale, il PMI manifatturiero è sceso a 55, 4 punti dai 55,7 punti di Ottobre; mentre la stima relativa al comparto servizi ha mostrato una battuta d’ arresto a 54,4 punti, in flessione dai dai 55,7 punti del mese precedente. Le attese degli analisti, invece, erano rispettivamente per un dato stabile sui valori precedenti ( manifattura ) e per una minor contrazione, a 55 punti ( servizi ).

Il PMI Composite, che nasce dalla media tra il settore manifatturiero e servizi, si è invece assestato a 54,4 punti, in calo dai 54,9 punti della stima di Ottobre. Anche se nel mese in corso la discesa degli indicatori PMI è stata generale, si è tuttavia trattato di stime che ancora indicano espansione, in quanto superiori alla soglia dei 50 punti.

VISIONE CAMBIO EURO – DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Come indicato nel corso delle precedenti sessioni di analisi tecnica sul cross EUR-USD, la perdita dell’ importante supporto che passa in area 1,16, ha nuovamente compromesso il quadro tecnico della coppia di valute più scambiata sul mercato del Forex. La chiusura settimanale sotto tale livello ha già causato un nuovo affondo con target sui minimi plurimensili in prossimità di area 1,12.
La coppia EUR-USD dopo essere volata sui massimi a 3 anni, sembra aver perso lo smalto che ha caratterizzato la seconda parte del 2017 ed i primi tre mesi del 2018. Dopo vari tentativi, la pressione ribassista ha sfondato al ribasso l’ importante supporto in area 1,18, conducendo le quotazioni anche sotto importante supporto in area 1,16, la cui rottura ha a sua volta scatenato un ulteriore ondata di vendite sui minimi da Giugno 2016 in area 1,12.

La visione di lungo periodo, invece, ci aveva detto che le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di medio-lungo , in area 1,06 -1,07, aveva messo in atto un poderoso rialzo che, dopo aver superato la forte resistenza in area 1,12 aveva in un primo momento rotto i vecchi massimi di breve-medio periodo in area 1,16 e successivamente aveva saputo fare ancora meglio volando sopra quota 1,18, ex resistenza di medio-lungo periodo, divenuta supporto. In virtù dei rialzi appena descritti, il quadro grafico del cambio Euro – Dollaro era tornato a farsi nuovamente interessante nel medio-lungo periodo, in quanto la riconquista di area 1,18 aveva generato l’ allungo verso area 1,24-1,25.

Al momento gli oscillatori di breve-medio periodo si sono scaricati dall’ ipercomprato e tendono all’ ipervenduto. Dopo il salutare pull-back in area 1,17-1,15 la coppia non ha più avuto la forza di riportasi stabilmente oltre quota 1,18, in chiusura settimanale. La mancata conferma sopra sostegno individuato in area 1,14 , in chiusura weekly, potrebbe ridare creare ulteriori turbolenze nel brevissimo, spingendo le quotazioni in area 1,12, la cui eventuale perdita potrebbe essere il preludio ad ulteriori crolli in area 1,10. Lo scenario ribassista sul breve-medio, invece, verrà negato soltanto in caso di ritorno in chiusura settimanale oltre area 1,18.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CAMBIO EURO-DOLLARO

Discreto il bilancio settimanale realizzato dal nostro trading system con sottostante la coppia EUR-USD, che ha preso profitto sul primo obiettivo indicato dalla strategia Long Intraday e sul primo target price pronosticato dalla strategia Short Intraday.

Lo scenario Long consiglia di attivare posizioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,1379 e consiglia di prendere profitto sui primi due target price individuati in area 1,1405 e 1,1449; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,1328. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,1439, per cercare di sfruttare possibili allunghi prima in area 1,1476 e successivamente a 1,152; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,1379 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,152, per tentare di prendere profitto in area 1,1547 e 1,1591, estesa ad 1,1663; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,1476 in chiusura di candela giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di discesa in area 1,107, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,112 e 1,1162, estesi ad 1,1231; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto quota 1,10 in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lo scenario Short, invece, suggerisce di attivare posizioni al ribasso, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,1328; Target Price attesi in prima battuta a 1,1301 e successivamente a 1,1258; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,1379 in chiusura di candela oraria.

Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,1258 per sfruttare possibili cali in area 1,1231 e 1,1188; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di evitare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,1328 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Lecito rafforzare le posizioni Short in caso di discesa sotto area 1,1188 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,1162 e 1,112, estesi ad 1,107; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,1258 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di allunghi in area 1,1663 per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1591 ed 1,1547, estesi a 1,152; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,171 in chiusura di candela oraria o daily.

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